MotoGP: motori fusi Yamaha subito in Giappone

I motori Yamaha andati KO nella domenica del GP d’Italia saranno spediti subito in Giappone per essere visionati dal reparto Ricerca e Sviluppo della costruttore nipponico. Lo scopo, naturalmente, è quello di sottoporli a un’analisi dettagliata per identificare la causa dei problemi, che hanno colpito prima Jorge Lorenzo nel Warm-Up e poi Valentino Rossi in gara, con i sogni di gloria del pesarese svaniti nella ormai nota ‘fumata bianca‘ del Mugello.

Lo ha confermato a MCN il ‘gran capo‘ di Yamaha Racing Lin Jarvis, che ha ribadito come per il team factory di Iwata quanto accaduto nel weekend sia stato un vero shock: nessuno si aspettava di avere problemi di affidabilità da un propulsore praticamente inappuntabile da questo punto di vista negli ultimi anni.

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Queste le parole con cui Jarvis ha spiegato la situazione riguardo ai motori fusi al Mugello e all’imminente ritorno in pista per il GP di Catalunya del 5 Giugno:

“E’ piuttosto insolito quando se ne verifica una di rottura, ma è estremamente raro averne due in un giorno. Ovviamente si tratta di qualcosa che dobbiamo valutare con la massima attenzione. Tutti i materiali saranno inviati in Giappone, dove saranno analizzato in dettaglio, e sicuramente avremo l’analisi e il relativo feedback prima di Barcellona. In base a quello prenderemo le necessarie contromisure.”

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Jarvis ha poi ammesso come gli esiti del round del Mugello abbiano lasciato un po’ di amaro in bocca al team Movistar Yamaha MotoGP:

“Abbiamo perso un’occasione d’oro per venire via dal Mugello con un’altra ‘doppietta’, dobbiamo accontentarci della vittoria [ottenuta da Lorenzo]. Però il discorso fortuna-sfortuna si applica anche qui, perché avremmo potuto avere due motori fusi in gara! Fortunatamente, appunto, Jorge ha avuto il suo nel warm-up. E’ stata una giornata molto particolare per noi: siamo rimasti molto dispiaciuti per Valentino, perché non ha potuto esprimere il suo potenziale e giocarsi la vittoria a causa di un guasto meccanico.”

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