Strade 'a rischio' per le moto per l'80% degli italiani

Nel 2015, 6 italiani su 10 hanno rischiato incidenti per le pessime condizioni delle strade: solo i furti in casa fanno più paura.

Di Adriano Bestetti
Pubblicato il 10 mar 2016
Strade 'a rischio' per le moto per l'80% degli italiani

Secondo un sondaggio effettuato da da IPR Marketing per la fondazione Luigi Guccione Onlus Ente Morale vittime della strada, l’Assosegnaletica e il SITEB (l’Associazione Italiana Bitume e Asfalto), per i cittadini italiani le condizioni della rete stradale nazionale hanno ormai ampiamente superato il ‘livello di guardia‘.

L’indagine, promossa dopo il recente aumento delle vittime della strada, ha infatti portato alla luce dei numeri decisamente allarmanti che non possono che far riflettere, a cominciare dal dato sugli intervistati che l’anno scorso hanno rischiato di essere coinvolti in incidenti a causa delle pessime condizioni del manto asfaltato: ben 6 su 10!

Rimanere vittima di un incidente stradale è tra le maggiori paure degli italiani, seconda solo ai furti in casa: 71% e 77% le percentuali raccolte dalle due casistiche. Tanto per capirci, il pericolo di incorrere in scippi (67%), rapine (60%) e aggressioni (58%) è stato avvertito come meno incombente dal campione degli intervistati.

Il dissesto delle strade italiane è avvertito come uno dei fattori più influenti su questo dato – ben il 67% ha denunciato disagi nel comune di appartenenza – e per ovvie ragioni questo è particolarmente preoccupante per gli utenti delle due ruote. E anche in questo caso i numeri lasciano poco spazio ai dubbi: oltre l’80% dei partecipanti allo studio ha infatti riconosciuto come la situazione sia particolarmente ‘a rischio‘ per chi usa moto o bici, contro il 74% che le considera tali per i pedoni e il 65% per gli automobilisti. Solo il 20% degli intervistati si è soddisfatto della situazione, dato che però precipita al 5% nel sud e nelle isole.

Che la manutenzione delle strade sia rimasta vittima della famigerata austerity non è certamente una novità, rispecchiata per altro dai pochi investimenti operati in questi ultimi anni. La situazione tuttavia è ormai arrivata ai limiti del collasso e i dati esposti da questa ricerca dovrebbero indurre immediatamente alla riflessione amministratori e governanti. D’altro canto, a quale motociclista non è mai capitato di prendersi uno spavento per una buca?

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