SBK: le derivate a Donington Park per il 7° round
Dopo il round asiatico di Sepang la World Superbike torna in Europa, sullo storico tracciato di Donington. Sarà feudo Kawasaki?
Superbike Donington 2016 – Sono ben 6 le vittorie di Tom Sykes sul circuito di Donington Park negli ultimi tre anni: in soldoni, significa che l’inglese della Kawasaki si è aggiudicato tutte le manche disputate sul tracciato delle East Midlands dal 2013 ad oggi. Con queste premesse, sembrerebbe non esserci troppa speranza per gli avversari del mascellone britannico, reduce da un positivo week malese che gli ha consegnato una splendida vittoria in gara-1 a Sepang.
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L’attuale Re di Donington, eguagliato in numero di vittorie sulla pista inglese solamente dal leggendario Carl Fogarty, dovrà però confrontarsi con una muta selvaggia di avversari che non si lasceranno certamente intimorire dalle statistiche. Tom, attualmente terzo in campionato, guarda con fiducia al prossimo week end, che si disputerà sulla pista in cui nel 2008 siglò il primo podio in WSBK da wild card, mentre era ancora pilota Suzuki nel British Superbike Championship:
E’ sempre un piacere correre su un tracciato così bello, che è anche il mio tracciato di casa. Abbiamo dei bei precedenti su questa pista e ovviamente ci piacerebbe continuare su questo trend… se penso alle precedenti gare disputate qui, direi che siamo nella posizione di poter fare il meglio possibile. Non so perchè a Donington riesca ad andare così forte, non c’è una ragione particolare… do sempre il massimo su ogni circuito, ma sono molto contento del rapporto speciale che ho con questa pista. Inoltre, la vittoria a Sepang mi dà molta fiducia, perchè significa che siamo a un buon livello”
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FRATELLI COLTELLI – Il primo cagnaccio da cui Tom deve guardarsi le spalle è ovviamente Jonathan Rea, leader del Campionato e apparentemente intenzionato a tenersi ben stretta la corona di Campione del Mondo. Nonostante sia a digiuno di successi dal round di Assen, il nord-irlandese ha però mostrato di saper fare anche della costanza un’arma a suo favore: mentre i suoi avversari si alternano scannandosi a vicenda, il Campione del Mondo è sempre lì, capace di accontentarsi anche di un piazzamento a podio quando le condizioni non sono quelle giuste per vincere.
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Non a caso Johnny è stato l’unico pilota capace di concludere tutte le gare disputate in questa stagione nelle prime 3 posizioni: Rea appare ora come uno stratega sopraffino e intelligente, ben lontano dall’essere “solo” il velocissimo scapestrato di quando correva per Honda Ten Kate. Anche per il nord-irlandese della Kawasaki, che vede pian piano crescere il suo vantaggio in classifica, quella di Donington è un po’ la gara di casa, e il numero 1 cercherà sicuramente di mordere i polpacci del compagno di squadra:
“Donington è un tracciato che mi piace molto, e a giudicare dalle ultime gare corse qui direi che la nostra moto va un gran bene su questa pista. La Ninja si è dimostrata competitiva su piste dal layout diversissimo: significa che il nostro pacchetto è decisamente buono. Anche se a Donington il tempo è sempre un po’ un’incognita, sono contento di tornare in UK: un sacco di fans arrivano dall’Irlanda del Nord e a Donington è un po’ come essere a Belfast!”
INSEGUENDO JOHNNY – Il primo inseguitore di Rea in classifica generale è Chaz Davies, mattatore ad Imola e dimostratosi capace di sfruttare fino in fondo le performance offerte da una ritrovata Panigale. Nel derby tutto britannico di Donington Park anche il pilota Ducati, a podio in entrambe le manche lo scorso anno, sarà certamente della partita, intenzionato com’è a ricucire il distacco di 42 punti che lo separa dal leader del Mondiale:
“Dopo Sepang, è arrivato il round di casa. E’ sempre bello correre di fronte ad amici, parenti, tifosi, ma bisogna affrontare la gara come tutte le altre. I nostri avversari qui sono fortissimi e non sarà affatto facile riuscire a stargli davanti, ma già lo scorso anno avevamo fatto un bel passo avanti rispetto al 2014 e quest’anno abbiamo il potenziale per puntare a un bel risultato”
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L’OUTSIDER YANKEE – Vista sotto questa luce, Donington sembra essere un’affare tra sudditi di Sua Maestà. Tuttavia non bisogna dimenticare che sulla Honda numero 69, Nicky Hayden ha appena siglato la sua prima vittoria in WSBK, a 10 anni dal suo ultimo successo nel toboga “amico” di Laguna Seca. Il risultato del round malese può rappresentare una vera svolta per l’americano, alle prese con una sconosciuta CBR durante le prime gare della stagione: proprio come Sepang, Donington è una pista che Nicky conosce bene e dove potrà certamente far valere la sua più che decennale esperienza.
Anche Michael van Der Mark, compagno di Hayden nel team Ten Kate e vera sorpresa di questo 2016, arriva nel Regno Unito con l’intenzione di non fare sconti a nessuno. Sebbene in difficoltà lo scorso anno sul tracciato inglese, l’olandese della Honda ha nel suo palmares un hat trick che deve far preoccupare anche i top rider: su questo circuito, durante la sua cavalcata trionfale verso il titolo mondiale della Supersport nel 2014, Micheal lasciò agli avversari solo briciole, aggiudicandosi pole, vittoria e giro veloce. E non dimentichiamoci che l’arrembante van Der Mark è ancora a caccia della sua prima vittoria…
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Supersport: il ritorno dei big?
A Donington Park, i top rider della WorldSSP sono chiamati a riprendersi dalla mediocre prestazione di Sepang. Nessuno dei piloti di punta è infatti riuscito a concludere la gara sul podio: solo Kenan Sofoglu è rientrato dalla Malesia con il bottino mezzo pieno, essendo comunque riuscito a tenere dietro i suoi diretti avversari nonostante una performance piuttosto incolore. Jules Cluzel, anch’egli opaco in terra malese, va pian piano riprendendosi dalla rovinosa caduta di Jerez de la Frontera; il francese della MV Agusta nel 2015 firmò un secondo posto a Donington dietro proprio al turco della Kawasaki.
I due acerrimi rivali non dovranno tuttavia vedersela solo con Randy Krummenacher, ma saranno costretti a confrontarsi anche con la nutrita schiera di britannici che saranno certamente determinati a ben figurare sulla pista di casa: Kyle Smith, Gino Rea e il rientrante Kyle Ryde, che è riuscito a salire su una MV Agusta dopo il forfait del team Ranieri Med. Da non sottovalutare anche Luke Stapleford, campione britannico Supersport, e la sua Triumph: le mutevoli condizioni climatiche di Donington potranno avvantaggiare non poco i riders inglesi, notoriamente espertissimi quando il cielo fa le bizze.
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