Moto3, al Sachsenring i "giovani leoni" italiani pronti a bissare Assen
I giovani piloti italiani della Moto3 al Sachsenring (Germania) per bissare il podio tutto tricolore di Assen
Moto3 Germania 2016 – I “giovani leoni” italiani della Moto3 sono attesi al Sachsenring per il bis di Assen con un podio tutto tricolore e con sette dei nostri nei primi dieci. Nel GP di Germania, gara di metà stagione, l’obiettivo per la brigata “azzurra” (Fenati 93 punti, Bagnaia 79, Bulega 75, Antonelli 63, Bastianini 49, Di Giannantonio 47, Migno 37) è uno solo: continuare a vincere e a fare podi accorciando ancora il gap con i primi due, Binder (151 punti) e Navarro (103) riaprendo un campionato fin qui particolarmente incandescente. Non è per niente facile ma non certo impossibile, con il secondo Navarro in forse per i postumi dell’incidente in prova che l’ha già tenuto fuori dal GP d’Olanda e con il primo Binder, pilota esperto e di sostanza su una Ktm sempre al top, non proprio a suo agio – come dimostrato ad Assen – quando viene messo nella “morsa” degli italiani.
[img src=”https://media.motoblog.it/c/c02/nicolo-bulega-moto3-2016-19.jpg” alt=”DOHA, QATAR – MARCH 11: Nicolo Bulega of Italy and Sky Racing Team VR46 rounds the bend during Moto2 And Moto 3 Tests at Losail Circuit on March 11, 2016 in Doha, Qatar. (Photo by Mirco Lazzari gp/Getty Images)” align=”left” size=”large” id=”782258″]
Nel motociclismo non c’è una Nazionale e ognuno fa la sua corsa e la storia dimostra che gli italiani si sono fatti spesso la guerra fra loro favorendo lo… “straniero” ma dimostra anche il … contrario, con alleanze nate sul campo e risultate decisive per vincere gare e titoli. Il toboga del Sachsenring è tracciato corto ma impegnativo e insidioso (specie sul bagnato) con le sue lunghe curve a sinistra a gas aperto e poi per i suoi ritorni fatti apposta per i “kamikaze” della categoria cadetta. Il primo dato è che nessuno dei piloti attualmente in Moto3 ha vinto sul circuito della Sassonia. Ciò non significa che tutti partono alla “pari”: ad esempio Binder è già andato a podio nel 2014 e Navarro ha chiuso sesto nella sua prima gara tedesca lo scorso anno, Fenati nel 2015 ha sfiorato il podio centrato da Bastianini mentre il rookie “mattatore” Nicolò Bulega il Sachsenring non lo ha mai visto neppure in cartolina, a differenza dell’altro debuttante italiano di grandi speranze Fabio Di Giannantonio che qui ha fatto un gran figurone nella Rookies Cup.
[img src=”https://media.motoblog.it/7/77a/moto3-assen-2016-056.jpg” alt=”TOPSHOT – Italian Moto3 rider Francesco Bagnaia (R) of the Mahindra team competes during the Moto3 race of the Motorcycling Grand Prix TT Assen at the TT Circuit on June 26, 2016 in Assen. / AFP / ANP / Bas Czerwinski / Netherlands OUT (Photo credit should read BAS CZERWINSKI/AFP/Getty Images)” align=”left” size=”large” id=”792667″]
Al di là delle rispettive e personali esperienze tutti gli italiani sopra citati vogliono fare “il” risultato e hanno il potenziale per riuscirci. Francesco Bagnaia, con il trionfo di Assen, ha dimostrato che anche la Mahindra (sempre forti in Germania) è vincente e che Ktm e Honda non sono imbattibili. Il tris d’assi dello Sky VR46 Team Fenati, Bulega, Migno è una forza d’urto capace di tutto: si tratta di saperla gestire a danno degli avversari, dando a ognuno dei tre le moto con gli ultimi step evolutivi in grado di battersi alla pari senza rischi … “extra”. Per i tre piloti del Team di Rossi serve un altro scatto… di qualità trasformando la rivalità interna da un laccio negativo che frena (e frega) in opportunità che consenta loro di incrociare le lame solo contro gli avversari, raccogliendo i frutti sperati: vittorie sonanti, non solo piazzamenti, se pur importanti. Ribadiamo quanto scritto su Motoblog alla vigilia del GP d’Olanda: “Spetta anche al Team svolgere quel ruolo propulsivo e di orientamento decisivo per non far debordare i rapporti interni oltre la rivalità consentita trasformandoli in valore aggiunto. Non è il momento per pensare a … “giochi” di squadra anche se dopo Assen e dopo il successivo Sachsenring, alla luce dei risultati, un pensierino va fatto. Per adesso è fondamentale che Fenati, Bulega e Migno godano dello stesso potenziale “psicologico” e dello stesso supporto tecnico”. E’ così?
[img src=”https://media.motoblog.it/9/9ea/moto3-assen-2016-040.jpg” alt=”moto3-assen-2016-040.jpg” align=”left” size=”large” id=”792651″]
Della partita al vertice, ci saranno, oltre ad Antonelli – pilota, moto e team capaci di ogni prodezza, gente che sa qual è la strada per la vittoria – anche Bastianini e Di Giannantonio, diversi fra loro per indole ed esperienza, ma entrambi decisissimi a dare una grande soddisfazione a Fausto Gresini e al suo Team. Gli altri italiani, soprattutto per gap tecnici (in particolare le Mahindra tutte ben lontane da quella usate da Bagnaia) sono – almeno per adesso – fuori gioco. Tornerà a risuonare sui cieli tedeschi l’inno di Mameli?