Pagelle MotoGP Germania: Marquez fa “marameo” e ipoteca il mondiale. Autogoal di Rossi. Lorenzo il fantasma

Pagelle MotoGP Sachsenring 2016 del GP di Germania

Di Massimo Falcioni
Pubblicato il 18 lug 2016
Pagelle MotoGP Germania: Marquez fa “marameo” e ipoteca il mondiale. Autogoal di Rossi. Lorenzo il fantasma

MotoGP Germania 2016 – Le pagelle di Motoblog del Gran Premio del Sachsenring della lasse regina, nono round del Campionato Mondiale MotoGP 2016.

LA GARA: da Sachsenring. Il toboga della piovosa e ventosa Sassonia non si smentisce proponendo corse “anomale” ma non prive di intensità, show ed emozioni. Il meteo condiziona il risultato? E’ (anche) questo il motociclismo. E’ così da sempre e alla fine i migliori svettano e vincono gare e titoli. Come già detto per Assen: “Queste sono le corse e i risultati sono legittimi perché quando piove piove per tutti, perché al nord si passa dal bagnato all’asciutto in un amen, perché il mondiale non è virtuale, perché le corse iridate si fanno in ogni condizione meteo, anche al limite dell’agibilità, ma sempre nel rispetto di una sicurezza non sempre facile da misurare”. Già. E chi vince ha sempre ragione.

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MARQUEZ: in fuga. Voto 10 Il number one della Honda (voto 10) centra la settima vittoria consecutiva al Sachs ipotecando il mondiale 2016. Gara tatticamente perfetta: partenza soft, cambio gomme sincronizzato con l’evoluzione meteo, passo da gigante con le slick, trionfo, concorrenza ko. Nelle prime 9 gare su 18, Marc è (anche) il più costante: primo con 48 punti su Lorenzo e 59 su Rossi. Più che una scommessa vinta è la dimostrazione di essere il number one della MotoGP: talento, rischio, intelligenza, freddezza. Tutto col sorriso del discolo che ti ha fregato la marmellata. Campionato chiuso al giro di boa?

ROSSI: autogoal. Voto 4- Il 9 volte iridato si illude e illude ad inizio gara sul bagnato ma poi con la pista che si asciuga toppa con un tardivo cambio gomme (intermedie invece delle slick!) che lo relega ad un insignificante ottavo posto, cioè al disastro in classifica generale. Somarata bis!: delirio di onnipotenza o… scarsa lucidità tattica? Nelle ultime quattro gare la Yamaha (voto 5-) potenzialmente più forte si mostra debole sfilandosi dal titolo. Grande Casa, grandi moto, grandi piloti, grande Team ma anche grandi… “vuoti”. Chi è lo stratega da mandare a … casa? Intanto il titolo numero 10 diventa per il Dottore un miraggio.

LORENZO: il fantasma. Voto 3 Il campione del mondo è l’ombra di se stesso, perduto sul bagnato, come guidasse sul ghiaccio. La peggior gara del maiorchino, disorientato sul piano tecnico e assente su quello agonistico, incapace di gestire l’ultima fase della permanenza in Yamaha e della convivenza con Rossi. Così il mondiale gli scappa di mano e scappa di mano alla Yamaha. Jorge (per ora) fa autocritica prendendosi tutte le colpe. Brutta storia per la Casa di Iwata. Brutto segnale anche per Borgo Panigale.

CRUTCHLOW: podissimo. Voto 9 Un secondo posto in queste condizioni ripaga il pilota e il Team di tante delusioni e di tante… incompiute. Cal si trova (quasi) sempre le Ducati in … mezzo.

DOVIZIOSO: il podio il podio!. Voto 8 L’Andrea forlivese della Ducati (voto 8) guida le danze sul bagnato e poi riaggancia al fotofinish su Redding un podio pesante dopo il cambio gomme fatto in ritardo ma senza danni da ko. Una boccata d’ossigeno per il binomio italiano, su un circuito sempre ostico.

REDDING: quasi podio. Voto 7+ Scott non bissa il gran bel podio di Assen perdendo la terza piazza in volata con il Dovi. Ah, le intermedie! Quando le situazioni in pista si ingarbugliano, Redding c’è!

PETRUCCI: il sogno. Voto 6- Dagli altari al sabbione, ma restano comunque da incorniciare i primi giri bagnati del Sachsenring con Petrux che fugge via in testa sulla Ducati. Il sogno dura poco troncato da una caduta. Ci sta. Ma l’exploit merita l’applauso.

PEDROSA: il solito. Voto 5- Stavolta il gregario di lusso della Honda – dopo il bel wu sul bagnato – ci prova a fare il … capitano in corsa. Addirittura pare lanciato verso il colpaccio. Ma è solo un fuoco di paglia. Il ruolo di Dani è un altro. A proposito, qual è?

MILLER E BARBERA: bravi. Voto 6+ Entrambi, pur diversi e in situazioni diverse hanno mostrato capacità e grinta. Anche loro pagano pegno per il cambio gomme ritardato.

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