Rossi, dopo Jerez ecco il trionfo di Montmelò. E’ Vale il “re” di Spagna. Mondiale riaperto

Vince chi taglia per primo il traguardo, vince Rossi. Anzi il pesarese 9 volte iridato trionfa nella tana dei lupi spagnoli e riapre il mondiale.

Di Massimo Falcioni
Pubblicato il 5 giu 2016
Rossi, dopo Jerez ecco il trionfo di Montmelò. E’ Vale il “re” di Spagna. Mondiale riaperto

Vince chi taglia per primo il traguardo, vince Rossi. Anzi il pesarese 9 volte iridato trionfa nella tana dei lupi spagnoli e riapre il mondiale, salvando l’onore della Yamaha e mandando in visibilio i fan di mezzo mondo.

Rossi “Re” di Spagna, così vuole il popolo giallo, impazzito per questo trionfo “fuori programma” di Montmelò dopo aver espugnato la roccaforte di Jerez.

Quindi Valentino sugli altari bruniti in segno di lutto per la morte di Luis Salom; Marquez scampato alla polvere ma non all’onta della sconfitta dopo lo svarione all’ultimo giro e col sorriso a metà per aver conquistato il primato in classifica; Lorenzo nel sabbione al 15esimo giro, irato dopo essere stato arpionato dal “solito” Iannone quando già stava smoccolando in difesa per non si sa quale guaio, sempre più lontano dai primi e via via braccato dagli inseguitori.

Non facciamo mai riferimenti personali, ma stavolta l’eccezione ci sta, perché da anni subiamo attacchi dalle furie “pro” o “contro” Rossi. Ci limitiamo a riportare ciò che abbiamo scritto su Motoblog nel commento di ieri dopo le qualifiche delle tre categorie iridate: “Gira e rigira, se si vuole vedere il “tricolore” sul pennone bisogna sperare nel “vecchio” leone Valentino, sornione in qualifica ma spesso poi d’assalto in corsa. Già. Sognare male non fa. Per chi crede nei miracoli”.

Centro! Non è la prima volta e stavolta a favore del “Dottore”.

Dove eravamo rimasti? A Rossi che ieri fanfurgliava di un presunto “complotto” a suo danno (e a danno della Yamaha) per aver modificato la Dorna due curve, pro sicurezza, favorendo – a suo dire – le Honda, cioè Marquez.

E’ accaduto esattamente il contrario. Come volevasi dimostrare. Con la Yamaha del compagno di squadra Jorge in affanno ancor prima della “pugnalata” assassina dell’Andrea “schiacciasassi”; con Marquez che per troppo tempo si è limitato a godere da dietro la danza rossianiana di Vale e quando si è buttato all’arrembaggio ha sbagliato … mira finendo poi lungo; con Pedrosa che fa, come solito, il terzo, con … calma.

Insomma, dopo l’abisso per il motore bollito al Mugello e per lo “zero” in classifica del GP d’Italia, la rinascita in terra di Spagna e il bottino pieno che – appunto – rimette Vale in corsa e il mondiale come è giusto che stia.

Lotta a tre, perché questi sono i tre moschettieri. Pedrosa si è sganciato dal poker d’assi. E gli altri? Un’altra corsa. Un’altra storia? Tutti? Sì. Compreso Dovizioso perduto nel gap di oltre 40 secondi. Già.

Ultime notizie