Quegli angeli su due ruote nel terremoto di Amatrice

Intervista esclusiva a Mario Menicocci, coordinatore Nucleo Enduristi di Protezione Civile del Gruppo Comunale di Cerveteri, unico autorizzato a prestare soccorso nelle zone terremotate del centro Italia

Di Flavio Atzori
Pubblicato il 1 set 2016
Quegli angeli su due ruote nel terremoto di Amatrice

Brutti sporchi e cattivi. Il che non dispiace nemmeno troppo. Perchè quell’armatura da cappa e spada moderna, data dal fascino della libertà, le due ruote te la sanno regalare. Tra i cordoli di un circuito, per le strade di montagna, in una highway americana. Figuriamoci a contatto nella natura dei boschi, delle valli.

Enduro lo chiamano, ed in effetti, di sporco se ne vede tanto. Quello del fango, della terra, dei guadi e dell’erba. Sporchi si, brutti pure a quanto parrebbe. Dipinti sempre con quello sguardo coperto da mascherine, caschi vistosi che fanno il paio con quelli da Motocross. Moto infangate, spesso graffiate, di certo non come i gioiellini da mostrare davanti al bar. Ed a vedere la televisione anche cattivi. L’enduro bistrattato, maltrattato, gambizzato come categoria irrispettosa, cattiva da noto programma televisivo. E poi buttato all’angolo da spot di dubbio gusto su discipline valorose.

Vero mica tanto. Anzi, la cronaca – nera, ma nera vera – di questi giorni li vede angeli con le ali mono o bicilindriche. E sia chiaro, li vede, non li dipinge, perchè a sentirli, di essere elogiati non gliene frega nulla. Solo riconosciuti nella loro vera indole. L’ultimo terremoto questo ha mostrato. L’animo puro del motociclista.

Valoroso, altruista, eroico senza palcoscenici di sorta, al netto di chi – per compiacimento o peggio – ha provato ad approfittarsene di quel palcoscenico. Sciacallaggio verrebbe da chiamarlo. Non nella forma più comune, ma di questo si tratta.

Ed allora, ecco il comunicato ufficiale della Federazione Italiana Motociclistica, che ha riconosciuto il nucleo Enduristi della protezione Civile del Gruppo Comunale di Cerveteri come unico interlocutore ufficiale su cui fare affidamento. Una sottolineatura a cui Mario Menicocci, coordinatore del nucleo, non vuole però dar ulteriore adito. Per lui, impegnato nella coordinazione dei soccorsi, si tratta solo di una missione.

Niente riconoscimenti ne plausi, c’è solo voglia di avere chiarezza e far si che il cuore dell’endurista sia messo a disposizione di questa tragedia. Perchè l’enduro può andare da qualsiasi parte. Attraversare boschi e vallate, frane e rupi. Anche per il più piccolo aiuto. E lo percepisci quell’animo, anche da una telefonata:

[img src=”https://media.motoblog.it/3/327/terremoto_0001.jpg” alt=”A picture taken on August 27, 2016 shows a damaged church in San Lorenzo, near the Italian village of Amatrice, three days after a 6.2-magnitude earthquake struck the region. Italy held a tear-drenched funeral on August 27, 2016 for dozens of its earthquake victims as the country observed a day of mourning over a disaster that killed nearly 300 people. / AFP / ALBERTO PIZZOLI (Photo credit should read ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images)” size=”large” id=”803127″]

“Siamo il primo gruppo di enduristi affiliato alla protezione civile, noi siamo nati nel 2002 all’interno del gruppo comunale di Cerveteri. Da allora abbiamo fatto tante esercitazioni ma anche interventi reali. Facciamo ricerca di dispersi, prevenzione degli incendi, moto mediche alle manifestazioni dei boschi, e siamo a disposizione del dipartimento.

Considera che la nostra prerogativa è quella di intervenire nelle immediatezze dell’evento, quando si ha una mobilità compromessa, per poter censire subito la popolazione, capire come è la situazione di un borgo o di un casolare. Sopratutto con le monocilindriche interveniamo subito. Con la moto infatti, si ha la prerogativa dell’agilità e la velocità: posso trasportare medicinali immediatamente per farti un esempio”.

“Durante questo terremoto abbiamo avuto parecchie urgenze, prima tra tutte il trasporto di insulina per esempio. Noi siamo arrivati in prossimità delle zone colpite dove c’è il centro operativo comunale che è la prima organizzazione nella zona. All’interno del CoC ci sono le varie strutture, quindi vigili, croce rossa, protezione civile, comune, forestale, esercito. Noi eravamo a disposizione per qualsiasi esigenza che questi gruppi avevano.”

