Moto3, Locatelli: "So che devo andar forte nel 2016"
Due chiacchiere con il 19enne pilota bergamasco alla vigilia della sua terza stagione in Moto3 con il quotato team Leopard Racing.
Nel corso della presentazione del team Lopard Racing della scorsa settimana abbiamo avuto la possibilità di scambiare due chiacchiere con Andrea Locatelli, 19enne pilota bergamasco che si appresta ad affrontare la sua terza stagione completa nel Mondiale Moto3 dopo essersi aggiudicato nel 2013 il titolo nazionale della categoria.
Dopo un 2014 con la Mahindra del Team Italia e un 2015 con la Honda nel Team Gresini, Locatelli quest’anno sarà sulla griglia di partenza iridata della classe cadetta con la KTM RC250 GP del team Campione del Mondo, una stagione per lui decisiva dopo i risultati altalenanti degli anni precedenti.
La concorrenza ‘interna‘ per Locatelli non manca di sicuro visto che i suoi compagni di squadra saranno il fenomeno francese Fabio Quartararo e il forte rookie spagnolo Joan Mir. La seguente intervista si è svolta prima del test di Jerez de La Frontera di questa settimana, nel quale Locatelli si è leggermente infortunato all’anca.
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Dopo le ultime due stagioni piuttosto difficili, adesso riparti con uno dei team più quotati in griglia, che ha centrato l’obiettivo del titolo Moto3 al primo tentativo con Danny Kent. Realisticamente, quali obiettivi ti poni per il 2016?
“A inizio stagione porsi degli obiettivi è sempre difficile. Si potrebbe dire che finire nella Top 10 è l’obiettivo minimo di ogni gara, ma vincere sarà difficile, fare podi sarà difficile… Non possiamo davvero sapere cosa potrà succedere fino a quando arriveremo in Qatar. Ma la stagione è comunque molto lunga e può sempre succedere di tutto.”
Come ti sei trovato con la KTM nei primi test?
“Nei primi test ho preso fiducia con la moto e piano piano sto iniziando a lavorare. Secondo me fino ad ora ho ottenuto dei buoni tempi, ho fatto dei buoni risultati. Per me si tratta comunque di una moto nuova, sulla quale sono salito dopo 6 mesi che ero fermo. Ho dovuto ritrovare un po’ la confidenza, ma secondo me c’é ancora un po’ di margine su cui lavorare e questa è una buona cosa.”
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L’anno scorso eri partito bene con il team Gresini, poi hai avuto una flessione ed alla fine è arrivato l’infortunio di Misano Adriatico che ti ha impedito di terminare la stagione. Adesso, a mente fredda, come valuti il tuo 2015?
“All’inizio della scorsa stagione, quando la moto era ancora molto ‘standard’ – nel senso che non avevamo dovuto fare molte modifiche perché mi ero trovato subito bene – le cose stavano andando piuttosto bene. Poi, a partire da Jerez, era arrivato un pneumatico nuovo che ci aveva un po’ scombussolato le idee. Abbiamo iniziato a fare diversi interventi sulla moto, cercando di trovare un set-up che mi restituisse il feeling di prima, ma poi cadi, cadi un’altra volta, cadi ancora e lì inizi a perdere la fiducia. Poi a Misano mi son rotto l’osso sacro e il coccigee e lì mi son dovuto fermare.”
“Io ci ho provato a rientrare, e in questo forse ho sbagliato perché poi mi sono trascinato un po’ la cosa. I tempi del recupero si sono allungati, ma va bene, ormai è andata così.”
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Hai dei rimpianti per quanto riguarda lo scorso anno, qualcosa che magari adesso, col senno di poi, avresti fatto diversamente?
“Non c’è molto che rimpiango in riferimento all’anno passato perché alla fine è vero che avrei potuto fare qualcosa in più, ma penso che l’avrei fatto se fossi stato bene, e se tutto fosse stato a posto come a inizio stagione. Purtroppo, ripeto, se perdi la fiducia, dopo, senza volerlo, ci sono poi altre piccole cose che si vanno ad aggiungere e ti portano ad andar male, a non essere più sereno.”
“Ad ogni modo, anche a metà stagione, qualche bella gara eravamo riusciti a farla l’anno scorso. Lavoravamo molto ed io ne ero soddisfatto, anche se non siamo riusciti a concretizzare nel modo che avrei voluto. Ma so che questo è il mio terzo anno in Moto3 e so che devo andar forte per poter continuare, per rimanere qui nel Motomondiale.”
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Hai altri interessi oltre alle moto?
“A me piacciono molto le auto, ho iniziato con le moto ma anche la auto mi piacciono tantissimo. Seguo la Formula 1, ma soprattutto il WRC, che è davvero la disciplina che mi piace più di tutte. Mi piacerebbe un giorno poter partecipare a qualche rally, è una di quelle cose che mi piacerebbe provare a fare nella vita.”
“Oltre a correre in moto si possono fare anche altre cose, ma questo è comunque un discorso riferito al futuro. Adesso sono ancora giovane e sono concentrato sulle corse, c’é sempre tempo, ma un giorno mi piacerebbe partecipare anche alla Iron Man (la massacrante gara che combina nuoto, ciclismo e corsa) perché mi piace molto allenarmi. Solo il parteciparvi sarebbe una grande soddisfazione.”
E cosa fai nel tuo tempo libero, quando non sei impegnato in pista o negli allenamenti? Riesci a ‘staccare’ dai motori?
“Il mio hobby è stare più tempo possibile in garage, perché ho studiato da meccanico e mi piace smontare e montare il motorino o qualunque altra cosa. Sono uno a cui piace darsi da fare con le mani. Dalle mie parti si dice “fare il manovale”: costruire, fare, sbrigare, smontare… a me piace, non ci posso fare niente.”
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