MotoGP Mugello, in "fumo" il motore Yamaha di Rossi: le possibili cause
Analisi tecnica sulla possibili cause che hanno portato alla rottura del motore di Rossi al Mugello
E’ difficile pensare ad errori di montaggio oppure a rotture di componenti strutturali quali bielle o alberi motore, in quanto vengono calcolati con fattori di sicurezza adeguati. Scartando le ipotesi precedenti, le problematiche potrebbero essere circoscritte al sistema delle valvole pneumatiche e più precisamente a possibili fuorigiri in staccata. Oggi i problemi dei fuorigiri si presentano nelle staccate violente dove i piloti, aiutati dai nuovi cambi seamless, scalano in rapidissima sequenza le marce e contemporaneamente frenano. In questa fase interviene anche la gestione elettronica del freno motore e l’anti saltellamento della frizione.
Se questi interventi non sono perfettamente sincronizzati l’inerzia della moto fa salire oltremodo i giri del motore con picchi fin oltre il regime imposto al limitatore. Questi picchi, difficilmente gestibili dal pilota, possono provocare il contatto violento tra valvole e pistone (normalmente la distanza tra valvole e pistone è nell’ordine di 1.2 mm) e conseguente rottura delle componenti. Tenendo conto che in gara le staccate al limite non sono certo mancate, e che Rossi ha lamentato problemi di frizione costringendolo a qualche ” lungo”, le nostre ipotesi potrebbero avere qualche fondamento. Alla Yamaha l’arduo compito di risolvere il problema.