MotoGP: saltano i fondi per il GP del Galles

Il GP del Galles doveva ricevere l'eredità da Silverstone nell'ospitare la MotoGP e le altre classi del Motomondiale ma, invece, probabilmente non nascerà nemmeno il circuito.

Di Gianluca Salina
Pubblicato il 7 apr 2016
MotoGP: saltano i fondi per il GP del Galles

Nella settimana che sta a cavallo tra il GP di Argentina e quello delle Americhe (questi gli orari tv), con quest’ultimo che sarà forse un nodo cruciale in ottica mercato MotoGP, con il possibile annuncio del passaggio di Jorge Lorenzo in Ducati per il 2017, torna d’attualità il circuito del Galles.

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E’ dal 2013 che si parla di costruire, nella regione britannica, una pista che, nelle intenzioni dei sostenitori del progetto, avrebbe dovuto ospitare il GP di Inghilterra del Motomondiale, in predicato da tempo di lasciare Silverstone.

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Sulla carta c’era tutto, dal progetto, all’area identificata, passando per i collegamenti, il piano occupazione (che prevedeva seimila nuovi posti di lavoro) ed ovviamente la società incaricata di realizzarlo, Aviva, senza dimenticare i finanziamenti pubblici che, senza aver ancora mosso un granello di terra nell’area di Blaenau Gwent, ammontano a 9 milioni di sterline (oltre 11 milioni di €).

Mai come in questo caso però, il condizionale è d’obbligo, anche se forse sarebbe più opportuno utilizzare il passato, dal momento che l’amministrazione gallese ha chiuso i cordoni della borsa per il progetto, che sarebbe dovuto costare, nel complesso, quasi 360 milioni di sterline (poco meno di 450 milioni di €).

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Il modello di business perseguito, pur attuato da privati, sarebbe troppo a carico dei contribuenti e, per questo, sbilanciato, questa la motivazione ufficiale dello stop ai fondi. Il destino del GP motociclistico del Galles sembra quindi segnato, a meno che non si faccia avanti un investitore che supporti il progetto e si faccia carico dei rischi.

Nel frattempo, è atteso l’annuncio di Dorna sul futuro della gara inglese del Motomondiale, con Silverstone che potrebbe ancora ospitarla grazie ad un proroga, oppure vedersela sfuggire per mano di Donington o Brands Hatch.

Le malelingue affermano che lo stop del governo gallese è arrivato a seguito del non aver ricevuto le necessarie garanzie, proprio dall’organizzatore delle gare, per portare a Blaenau Gwent il circus iridato. Quel che è certo è che a breve si sapranno news, che però difficilmente riguarderanno il circuito del Galles, una pista probabilmente morta prima ancora di nascere.

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