BMW e Husqvarna mettono nel mirino la XDiavel
Ducati ha da poco sfornato la XDiavel, massima espressione del segmento delle power-cruiser. Ma gli altri costruttori non sono stati a guardare, e si parla addirittura di un sei cilindri...
Correva l’anno 2001: l’Harley-Davidson presentava la V-Rod, progenitrice di tutte le power-cruiser. Con il lancio della muscolosa motocicletta dotata del nuovo motore Revolution progettato in collaborazione con Porsche, il marchio americano inaugurò la fortunata serie VRSC che perdura ancora oggi: abbastanza cattiva da piacere anche al pubblico lontano dal mondo custom e straordinariamente potente per essere una HD, l’innovativa bruciasemafori statunitense non ha mai smesso di generare attorno a sè un gran chiacchiericcio. A distanza di 15 anni però, una certezza ce l’abbiamo: a Milwaukee c’avevano visto lunghissimo.
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E’ solo negli ultimi anni che infatti il segmento delle power-cruiser ha attirato l’attenzione anche di altri marchi: bisogna infatti aspettare il 2011 affinchè Ducati lanci sul mercato la Diavel, che seppur in chiave più sportiveggiante, riprese le linee guida del progetto V-Rod declinandole “alla bolognese”. Dalla presentazione della massiccia cruiser di Borgo Panigale anche altre case hanno iniziato a guardare con interesse a questa nicchia di mercato, fatta di moto modaiole, potenti e appariscenti, che ibridano il mondo custom con propulsori dalla vocazione sportiva e tutt’altro che “da passeggio”.
Anche l’ultima nata del segmento (e attualmente, sua massima espressione) viene da Bologna: la Ducati XDiavel, dotata del poderoso Testastretta DVT da 156 cavalli. Numeri che non troppi anni fa erano ad esclusivo appannaggio delle bicilindriche con cui Fogarty e Bayliss vincevano sulle piste del mondiale Superbike.
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Husqvarna 1301: la cugina della “Bestia”
Ducati ha creduto profondamente nel progetto Diavel, ed è stata premiata con un successo davvero travolgente: la cosa non è sfuggita agli altri costruttori europei, che mai come ora sembrano interessati a gettarsi nella mischia delle super-cruiser con potenze da drag racing: risalgono a pochi giorni fa alcune foto che ritraggono il muletto della Husqvarna Vitpilen 1301, risposta della casa svedese al “diavolo” di Borgo Panigale.
Anzi, sarebbe meglio dire “austriaca”: dopo anni molto travagliati il marchio scandinavo è stato acquisito da KTM, ed è proprio da Mattighofen che, nonostante il marchio sul serbatoio, arriva il know-how necessario per la realizzazione di questa esagerata cruiser. La meccanica è infatti quella della stratosferica 1290 Superduke R, la naked arancione che ha stupito tutti per la sua brutalità e per la sua indole teppistica: il bicilindrico prestato alla Husky dovrebbe mantenere una potenza che si aggira attorno ai 170 cavalli, facendo della 1301 una cugina forse fin troppo stretta della “Bestia” austriaca.
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BMW: un sei cilindri per la power cruiser di Monaco?
Anche BMW, che con le cruiser ci aveva già provato qualche anno fa, pare essere in procinto di calare il proprio asso in questa fetta di mercato. Nulla a che vedere però con la RC1200C, tranquilla (forse fin troppo) custom prodotta tra il 1997 e il 2004: stavolta a Monaco sembrano voler fare sul serio, e ci sentiamo di scommettere che la poca potenza sarà davvero l’ultimo dei problemi della risposta bavarese alla Ducati Diavel.
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Non è infatti ancora chiaro se il propulsore scelto per equipaggiare la ventura power-cruiser teutonica sia una delle ultime evoluzioni del collaudatissimo bicilindrico boxer, o addirittura il mastodontico sei cilindri della K1600. Infatti, non è forse un caso che appena un anno fa BMW abbia commissionato a Roland Sands la Concept 101, un’aggressiva bagger dotata del sei in linea da 1.6 litri della serie K. Certamente a Monaco non ripeteranno gli errori commessi con la RC1200C, e punteranno su un’estetica che, pur richiamando il family feeling BMW, vorrà solleticare gli istinti primordiali dei motociclisti più maleducati.
Ducati, sei avvisata…
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via | Dailymotos.com