Moto3 Misano: qualifiche di fuoco, "poker" di Binder davanti a Bastianini e Bulega. Di Giannantonio nella top ten

Bastianini e Bulega tengono sotto tiro il capoclassifica Binder. Grande rimonta in gara di Di Giannantonio?

Di Massimo Falcioni
Pubblicato il 10 set 2016
Moto3 Misano: qualifiche di fuoco,

Il boato delle folte tribune che con eccessiva… tempestività festeggiava la pole di Nicolò Bulega (in testa fino agli ultimi secondi con 1’42.631) si è trasformato in un tiepido applauso per l’exploit di Brad Binder che nell’ultimo brandello di tempo disponibile ha stampato sotto la bandiera a scacchi uno stratosferico 1’42.398, guadagnando di forza, meritatamente, il primo posto in griglia, quarta pole 2016.

Ma non era finita qui. Come un treno – e che treno! – Enea Bastianini piombava nella stazione di queste avvincenti qualifiche conquistando il secondo binario – pardon, il secondo miglior tempo assoluto – (+0.150) relegando (si fa per dire) Bulega al terzo posto (+0.233) – terza prima fila stagionale -un bronzo virtuale da far pregustare per domani in gara una medaglia ancor più preziosa.

Brinder, per gli smemorati, è il capoclassifica del campionato (quattro vittorie più numerosi podi), il campione oggi più esperto e coccolato dalla Ktm, con quasi in tasca il mondiale 2016, senza il “quasi” con una nuova eventuale vittoria domani a Misano.

E la prima fila rispecchia i valori in campo, con il “rodato” Bastianini (Honda-Gresini) e il rookie Bulega (Ktm-Sky VR46 Team), non solo oggi i migliori degli italiani ma, di fatto, i più meritevoli per lottare per la piazza d’onore del Campionato.

La prima fila meriterebbe un posto in più, per quel Fabio Di Giannantonio (Honda-Gresini), “solo” decimo tempo (+0.635), l’altro rookie d’oro della covata Made in Italy, abituato – come nell’ultima gara di Brno – a inseguimenti impossibili, con gare-show, a dimostrazione di un manico e di un carattere da incorniciare.

All’appuntamento con le qualifiche non sono mancati altri big, a cominciare dal secondo in classifica Navarro (+0.312) in seconda fila – quinto – dietro a Kornfeil (+0.262) e davanti a Canet (+0.444). Terza fila con Oettl, Ono e Guevara, poi Di Giannantonio (1’43.033).

Gli altri italiani? 13° Locatelli (+0.722), 14° Antonelli (+0.735), 17° Dalla Porta, con caduta finale (+0.947), 20° Manzi (+1.286), 22° Migno (+1.370), 25° Bagnaia (+1.593), 31° Valtulini (+2.315), 32° Petrarca (+2.342), 34° Spiranelli, gran volo (+3.289), 35° Fabbri (+3.735).

Lasciamo stare l’ultimo tempo dell’ultimo arrivato (Fabbri) – comunque una dimostrazione del pressapochismo nelle promozioni delle wild card (1’46.133) è un tempo di oltre 2 secondi e mezzo superiore alla pole del Civ! – e dei piloti del Team Italia, sempre inchiodati nel vagoncino di coda.

Oggi il cronometro non premia certo piloti come Bagnaia (Mahindra) e Migno (ottava fila!) e soprattutto pone interrogativi su Dalla Porta, cui le performance attese sono rimaste tali, per una caduta nel finale che non ci voleva.

Insomma, in particolare si riconferma un dato già noto: che senza Nicolò Bulega la corazzata Sky VR46 affonda! Lanciamo una riflessione: il via vai dei contratti non fa bene…

Domani gara non consentita per i deboli di cuore. Sapete chi vince? Lo so ma non ve lo dico.

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