Intervista al SBK Project Leader Paolo Ciabatti

Di Gianni C.
Pubblicato il 10 mag 2007
Intervista al SBK Project Leader  Paolo Ciabatti

Dopo una decade passata a vivere, respirare e pensare in rosso, Paolo Ciabatti come vi avevamo anticipato ha deciso di lasciare la Ducati accettando l’offerta propostagli dai fratelli Flammini. E così a supporto della sempre più complessa macchina del Campionato del Mondo Superbike, ha assunto la carica di SBK Project Leader.

Molti maligni pensano già ai prossimi anni, alla mano che il manager piemontese potrebbe dare alla Ducati in termini di regolamento, in parole povere dell’entrata delle 1200 bicilindriche nella WSBK: “Ho accettato l’incarico propostomi da Maurizio e Paolo Flammini con l’obiettivo di dare il mio apporto alla crescita ed allo sviluppo del Campionato e non certo per favorire l’uno o l’altro costruttore” ribatte Ciabatti.
“E’ un progetto che la Ducati ha da parecchio tempo e anche la KTM ha dichiarato ufficialmente di essere interessata a questa soluzione. Per noi l’obiettivo principale rimane sempre quello di mantenere la spettacolarità delle nostre gare a livelli altissimi e di garantire un certo equilibrio tra le case partecipanti.”

Anche in Superbike come in MotoGP l’elettronica riveste un ruolo sempre più importante. Non sarebbe il caso di limitarne l’utilizzo? “Stiamo notando che il futuro della produzione di serie sembra invece essere indirizzato proprio verso questa direzione, con l’utilizzo sempre maggiore di soluzioni legate all’elettronica (ad esempio ABS e traction control) . Ci sembra inopportuno andare controcorrente rispetto a quello che il mercato sta proponendo.”

Carmelo Ezpeleta patron della MotoGP, aveva recentemente criticato il mondo delle derivate di serie, affermando che solo la Ducati si presenta con una scuderia ufficiale: “Carmelo è un bravissimo organizzatore, un ottimo politico ma la realtà del Campionato Superbike è diversa. Tutte le Case Giapponesi sono presenti tramite Team di riferimento supportati direttamente dalle loro filiali europee e, nel caso della Suzuki, direttamente dal Giappone. Poi ognuno è libero di pensarla come vuole.”

Nei prossimi due anni sembra proprio che altre case si affacceranno alla SBK: “Il prossimo anno ci sarà anche la MV, e l’Aprilia ha manifestato la sua volontà di entrare, come anche la KTM, probabilmente a partire dal 2009. Con queste partecipazioni arriveremmo a 8 Case presenti, e ci sono anche altre Case interessate ad entrare nel prossimo futuro, per cui siamo molto ottimisti.”

L’arrivo di Max Biaggi nel Mondiale Superbike ha effettivamente aumentato la visibilità o solo aumentato i costi? “L’arrivo di Max ha fatto sicuramente solo del bene. E’ aumentata moltissimo la visibilità del Campionato dal punto di vista mediatico e non è certamente la sua presenza ad aver alzato ulteriormente i costi. Credo che le Case ed i Team quest’anno si siano sforzati particolarmente nello sviluppo delle loro moto, ovviamente perché desideravano vincere, dopo un campionato 2006 dominato da Bayliss, e forse anche per approfittare del fatto che la Ducati, con la 999 stradale ormai fuori produzione, ha fermato lo sviluppo della 999 Factory al livello dello scorso anno.”
Un Paolo Ciabatti, senza peli sulla lingua.

via | Specialmag.it

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