MotoGP: "Rossi? Quando si ritirerà, sarà un problema"
Parla Ezpeleta: "Dovremo fare il miglior lavoro possibile per farci trovare preparati. Lui può continuare quanto vuole, ma nessuno è eterno"
MotoGP tra presente e futuro quello che si appresta a vivere il round del Mugello. Se da un lato il mercato piloti sembra oramai aver messo a posto le proprie pedine, dall’altro finalmente si attende la pista come ultimo giudice. Finalmente verrebbe da aggiungere. A mettere però un pò di brace sul fuoco ci ha pensato Carmelo Ezpeleta.
Il CEO Dorna, che proprio alla vigilia dell’appuntamento italiano ha voluto fare un salto a Sant’Agata Bolognese in Lamborghini, ha concesso un’intervista a Motorsport.com parlando dello stato di salute del Campionato e sulle polemiche che aleggiano in questa fase storica del motomondiale, sopratutto dopo il convulso finale di campionato dello scorso anno.
“Non credo che quello che è successo lo scorso anno sia stato buono per la MotoGP. Per come stavano le cose, la popolarità del momento sarebbe stato comunque elevato. Quella situazione non ci ha aiutato, almeno nel modo che ci sarebbe piaciuto”
Chiaro, l’esposizione mediatica in quel periodo è stata veramente elevata
“Se avessi potuto evitare tale situazione, l’avrei fatto. Non credo abbiamo bisogno di quel tipo di pubblicità”
Oltretutto, le conseguenze sono state ben evidenti. I fischi a fine gara sono una dolorosa consuetudine
“A me non interessano i fischi. Si possono commettere errori nella gestione del campionato se si vuole controllare l’opinione pubblica. E’ una reazione spontanea di alcune persone. Hanno il diritto di fischiare fino a quando non si superi un certo limite.
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Non ho il potere di far dimenticare ad un uomo (Rossi ndr) un qualcosa che per lui era importante e per la quale si sente offeso. Lui ed i suoi tifosi prendono le decisioni, io non posso far nulla per fargli cambiare idea. Io devo solo evitare che vengano superati certi confini. Ma i fischi non sono troppo negativi. Messi viene fischiato a Bernabeu, Ronaldo al Camp Nou, ma riescono ad andare oltre”.
A proposito di Rossi, il suo rinnovo è la miglior notizia che potesse arrivare?
“Forse non è proprio la migliore perchè significherà che quando si ritirerà avremo un problema. Valentino è un pilota fantastico, al di la che sia simpatico, seguito o quant’altro. Ciò che è importante è che è molto veloce.
Il rinnovo per altri due stagioni a 37 anni, significa che si sente di poter essere ancora competitivo. E’ una buona notizia che lui voglia proseguire, ma dobbiamo pensare ad andare avanti quando smetterà”
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Chiaramente ci sarà una reazione forte una volta che Valentino smetterà
“E noi dovremo fare il miglior lavoro possibile per farci trovare preparati. Lui può continuare quanto vuole, ma ovviamente nessuno è eterno. Finchè lui sarà qui è perfetto. Il giorno che non ci sarà proveremo a trovare altri elementi e farli funzionare. Ci son cose che si possono realizzare al di là del fatto che Rossi continui o si ritiri. La gente potrebbe continuare a supportarlo anche quando smetterà, magari con l’academy o un team proprio“.
L’esempio della Ferrari, riferito da Ecclestone, secondo cui basterebbe il GP di Monaco e Maranello per creare il campionato, sembra calzante per Ezpeleta
“Ferrari non ha corso quasi mai, eppure il colore rosso ed il Cavallino sono i due simboli più importanti della Formula 1″
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