MotoGP, Jorge Lorenzo: la Ducati? Io penso al sesto titolo

All’indomani della vittoria a Le Mans, che lo ha riportato in testa al mondiale, Jorge Lorenzo, in un intervista allo testata spagnola AS, parla a tutto campo del presente più che del futuro, già ampiamente sulla bocca di tutti per via del suo passaggio in Ducati a partire dal 2017.

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Il maiorchino, che al GP di Francia di domenica ha conseguito il 139° podio della carriera, è divenuto lo spagnolo con il maggior numero di piazzamenti tra i primi tre, al momento in coabitazione con una leggenda del motociclismo iberico, Angel Nieto, che però non ha mai corso in MotoGP o in 500, se si eccettua il GP di Spagna del 1982 a Jarama.

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Il numero 99 della Yamaha, incalzato dalle domande di AS, ha affermato di non essere preoccupato per gli attuali risultati della moto di Borgo Panigale, in quanto è concentrato sull’obiettivo di conquistare il suo sesto titolo mondiale.

Ci penserà poi a stagione finita, alla Ducati, che comunque reputa valida, dal momento che ad inizio gara sia Dovizioso che Iannone erano a breve distanza da lui, cosa che per il maiorchino significa il disporre di un buon potenziale e quindi in grado, per il futuro, di poter ottenere pole e vittorie.

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Al campione del mondo in carica è stato infine chiesto se fosse turbato dall’accoglienza che potrà trovare, tra due settimane, quando il circus della MotoGP sbarcherà sulle colline del Mugello, pista tradizionalmente a lui favorevole, con quattro vittorie nelle cinque ultime edizioni disputate, ma sostanzialmente “feudo” di Valentino Rossi.

“Por fuera” ha risposto, non senza rinunciare all’immancabile frecciatina al compagno-rivale, che la sua mentalità gli consente di concentrarsi sull’obiettivo, anche se non esiste più il rispetto tra tutti i concorrenti così com’era tempo fa, dicendosi certo che l’episodio di Sepang dell’anno scorso possa restare ancora a lungo nella memoria dei tifosi del Dottore.

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Nel mirino di Lorenzo però, prima ancora del sesto titolo mondiale, c’è il 140° podio in carriera, su una pista, quella toscana, dove ha vinto quattro delle ultime cinque edizioni. Ci sono forti indizi che stia meditando di lasciare, tra due domeniche, Angel Nieto da solo a quota 139.