KTM continua il suo sviluppo a Brno
300 giri in due giorni di prove. Kallio: "la ciclistica ha un grande potenziale. La moto comincia a comportarsi come piace a me".
Dopo quattro settimane di sviluppo, il team KTM MotoGP Factory è tornato in pista sul circuito di Brno per una due giorni – mercoledi e giovedi – per completare il quinto test dell’anno, come da programma.
Fin qui l’introduzione del comunicato ufficiale che però non sottolinea quindi la grande forza di volontà e il dispiego di forze da parte della casa austriaca, per quello che è il primo vero esordio ufficiale in MotoGP con una moto completa ed un team interno (dopo il passato esperimento con il team di Kenny Roberts e Shane Byrne).
Già perchè da Mottighofen lo schieramento si è fatto imponente in termini di mezzi di sviluppo e di piloti.
Si è cominciato con Hoffmann, passando poi per Mika Kallio per svezzare un progetto che – oltretutto – sembra esser nato anche bene.
Non contenti, gli orange sono riusciti a servirsi delle prestazioni di Randy De Puniet e Karel Abraham. Il tutto senza dimenticare l’ingaggio del duo attualmente in Tech-3, quindi Bradley Smith e Pol Espargaro. Insomma, gli ingredienti per far bene ci sono tutti. Ecco quindi questi due giorni di test a Brno a cui seguiranno quelli ‘ufficiali MotoGP’ sempre sul circuito di Brno.
Proprio in queste due giornate, la RC16 è riuscita a completare ben 300 tornate senza problemi. Una soddisfazione per Mike Leitner, vice presidente del progetto in pista “Questa volta siamo stati fortunati con il tempo, trovando sempre il sole. Il team è stato bravo ed abile a provare tante cose che avevamo preparato in fabbrica in relazione a quanto visto nell’ultimo test. Entrambi i piloti – Kallio e Abraham – sono stati soddisfatti degli aggiornamenti. Ora vedremo cosa ci dirà anche Randy De Puniet, che tornerà con noi nelle prossime prove”
“Per me questo test a Brno è andato un pò meglio rispetto a Misano. La moto inizia a comportarsi sempre più come vorrei, e sta diventando più facile da guidare. Primo perchè l’elettronica sta lavorando meglio, e secondo perchè le modifiche che abbiamo fatto alla forcella la fanno lavorare meglio. Ma quello che mi sorprende di più è il grande potenziale ciclistico, sul telaio, che abbiamo provato a lungo” ha riferito Kallio.
“Due giorni di prove in cui sono riuscito a centrare il mio personale obiettivo in questi test – ha aggiunto Abraham – abbiamo provato talmente tante cose e spero di esser stato in grado ancora una volta di aver sviluppato e portato tante informazioni al team. Sono contento per le performance”
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