MotoGP Losail, il “re” Lorenzo detta la legge del più forte. Gran Dovizioso, super Ducati. Rossi fuori podio
Con il primo Gran Premio stagionale di Losail la MotoGP chiude il capitolo dei bla-bla riaprendo quello ben più appetibile e reale dei risultati in pista.
Con il primo Gran Premio stagionale di Losail la MotoGP chiude il capitolo dei bla-bla riaprendo quello ben più appetibile e reale dei risultati in pista con il campione del Mondo in carica Jorge Lorenzo sul primo meritatissimo gradino del podio.
Hic Rhodus hic salta: tradotto, questa è la corsa e qui si vede chi detta – pro tempore – la legge del più forte e chi è costretto a subirla. Il maiorchino della Yamaha ha gestito una gara con grande maestria, riuscendo anche a calmare i propri bollenti spiriti con un unico obiettivo: vincere!
E vincere con perentorietà, cioè dimostrando una solida superiorità, non sempre dissimulata, in un gioco al gatto col topo che solo il cronometro dei tempi sul giro riesce a spiegarlo. Questi i tempi di Lorenzo nei momenti decisivi: 16esimo giro 1’55.109; 17esimo giro 1’55.106; 21esimo e penultimo giro 1’54.970! Chiaro? E’ la conferma della statura di un fuoriclasse che ipoteca nel modo più inequivocabile anche questo mondiale.
Ovvio, la strada è appena iniziata ed è irta di difficoltà, ma sono le stesse difficoltà – ancora maggiori – che devono affrontare gli avversari del maiorchino, nessuno escluso.
Dovizioso bissa il risultato del 2015, con un secondo posto Ducati dietro a Yamaha e davanti a Honda, che vale oro. Fra giganti, l’italiano della Rossa, fatica non poco ma alla fin fine sfruttando al massimo le doti di potenza e di velocità davvero notevoli della moto bolognese porta a casa un risultato di assoluto prestigio per se stesso e per Ducati. Peccato per Iannone, dopo lampi pregevoli, costretto al forfait da una scivolata. Ci sta. Importante che non sia una costante.
Marquez è… “cresciuto” dimostrando una acquisita encomiabile maturità tattica e agonistica. Qui, con la Honda ancora non al top (Pedrosa è quinto a quasi 15 secondi di gap!), Marc doveva difendersi e si è difeso magnificamente non lesinando attacchi per garantirsi il podio, sfuggito invece a Valentino Rossi, quarto e fanalino di coda del poker d’assi, sconfitto soprattutto dal proprio compagno di squadra, ma comunque sempre pilota di sostanza, pur se privo di quell’assalto alla baionetta dei tempi passati.2015 Rossi primo, 2016 Rossi quarto. Una partenza difficile.
Se fino a poche ore addietro la bilancia pendeva a favore del 9 volte iridato pesarese – ultima chicca il nuovo biennale firmato proprio alla vigilia del GP del Qatar, a mo’ di sberlone contro il “turbino” Lorenzo – dopo la corsa notturna del deserto è proprio il maiorchino a illuminare la Casa dei tre diapason.
Se Yamaha pensava di fare il gioco delle tre carte, i conti non tornano: oggi è Lorenzo ad avere in mano il pallino. Alla Yamaha qualcuno ha peccato di arroganza o di ingenuità e il segnale di Losail potrebbe costare caro.
Il maiorchino sorride e, anche a Borgo Panigale, se davvero vogliono un top rider come Jorge, non possono far altro che superare ogni residuo tentennamento, aprendo i cordoni della borsa.
[img src=”https://media.motoblog.it/c/cbb/motogp-qatar-2016-q2-14.jpg” alt=”DOHA, QATAR – MARCH 19: Jorge Valentino Rossi of Italy and Movistar Yamaha MotoGP heads down a straight during the qualifying practice during the MotoGp of Qatar – Qualifying at Losail Circuit on March 19, 2016 in Doha, Qatar. (Photo by Mirco Lazzari gp/Getty Images)” size=”large” id=”768565″]