Moto3 Assen, gara "magica": la prima di Bagnaia su Di Giannantonio e Migno. Trenino “tricolore”
Show degli italiani nella Moto3 di Assen, podio tricolore, 7 nei primi 10.
Moto3 Assen 2016 – Corsa o … “corrida” quella della Moto3 oggi sul circuito di Assen, che dal primo all’ultimo metro ha visto cose … mai viste? Sì, diciamoci la verità, è la Moto3 la corsa-show del motomondiale con i “giovani leoni” protagonisti di prestazioni di assoluto valore tecnico e agonistico. Chi ha vinto? Sarebbe da non dirlo. Certo chi vince è importante, anzi fondamentale. Ma oggi è la classica corsa in cui almeno i primi dieci piloti – sempre in un fazzoletto sotto il secondo – meriterebbero di salire – alla pari – sul più alto gradino del podio.
Show, show, show. E’ questo il motociclismo della “guerra” in pista, sciabolate, fioretti, colpi bassi e … alti, in una danza dove non ci sono maestri consacrati e da venerare o allievi da bacchettare ma dove il migliore, alla fine, è la bandiera a scacchi a decretarlo. Altro che gossip! Ricominciamo: capolavoro di Francesco Bagnaia, primo trionfo iridato, resurrezione di Mahindra, un ragazzo fra i più talentuosi e anche umili della splendida covata tricolore capace di gestire sempre al limite metro dopo metro e di chiudere davanti a tutti un volatone infinito.
Tutti chi? Un trenino infinito di “pazzi”. C’è, innanzi tutto, la “bomba” Fabio Di Giannantonio – udite!udite! – secondo (+0.039), primo podio iridato, il romanino rookie di Fausto Gresini splendente e irriverente, capace di bruciare i “big”. Anche una vecchia volpe quale Fenati, “solo” quarto (+=.084).E Migno terzo (+0.018), zitto zitto ma gran bastonatore. Poi, ancora, uno sull’altro, Antonelli (+0.136), Danilo non italiano (+0.161), Bulega (+0.826), Mir (+0.839), Bendsneyder (+1.023) e Lorenzo Dalla Porta con la Honda di Navarro chiude la top ten (+1.038).
Avremo modo e tempo di tornare a commentare questa corsa che lascia il segno anche nella classifica iridata con il (parziale) recupero dei “nostri” , Fenati e Bulega . che solo in parte sono riusciti ad approfittare dell’assenza forzata di Navarro e del passo falso odierno del capoclassifica Binder. Tutti adesso scoprono la Moto3. Potremmo chiudere con un battuta che non facciamo mai: avete visto? E’ andata così come da un po’ di tempo prevedevamo. Non al 100 per 100, ma al 101…
I commenti dei piloti italiani
Francesco Bagnaia: “Sono molto felice, ancora non ci credo perché era difficile stare davanti. Ho avuto modo di essere veloce per tutto il weekend, ma in qualifica era difficile ottenere un buon giro perché c’erano molti piloti più lenti in pista. Sono contento per la mia prima vittoria, sono eccitato, ma è anche la prima vittoria per Mahindra. Ho vinto con 0.018, è incredibile. In gara sono riuscito a fare l’ultimo settore più veloce di quanto abbia fatto in prova e sapevo che in questo modo avrei potuto vincere. La vittoria è arrivata dopo tanto lavoro, due anni di lavoro al termine del quale siamo diventati più forti e più coerenti. Sapevo che avrei dovuto dare il 110% e nell’ultimo giro sapevo di poter vincere, è una grande gioia”.
Fabio Di Giannantonio: “A inizio gara ero deciso ad agganciare il gruppetto dei primi e dopo pochi giri ci sono riuscito; in seguito però ci sono stati alcuni contatti con altri piloti, tra cui Binder, che alla staccata della prima curva mi ha superato toccandomi e costringendomi a un ‘dritto’. Per recuperare ho dovuto spingere forte e così ho commesso qualche errore e di nuovo arretravo un po’. Nel finale ho cercato di concentrarmi di più, impostando il mio ritmo, e quando ho visto che riuscivo a riprendere il gruppo dei primi ho iniziato a pensare che il podio sarebbe stato possibile. All’ultimo giro ho attaccato subito, compiendo due sorpassi, dopodiché ho affrontato l’ultimo curvone tutto all’esterno in modo da ritrovarmi all’interno alla staccata dell’ultima chicane, mossa grazie alla quale sono riuscito a superare Fenati, strappando il terzo posto che è poi diventato secondo a causa della penalizzazione di Migno. È stata una gara difficilissima, ma alla fine ce l’abbiamo fatta!”.
Andrea Migno: “Una domenica indimenticabile: una lotta continua per tutti i 22 giri di gara. Un bel gruppo di piloti, tantissimi sorpassi e un bellissimo finale. Da Jerez ad oggi siamo cresciuti davvero tanto, abbiamo lavorato sodo e questo podio è per tutto il team e la VR46 Riders Academy che mi ha supportato in questo percorso. All’ultimo giro ho dato tutto: vedevo la vittoria a portata di mano, all’ultima chicane mi sono allargato e sono finito fuori dal tracciato. Mi hanno penalizzato di una posizione, ma poco importa: le regole sono regole e questo terzo posto è incredibile.”
Romano Fenati: “E’ stata una gran gara: ricca di sorpassi dalla prima all’ultima curva. Ho lottato sempre con i primi, ho cercato di chiudere tutte le porte all’ultimo giro, ma con il gioco delle scie sono rimasto ai piedi del podio sul traguardo. Sono soddisfatto del weekend e non vedo l’ora di tornare in pista al Sachsenring.”
Nicolò Bulega: “Una grandissima bagarre per tutta la gara: continui sorpassi e un ritmo davvero altissimo. Rispetto agli altri perdevo qualcosa in velocità, ma sono riuscito a rimanere nel gruppo di testa fino alla bandiera a scacchi. Negli ultimi giri, qualche sorpasso troppo aggressivo e dei contatti di gara con alcuni piloti mi hanno fatto perdere la scia dei primi, ma nel complesso è stata una bella lotta.”
Niccolò Antonelli: “Oggi ho fatto una bella rimonta, peccato però per il podio, mi sarebbe piaciuto farlo qua. Ero secondo fino a tre curve dalla fine, ma sono stato risucchiato dalla scia e mi sono trovato imbottigliato senza poter far niente. Siamo stati veloci e il feeling era davvero buono oggi, questo è un segnale positivo per le prossime gare. Ci riproviamo al Sachsenring”!