FMI e Ancma: tariffe autostradali meno care per le moto!

Federazione Motociclistica Italiana e Confindustria ANCMA chiedono all'Autorità di Regolazione dei Trasporti tariffe autostradali meno care per le moto

Di Gianluca
Pubblicato il 8 lug 2016
FMI e Ancma: tariffe autostradali meno care per le moto!

Federazione Motociclistica Italiana (FMI) e Confindustria ANCMA hanno incontrato a Torino il presidente dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART), Andrea Camanzi, per esporgli il problema dei pedaggi autostradali per le moto. Il nostro paese infatti è uno dei pochissimi in Europa dove il pedaggio motociclistico (peraltro con tariffazione molto alta) è equiparato a quello delle auto. Come sappiamo tutti quindi una moto qualsiasi, anche 150cc, paga come un SUV di ben più grandi in dimensioni, cilindrata potenza.

Nei paesi europei dove le autostrade sono a pagamento, le tariffe praticate ai motociclisti sono – con poche eccezioni – più basse, in molti casi dimezzate rispetto ai pedaggi nostrani. La richiesta delle F.M.I. e di Confindustria ANCMA è stata quella di verificare se vi siano le condizioni per creare una tariffazione a parte per i veicoli a due ruote a motore, che sono di gran lunga meno invasivi dal punto di vista degli spazi occupati e dell’inquinamento e che svolgono in generale un ruolo importante nella riduzione del traffico. Il presidente dell’Autorità dei Trasporti si è reso disponibile ad un approfondimento della questione, attraverso i procedimenti previsti da ART.

“Siamo convinti che la creazione di una tariffa dedicata alle due ruote, favorirebbe la circolazione delle moto sulle autostrade, – dichiara Corrado Capelli, presidente di Confindustria ANCMA – con vantaggi che si rifletterebbero tanto sull’industria motociclistica nazionale, che rimane la più importante d’Europa, quanto sugli stessi concessionari autostradali, che vedrebbero compensata automaticamente la rimodulazione dei pedaggi.”

“Le autostrade sono di gran lunga le strade più sicure per noi motociclisti. – ha aggiunto il presidente della FMI Paolo Sesti – Una tariffa differenziata ne favorirebbe l’utilizzo, dando così un contributo alla sicurezza per le due ruote a motore. In fondo, quello che chiediamo è di essere equiparati al resto dell’Europa”.

Tutti i motociclisti si augurano che si possa davvero, una volta per tutte, arrivare ad un ribasso delle tariffe autostradali per le motociclette.

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