I trucchi del mestiere

Di LeleV_200mph
Pubblicato il 31 mag 2007
I trucchi del mestiere



Dopo avervi raccontato i segreti del controllo in piega, continuiamo coi trucchi di pilotaggio ed in questo secondo appuntamento sentiamo direttamente dalla voce dei protagonisti quali sono le loro tecniche per coprire eventuali “mancanze” in corsa.
Forse se il buon Sete Gibernau avesse dato un’occhiata a questi consigli non sarebbe finito spalla a spalla con Valentino nel celebre episodio del contatto in corsa di due anni fa a Jerez.
Ah! E voi non perdetevi il consiglio di McCoy… decisamente tra i migliori che si possano dare!

Checa: “Normalmente sai i posti nei quali cercano di sorpassarti; e di base è nei punti dove ci sono le frenate. La maniera in cui ti difendi dipende molto da chi hai dietro. Anzi, diciamo pure che è fondamentale sapere chi ti attacca. Come norma generale, negli ultimi giri devi curvare sempre all’interno e frenare tardi assicurandoti che nessuno possa mettersi proprio la, tra te e il cordolo…”

McCoy: “Bisogna fare traiettorie più chiuse ed in uscita stare progressivamente sempre più larghi di traiettoria, per evitare che una volta superato il punto di corsa chi ti segue abbia lo spazio per superare in accellerazione. E se è vero che questo tipo di manovra ti rallenta, e altrettanto vero che rompe anche il ritmo a chiunque ci sia dietro te.
Funziona anche derapare a destra e sinistra, perché il più delle volte si finisce con lo spaventare chi si ha dietro perchè pensa che da lì a qualche secondo cadrai. Questa tecnica devo dire a me riesce piuttosto bene!

Roberts: “Ogni situazione è differente. Dipende dal tipo di curva e da che pilota ti porti dietro. Se per esempio è Alex Barros, devi difendere frenando il più aggressivamente possibile. Se è McCoy che è molto buono in uscita, è fondamentale uscire più forte possibile per evitare che mi possa affiancare in frenata alla curva successiva. Insomma ci sono molti modi e situazioni per coprire vuoti: serve un po’ di esperienza.

Rossi: “Personalmente credo che si debba “coprire tutti i buco” solo negli ultimi due giri al massimo, perché quando ti dedichi a quello, spingi più lentamente rispetto a quando guidi normale. In quei casi comunque, nelle frenate forti per esempio, cambio traiettoria per farla più all’interno. Arrivo il più possibile dentro la curva con i freni tirati e se è vero che la mia velocità in curva è molto lenta, ottengo che quello che mi è dietro è costretto a spezzare anche la sua curva.
Poi di norma controllo quello che sta passando succedendo alle mie spalle attraverso la lavagna che mi mostra la squadra. Ho dovuto cambiare un po’ la mia forma agire in queste situazioni con l’arrivo dalle 4 tempi. Siccome fanno molto più rumore delle 500, ora uso tappi e non sento praticamente se ho qualcuno dietro di me o no. Per quel motivo, se ci fate caso, ora giro a guardare indietro molto di più rispetto a prima.

E per finire anche questa volta vi salutiamo con un bel video, e quale se non il celebre duello di Jerez tra Valentino e Gibernau con contatto finale?


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