Vinales in Yamaha con Rossi? Quando Agostini andò in MV Agusta con Hailwood “capitano”

Maverick Vinales, dato per certo in Yamaha con Rossi, dovrebbe fare come ha fatto Giacomo Agostini quando andò in MV Agusta con Mike Hailwood...

Di Massimo Falcioni
Pubblicato il 28 apr 2016
Vinales in Yamaha con Rossi? Quando Agostini andò in MV Agusta con  Hailwood “capitano”

Dopo il passaggio ufficiale di Jorge Lorenzo dalla Yamaha alla Ducati per la stagione 2017 adesso i riflettori sono puntati su Maverick Vinales, il pilota della Suzuki candidato a sostituire il maiorchino nella Casa dei tre diapason. Maverick, spagnolo 21enne, viene dalla covata della Moto3 di cui è stato campione del Mondo, è indubbiamente il “giovane” più forte della MotoGP, tralasciando il 4 volte iridato Marc Marquez, già … “senior” con i suoi… 23 anni.

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Diciamo subito che, specie per il pubblico italiano degli appassionati televisivi, Vinales fa oggi notizia perché indicato quale nuovo compagno di squadra di Valentino Rossi per le prossime due stagioni. Non crediamo alla storiella del campione che “fa la storia” con una determinata moto, se questa non è vincente. La Suzuki ha fatto grandi passi in avanti ma non pare ancora in grado di vincere gare né tanto meno il titolo iridato della “premier class”. La domanda è caso mai questa: per un giovane campione conviene essere il pilota number one con una moto ancora non al top o conviene fare il “gregario di lusso” con la moto oggi più competitiva del lotto?

Maverick sa bene che in Yamaha MotoGP comanda Rossi ma sa altrettanto bene che il “Dottore” nelle prossime due stagioni entra nella vetta dei 39 e dei 40 anni, cioè 17 e 18 anni più dello spagnolo. Non solo. Se il fuoriclasse pesarese vincesse quest’anno l’agognatissimo titolo numero 10 potrebbe affrontare le due (ultime) successive stagioni senza più la spada sul collo di questo ambito traguardo. Idem, all’opposto. Non vincendo nel 2016 il decimo titolo Valentino potrebbe nel 2017 e 2018 allentare… la presa lasciando campo libero al nuovo rampollo spagnolo.

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Conclusione? Maverick ha l’età giusta per non subire in negativo l’ingombrante peso di Rossi, non ha così la pressione di dover comunque fare il risultato, può maturare senza assilli particolare sfruttando l’occasione giusta e il potenziale della moto e del nuovo illustre compagno di squadra che, fra l’altro, “elimina” così un potenziale avversario, portandolo sotto il proprio ombrello protettivo. Vinales sa che il futuro in Yamaha può essere suo e ha già quindi più di un piede nel Team della Casa dei tre diapason: con un adeguato gruzzolo (in dollari?) sarà presto (prima del Mugello?) pronto a firmare. Il pilota la storia la fa se è con la moto vincente e, in questo caso, se può vincere pur avendo in squadra un capitano dal pedigree e dall’aureola di Rossi.

[img src=”https://media.motoblog.it/5/57c/mike-hailwood-01.jpg” alt=”Mike Hailwood seen here riding at speed on his MV Agusta motorbike at Brands Hatch. (Photo by Express Newspapers/Getty Images)” align=”left” size=”large” id=”753432″]

Nel motociclismo altre volte ci sono stati passaggi importanti e anche clamorosi. Un esempio, fra i tanti. Nel 1964 Giacomo Agostini con la Morini 250 mono dominò in Italia ma dovette cedere nel mondiale per la manifesta inferiorità del mezzo rispetto alle pluri-frazionate giapponesi. Rimanendo nel 1965 con la Morini, vincendo il titolo iridato avrebbe davvero fatto la storia. Ma Ago non credeva ai miracoli e passò diritto alla ben più competitiva MV Agusta (350 e 500), pur avendo in squadra un fuoriclasse già mitico quale era Mike Hailwood.

Agostini si comportò con Hailwood come dovrebbe comportarsi presto Vinales con Rossi: riconoscendo il “capitano” e cercando di carpirne tutti i segreti. Il primo anno (1965) nella massima cilindrata dominò Hailwood con Agostini fedele scudiero e allievo diligente. A fine stagione Mike face le valige approdando a suon di dollari in Casa Honda e vincendo altri titoli. Così Agostini ebbe campo libero che lo portarono dove tutti sanno, nella vetta del mondo. Storie diverse di epoche diverse ma sempre attuali. Sarà così anche per Vinales con Rossi?

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