MotoGP, dai test di Losail la nuova tattica di Valentino Rossi?

Valentino Rossi è pronto a scendere in pista nell'ultima tre giorni di Test MotoGP di Losail, in Qatar e a dare la zampata del leone ferito.

Di Massimo Falcioni
Pubblicato il 2 mar 2016
MotoGP, dai test di Losail la nuova tattica di Valentino Rossi?

L’ultimo test di pre-campionato che scatta oggi a Losail non è un appuntamento di routine perché rappresenta, dopo le prime uscite stagionali a Sepang e a Phillip Island e a meno di tre settimane dal primo GP 2016, il termometro dei reali valori in campo della MotoGP di quest’anno. Ci siamo già soffermati su Motoblog sulle novità tecniche dettate dai regolamenti, a cominciare dalle nuove (problematiche) gomme Michelin da 17 pollici (in questi tre giorni saranno montate le mescole diverse da quelle precedenti) e dalla nuova centralina elettronica con software unico.

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Non vogliamo ripeterci neppure sulla competitività dei piloti e delle moto in lizza per il titolo della “premier class” analizzando qui solo lo “status” di Valentino Rossi, ancora il pilota più seguito, più amato, più atteso e più…discusso. Il fuoriclasse pesarese della Yamaha affronta la nuova sfida con un unico obiettivo: vincere il campionato del Mondo MotoGP 2016 portando i suoi titoli iridati a quota dieci, terzo assoluto di tutti i tempi, dietro solo a Giacomo Agostini (15 titoli) e ad Angel Nieto (12+1), davanti a Mike Hailwood e a Carlo Ubbiali entrambi con 9 titoli.

Per Rossi, entrato nel 38esimo anno di età, è verosimilmente l’ultimo assalto per centrare anche questo risultato prestigioso che rappresenta la ciliegina di una carriera straordinaria. Valentino (non solo lui, a dire la verità…) ha già smentito il monito di Agostini che chiuse con il motociclismo a 34 anni perché: “A quell’età un pilota è finito”. E Hailwood, proprio a 38 anni, tornò in pista nel 1978 dopo un forfait di 7 anni, andando a vincere il TT all’Isola di Man. Era proprio il mitico fuoriclasse inglese (perito in un incidente stradale a 41 anni) a ripetere: “Se continui a correre oltre i 35 anni significa che pensi che ancora ti manca qualcosa che devi assolutamente prendere”.

[img src=”https://media.motoblog.it/5/526/test-motogp-australia-day-3d-40.jpg” alt=”PHILLIP ISLAND, AUSTRALIA – FEBRUARY 19: Valentino Rossi of Italy and Movistar Yamaha MotoGP speaks with journalists during the 2016 MotoGP Test Day at Phillip Island Grand Prix Circuit on February 19, 2016 in Phillip Island, Australia. (Photo by Mirco Lazzari gp/Getty Images)” align=”left” size=”large” id=”761737″]

E’ così anche per Valentino? Fatto sta che Rossi è tutt’altro che un frutto spremuto, senza più succo. E’ un pilota che ha ancora fame di moto, di corse, di battaglie in pista, di vittorie. E’ un pilota mai domo, con il dente avvelenato al limite dell’arroganza ma “umile” nel coltivare il proprio talento, lavorandoci sempre come fosse alla sua prima gara. Ecco la forza di Rossi: capire di dover modificare (tecnica, stile di guida più aggressivo lasciando scivolare di più la moto in curva e privilegiando la percorrenza e l’uscita di curva più della staccata… alla Marquez) e di dover cambiare anche tattica, moto, team, tecnici, management dimostrando con instancabile maniacale raffinata applicazione – con il tempo sul giro e con la vittoria – che quei cambiamenti erano e sono una scelta doverosa e giusta.

Il tutto è confermato da un ex grande quale Luca Cadalora che nel box dei recenti test a Phillip Island dice: “Più che la MotoGP è stato Valentino a impressionarmi”. Ecco. Il Rossi del 2015 ha avuto gli avversari più duri dell’intera carriera ma è stato il Rossi più forte di sempre, il più completo, il più redditizio, altrimenti non avrebbe retto e non reggerebbe oggi “alla pari” uno scontro a questi livelli. Gli strascichi polemici fra “biscotti” e veleni di fine 2015 condizioneranno in negativo il “Dottore” e il suo ultimo rancoroso “Io non dimentico!” non può trasformarsi da minaccia a boomerang?

[img src=”https://media.motoblog.it/5/506/test-motogp-australia-day-3d-04.jpg” alt=”Movistar Yamaha’s Italian rider Valentino Rossi takes a corner during the third day of the 2016 pre-season MotoGp motorcycling test on Phillip Island on February 19, 2016. AFP PHOTO / Theo Karanikos IMAGE STRICTLY RESTRICTED TO EDITORIAL USE – NO COMMERCIAL USE / AFP / THEO KARANIKOS (Photo credit should read THEO KARANIKOS/AFP/Getty Images)” align=”left” size=”large” id=”761677″]

Valentino non cerca la vendetta ma la vittoria e batte su questo tasto non perché se l’è legata al dito ma perché – come altre volte in passato – tenere accesi i carboni della tensione anche fuori pista può condizionare psicologicamente gli avversari. Ma Rossi sa bene che queste schermaglie hanno oramai il fiato corto e già con questi test di Losail e con la prima gara del 20 marzo si volta pagina. Per il bene di tutti. Sul piano tecnico, le nuove gomme e la nuova centralina, impongono una guida diversa a tutti ma “teoricamente” favoriscono l’italiano della Yamaha per l’esperienza insuperabile, in grado di interpretare prima e meglio di altri i dati positivi e quelli negativi delle nuove gomme e per quella guida “rotonda” con inserimento in curva più morbido, il miglior modo per gestire senza sbavature e … cadute le nuove coperture.

Michelin non favorirà nessuno ma dato che sono i piloti vincenti (i più veloci, esperti e sensibili) a indirizzare lo sviluppo di una gomma racing è importante sin da subito – da questi tre giorni di test a Losail – dimostrare la massima competitività anche con il cronometro e meritarsi un “occhio di riguardo” dal … gommista. Questo è un motivo importante per far cambiar tattica a Rossi, storicamente pilota bisognoso di “riscaldamento”, non eccelso nei test, nelle prove ufficiali, nel giro secco delle qualifiche. Serve un cambio di passo per fare il tempo in fretta, entrare subito nel “giro giusto”, famigliarizzare presto con i limiti e i pregi della nuova gomma e agire di conseguenza. E per far capire agli avversari l’aria che tira. La tattica del passista, quest’anno, non paga e tocca a Valentino passare dalla difesa all’attacco. Concedere a Lorenzo, a Marquez, ai ducatisti ecc, un vantaggio iniziale, potrebbe essere esiziale. Da questi test di Losail si vedrà se Rossi parte con la baionetta sguainata. Fra poche ore le prime risposte.

[img src=”https://media.motoblog.it/8/817/test-motogp-australia-day-3d-42.jpg” alt=”PHILLIP ISLAND, AUSTRALIA – FEBRUARY 19: Valentino Rossi of Italy and Movistar Yamaha MotoGP speaks in box with mechanics during the 2016 MotoGP Test Day at Phillip Island Grand Prix Circuit on February 19, 2016 in Phillip Island, Australia. (Photo by Mirco Lazzari gp/Getty Images)” align=”left” size=”large” id=”761651″]

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