CEV Moto3 Aragon: Lorenzo Dalla Porta, “solo” podio. Cinque italiani nella top ten!

Lorenzo Dalla Porta alla fine sul podio, ma solo terzo, dopo una corsa degna della Moto3, la classe di fuoco.

Di Massimo Falcioni
Pubblicato il 29 mag 2016
CEV Moto3 Aragon: Lorenzo Dalla Porta, “solo” podio. Cinque italiani nella top ten!

Dopo la nuova pole e dopo il trionfo di Le Mans, al Motorland di Aragon l’attesa e il pronostico erano tutte per Lorenzo Dalla Porta, alla fine sul podio, ma solo terzo, dopo una corsa degna della Moto3, la classe di fuoco.
Chiamarla corsa, infatti, è poco, perché anche oggi, questo quarto round stagionale del Cev “Mondialino” della 250 GP si è espresso in pista con i caratteri di una sfida alla baionetta o, se più aggrada, di una vera e propria corrida.

Alla fine la vittoria, un trionfo che vale la testa pro tempore della classifica, è andata allo spagnola Marcos Ramirez Fernandez (Ktm), capace di infilzare sotto la bandiera a scacchi il connazionale Alonso Lopez Gonzales, Lorenzo Dalla Porta e il giapponesino Kaito Tobia rispettivamente secondo, terzo e quarto classificati dentro il fazzoletto invisibile di un secondo e poco più, meno di un amen.

Delusione per gli italiani e in particolare per Dalla Porta? Vista nella logica del bicchiere mezzo pieno Lorenzo conquista un altro podio significato e resta ai vertici del campionato, secondo, se pur distaccato di 15 punti dal nuovo leader Ramirez (83 punti).

Visto con la logica del bicchiere mezzo vuoto, o meglio, del realismo, Dalla Porta forse ha venduto troppo in anticipo la pelle senza aver prima fatto fuori l’orso. Il pilota pratese della Husqvarna ha qualità ed esperienze, nonché moto e team, per confermare di essere fra i principali protagonisti del Cev 2016. Altra cosa è pensare che il campionato sia già in tasca, come se i round a venire fossero solo una passeggiata.

Lorenzo deve restare con i piedi per terra, non farsi fuorviare dalle lusinghe del motomondiale, deve dimostrare di essere qui e adesso il pilota vincente capace di portare a casa ciò che riuscì – se pur all’ultima tappa – nel 2015 a Nicolò Bulega, oggi rookie d’assalto nel mondiale Moto3.

Il rischio è quello di guardare troppo avanti non portando a casa né il Cev né tanto meno un risultato iridato capace di lasciare il segno.

E gli altri italiani? Evidentemente serve a tutti una pausa di riflessione. Non basta essere presenti in tanti per fare la differenza. Oggi si salva Tony Arbolino sesto a ridosso dei primi cinque. Poi la classifica traccia un solco impietoso: Foggia settimo a 6.700 secondi con accanto Bezzecchi (+6.883). Quindi 18° Montella (+18.271), 20° Pizzoli (+28…), 24° Pagliani a 30 secondi, 29° Fuligni a 50 secondi con accanto il 30° Ghidini, con Sulis non ok fisicamente 31° e Manzi out.

Ognuno dei “nostri” fa storia a sé e ha una propria storia da raccontare. Ma la classifica è questa ed è impietosa. E’ questa la grande armata italiana dei “giovani leoni”?

Ultime notizie