Giugliano: "Ancora senza sella per il 2017"

Il pilota romano del team Aruba.it Ducati SBK tra gli ospiti dell'Arai Day 2016: "Sono come la sora Camilla: tutti la vogliono e nessuno la piglia"

Di Adriano Bestetti
Pubblicato il 13 set 2016
Giugliano:

Come già ampiamente noto da quest’estate, a fine stagione Davide Giugliano lascerà il team Aruba.it Ducati Superbike per far posto a Marco Melandri, ma al momento il futuro del pilota romano sarebbe ancora piuttosto incerto.

E’ stato lo stesso Giugliano a confermarlo con alcune dichiarazioni rilasciate nel corso dell’Arai Day 2016 – svoltosi ieri presso il Quartier Generale del distributore BER Racing – e da noi prontamente raccolte. Ma la prima notizia che il pilota romano ci ha dato ieri è stata di tutt’altro tenore:

“Tra poco sarò padre, avrò il mio primo figlio il 26 Settembre e si chiamerà Mattia!”

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La stagione 2016 di Giugliano è stata piuttosto altalenante: attualmente condivide il 4° posto in classifica generale con l’olandese Michael Van der Mark (Honda WSBK) a quota 185 punti, a -183 dal leader Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team) e a -75 dal terzo posto del compagno di colori Chaz Davies. 5 i podi raccolti quest’anno, in una stagione cominciata ‘ad handicap‘ per i postumi dell’infortunio alla schiena che lo aveva messo a lungo KO nel 2015.

In merito allo stato attuale della sua stagione, Giugliano ha così riassunto la situazione:

“La Ducati è migliorata molto anche quest’anno, specialmente a partire dal round di Assen, e questo si è visto anche dai risultati che abbiamo raccolto. Anche io ‘ho ingranato’ dopo Assen, riuscendo a fare tanti punti, a salire più volte sul podio e a finire spesso davanti al mio compagno Chaz Davies sul traguardo.”

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Per il 26enne romano (ne compirà 27 a fine Ottobre) l’obiettivo per il finale di stagione è comunque chiaro, magari da centrare già nel round del Lausitzring, in Germania, di questo weekend (clicca qui per orari e copertura TV):

“Il punto è che mi manca ancora questa benedetta vittoria, che sarebbe la prima per me in superbike. Ma io la foglio fortissimamente, e la voglio quest’anno!”

“Compreso il Lausitzring ci sono ancora quattro rounds da qui al termine della stagione, su delle piste che mi piacciono, quindi ho ancora otto possibilità per conquistarla. Voglio vincere una gara, per me ma anche per tutte le persone che mi seguono e mi sono vicine, che si meritano senza dubbio una soddisfazione del genere.”

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Inevitabile la domanda sul suo immediato futuro, visto che nulla è ancora stato annunciato a riguardo in vista della stagione 2017:

“Sì, ci sono state tante voci, ho avuto diversi contatti, ma per il momento non c’é ancora nulla di scritto. A dir la verità, non so neppure io come andrà a finire. Al momento sono un po’ come “la Sora Camilla, che tutti la vogliono e nessuno la piglia!” [ride].”

“Scherzi a parte, il punto è che, adesso come adesso, non ho ancora una sella per il 2017. E mi rendo anche conto che il tempo sta passando e quindi farei bene a darmi una svegliata per risolvere questa situazione.”

Sulla possibile opzione rappresentata dal team Kawasaki Puccetti Racing, compagine italiana che non ha mai nascosto l’interesse nei suoi confronti (e ha annunciato oggi lo svizzero Randy Krummenacher come proprio alfiere per il 2017 in WSBK), Giugliano ha tagliato corto:

“Come dicevo, al momento non c’é nulla di concreto con nessuno. Staremo a vedere…”

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E in merito perenne questione tecnica della Superbike, ovvero il rapporto di forza tra le moto a 2 e 4 cilindri, Giugliano ha così espresso il suo parere sulla situazione attuale:

“Le quattro cilindri, soprattutto le Kawasaki, hanno ormai raggiunto un livello di sviluppo molto alto e questo, in un certo senso, ci ha colto di sorpresa. La Panigale, come ricordiamo tutti, aveva molti problemi all’inizio, ma adesso è ok: possiamo certamente dire la nostra contro i 4 cilindri.”

“Io ho dovuto adattarmi, modificare il mio stile di guida per assecondare i punti forti della moto, mentre per Chaz credo che la cosa sia stata più naturale. Lui, ad esempio, è sempre stato fortissimo in staccata, e questo è certamente uno dei punti forti della nostra moto.”

[img src=”https://media.motoblog.it/b/bbd/superbike-davide-giugliano-misano.jpg” alt=”MISANO ADRIATICO, ITALY – JUNE 18: Davide Giugliano of Italy and ARUBA.IT RACING-DUCATI crashes out during the Race 1 during the FIM Superbike World Championship – Qualifying at Misano World Circuit on June 18, 2016 in Misano Adriatico, Italy. (Photo by Mirco Lazzari gp/Getty Images)” size=”large” id=”806136″]

Entrando più nel dettaglio, Giugliano ha così riassunto le principali differenze prestazionali tra Ducati e Kawasaki:

“In termini di prestazioni, Ducati è più o meno a un livello simile di quello delle miglior quattro cilindri. In generale, con un bicilindrico sei più forte in entrata curva, mentre le ‘quattro’ sono più forti in percorrenza perché possono contare su una maggiore trazione e riescono a chiudere prima.”

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