Ragazzini obbligati dai vigili a pagare multe di altri
E' successo a Palermo, dove il Comune si è costituito parte civile: indagati un commissario e tre agenti della Polizia Municipale.
Un commissario e tre agenti della Polizia Municipale di Palermo saranno chiamati a rispondere a vario titolo delle accuse di falso e abuso di ufficio per una faccenda che, a quanto riportato dalle prime fonti (tra cui La Repubblica), ha davvero davvero dell’incredibile. I quattro sono infatti stati accusati di far pagare le multe prese dai loro amici a dei ragazzini fermati in scooter per altre infrazioni, facendo leva sulla loro paura di incorrere in sanzioni più gravi.
Gli accusati in pratica erano in grado di ‘far sparire‘ le vere multe comminati a loro amici e conoscenti con sistema astuto quanto vergognosamente bieco: i loro posti di blocco sceglievano con cura le proprie ‘vittima‘ tra i tanti ragazzini della città che girano in scooter, e se questi venivano trovati con gravi infrazioni venivano prima informati della gravità della situazionie – con sanzioni che potevano andare dalle multe da centinaia di euro fino al sequestro del veicolo – e poi veniva offerta la possibilità di cavarsela più ‘a buon mercato‘ compilando e pagando immediatamente un bollettino postale per una cifra minore.
E qui stava il trucco: in pratica gli agenti accusati avrebbero provveduto a riscrivere le multe ‘da far sparire’ inserendo le generalità dei giovani minacciati che pagavano materialmente la multa, in modo tale che nei registri ci fosse la necessaria corrispondenza tra bollettini e verbali. E per ottenere il versamento immediato – secondo l’accusa – in alcuni casi avrebbero anche provveduto a sequestrare temporaneamente il veicolo e, in uno in particolare, anche a trattenere la fidanzata di uno di questi malcapitati ragazzini.
La truffa sembra sia iniziata nel 2011 per andare avanti fino a poche settimane fa, quando uno dei ragazzi ha denunciato l’accaduto agli agenti del commissariato Oreto, facendo scattare la successiva indagine. Pochi giorni fa ha avuto luogo l’udienza preliminare nella quale è stata accolta la costituzione come parte civile del Comune di Palermo.