Il tutto cercando di mettere a frutto il massimo della professionalità riconosciuta dalla Federazione stessa. Già, ma come siete intervenuti? Con quale metodologia?

[img src=”https://media.motoblog.it/1/15b/terremoto_0002.jpg” alt=”Firefighters and emergency rescuers with their dogs inspect the rubble and debris in the damaged central Italian village of Amatrice on August 27, 2016, three days after a 6.2-magnitude earthquake struck the region. Italy held a tear-drenched funeral on August 27, 2016 for dozens of its earthquake victims as the country observed a day of mourning over a disaster that killed nearly 300 people. Emergency services are confident they have accounted for everyone in the smaller outlying hamlets to the north of Amatrice — some of which have been so badly damaged there are doubts as to whether they will ever be inhabited again. / AFP / ANDREAS SOLARO (Photo credit should read ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images)” size=”large” id=”803128″]

Con le mono puoi fare avere la velocità, quindi puoi portare veloce medicinali. Di contro, con le bicilindriche puoi portare personale medico o caricare casse di acqua per esempio, sei casse. Con la mono non puoi. Una moto poi è costretta a fare sterratoni, il mono invece puoi fare dappertutto. Questo è il lavoro che facciamo. Certo, non puoi pensare che in una situazione del genere funzioni tutto alla perfezione o sia tutto coordinato, ma noi ce la mettiamo tutta.

La situazione in quelle zone è drammatica. Era tutto crollato, i morti poi…per quello che posso dire io, la macchina i soccorsi ha funzionato abbastanza bene. Già il secondo giorno si era censito quasi tutto. Poi io sono uno chiaro. Non ci sono state situazioni di abbandono o di dimenticanze. Bene o male ha funzionato tutto.

Sai cosa è “bello”? La gente che vede arrivare la moto…a livello morale e psicologico lo vedi che li stai aiutando, che gli strappi un sorriso, che la gente ha quel briciolino piccolo di speranza in più. Ti racconto questo episodio: un signore era rimasto in un casolare isolato. Gli abbiamo dato l’acqua, lui per sdebitarsi ci ha dato un libro a testa di sue poesie. Era un poeta.

La gratitudine della gente. Ci fa piacere riceverla ma non per qualcosa in particolare, ma finalmente possiamo dare un’immagine che non sia più cattiva. Radio Deejay parlava di angeli con il casco. Ma non ci interessa troppo. L’importante è aver potuto dare una mano.”

Brutti, sporchi e cattivi li chiamavano. E con le ali sporche di fango e polvere aggiungiamo noi. Le ali degli angeli con il casco.

[img src=”https://media.motoblog.it/d/d72/terremoto_0003.jpg” alt=”Firefighters knock down with an excavator rubble which was hanging precariously from a damaged building in the central Italian village of Amatrice, on August 28, 2016, four days after a 6.2-magnitude earthquake struck the region, killing nearly 300 people. Shoddy, price-cutting renovations, in breach of local building regulations, could be partly to blame for the high death toll from this week’s devastating earthquake in central Italy, according to a prosecutor investigating the disaster. As questions mount over the deaths of nearly 300 people, prosecutor Giuseppe Saieva indicated that property owners who commissioned suspected sub-standard work could be held responsible for contributing to the quake’s deadly impact. / AFP / ANDREAS SOLARO (Photo credit should read ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images)” size=”large” id=”803129″]

Terremoto Amatrice: comunicato FMI

La Federazione Motociclistica Italiana ed il Nucleo Enduristi di Protezione Civile del Gruppo Comunale di Cerveteri, riguardo la situazione che si è venuta a creare nello svolgimento del servizio di assistenza alla popolazione nel tragico evento del terremoto di Amatrice, comunica che:

– QUALSIASI OFFERTA DI AIUTO E PARTECIPAZIONE DA PARTE DI MOTOCICLISTI ED ENDURISTI

– QUALSIASI RICHIESTA DI MATERIALE DI CONSUMO ED ATTREZZATURA DEVE ESSERE PROMOSSA E GESTITA ESCLUSIVAMENTE DAL COORDINAMENTO DEL NUCLEO ENDURISTI DI PROTEZIONE CIVILE DEL GRUPPO COMUNALE DI CERVETERI.

– QUALSIASI ALTRA RICHIESTA E’ DA CONSIDERARSI ABUSIVA!!!

CONTATTI COORDINAMENTO NUCLEO ENDURISTI:

MARIO MENICOCCI: 328.68.18.957
DAMIANO INCAINI: 3701308680 / 3803629505

Certi della vostra comprensione, ringraziamo tutti per la grande disponibilità e la solidarietà dimostrata.

Ufficio Stampa FMI

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