Nuova ZX-11R o ZZR 1400: Kawasaki esplora anche l'opzione turbo?
Oltre a Suzuki, anche Kawasaki sembrerebbe interessata a riportare il turbocompressore sulle moto. A suggerirlo è un brevetto che riguarderebbe la ZX-11R o la ZZR 1400.
Dopo la presentazione della H2 e della sorella H2R, Kawasaki ha fornito, sebbene non in forma ufficiale, più di un indizio circa il fatto di essere al lavoro su di una line up di moto equipaggiate con un compressore centrifugo, troppe volte indicate da varie fonti di informazione come “turbo”.
I nomi che sono circolati al riguardo sono quelli di R2 (una media a quattro cilindri di cubatura compresa tra i 600 e gli 800 cc), S2 (un bicilindrico di 650-700 cc), ZX-11R e ZZR 1400, con le ultime due che, in funzione della fonte delle informazioni, potrebbero essere due moto distinte, ma anche lo stesso mezzo.
Le due maxi sport-tourer rappresenterebbero la risposta della casa di Akashi alla futura versione della Hayabusa di Suzuki, che alcuni indicano come equipaggiata con un motore di 1500 cc che potrebbe essere dotato di turbocompressore, una soluzione che il marchio di Hamamatsu ha presentato sul prototipo Recursion.
Le nuove indiscrezioni, provenienti dai colleghi di Motorbike Magazine e che riguardano la (o le) grosse Kawasaki sovralimentate, sono inerenti ai disegni di un recente brevetto che sarebbe stato depositato proprio dagli uomini in verde e che mostrano nitidamente un gruppo a chiocciola.
Nella realtà, dai disegni non si riesce a capire bene se il posizionamento del blocco sia a valle dell’aspirazione o sul collettore di scarico, cosa che di fatto impedisce di stabilire con esattezza se si stia parlando di un sovralimentazione meccanica o via turbo.
La mancanza di un albero in grado di fornire il movimento alla girante come avviene sulle H2/H2R sembrerebbe però far propendere per la seconda ipotesi, che sarebbe una novità, per Kawasaki, almeno parlando degli ultimi trentatrè anni, tanti ne sono infatti passati dalla presentazione della GPZ-750 Turbo.
E’ però vero che la ragione della mancanza dell’albero potrebbe derivare dalla schematicità del disegno, che non necessariamente comprende tutte le parti, così come non è detto che la linea della moto raffigurata (molto simile all’attuale ZZR 1400) debba essere quella definitiva.
Non resta pertanto che attendere Intermot o EICMA dove, con ogni probabilità, qualcosa di nuovo da Kawasaki arriverà, dal momento che ad Akashi non hanno mai fatto mistero di credere fermamente nella sovralimentazione per la propulsione del futuro.
Fonte: Motorbike Magazine