Moto3, Brad Binder: "Voglio il titolo ad Aragon"
Nel corso dell'Arai Day 2016, abbiamo scambiato due chiacchiere con il probabilissimo nuovo campione del mondo della classe Moto3...
In una classe solitamente combattutissima come la Moto3, il dominio messo in mostra nel Mondiale 2016 da parte di Brad Binder (Red Bull Ajo) è decisamente impressionante.
Il 21enne sudafricano, dopo l’ultimo round di Misano Adriatico, si è messo praticamente in tasca il suo primo titolo iridato in carriera cogliendo al sua 5a vittoria stagionale, risultato che ha portato il suo vantaggio in classifica a quota 106 punti su Enea Bastianini (Gresini Moto3) quando mancano solo 5 gare al termine della stagione.
Binder è stato tra gli ospiti d’onore del recente Aray Day 2016 – organizzato dal distributore dei caschi nipponici BER Racing – e noi ne abbiamo approfittato per rivolgergli qualche domanda, chiedendogli innanzitutto una breve introduzione su quella che è stata la sua vita prima di arrivare alla ribalta del motociclismo sportivo in questa stagione:
“Sono nato in Sud Africa e ho iniziato a fare gare in moto all’età di 5 anni. Poi, quando avevo 12 anni, io e la mia famiglia ci siamo trasferiti in Inghilterra. Per tre anni ho corso nella Rookies Cup, poi sono passato in Moto3 e ora sono nella mia 5a stagione in questa categoria.”
[img src=”https://media.motoblog.it/1/102/brad-binder-moto3-brno.jpg” alt=”BRNO, CZECH REPUBLIC – AUGUST 20: Brad Binder of South Africa and Red Bull KTM Ajo rounds the bend during the qualifying practice during the MotoGp of Czech Republic – Qualifying at Brno Circuit on August 20, 2016 in Brno, Czech Republic. (Photo by Mirco Lazzari gp/Getty Images)” size=”large” id=”806501″]
Tu e la tua famiglia vi siete trasferiti per favorire la tua carriera – come fece a suo tempo Casey Stoner – oppure per altri motivi?
“No, lo abbiamo fatto proprio per permettere alla mia carriera di progredire, non c’é stata nessun altra ragione. Naturalmente in questo discorso va incluso anche mio fratello minore Darryn, che è anche lui in Moto3. Spostarsi in Europa era la cosa giusta da fare anche per la sua carriera.”
Dopo la vittoria di Misano Adriatico sei praticamente inavvicinabile per quanto riguarda il titolo mondiale. Sei già pronto per i festeggiamenti?
“Sì, inutile negare che mi trovo davvero in un’ottima posizione per quanto riguarda la vittoria del titolo. Quest’anno abbiamo fatto davvero tanti punti e adesso abbiamo un vantaggio quasi inattaccabile. Il mio obiettivo, ovviamente, sarebbe quello di chiudere la pratica il prima possibile, magari già nel prossimo round. Considerando le varie combinazioni di risultati, non dovrebbe essere troppo difficile: anche se ad Aragon dovesse vincere Bastianini, a me basterebbe il secondo posto per essere Campione del Mondo.”
[img src=”https://media.motoblog.it/4/444/brad-binder-moto3-pinna.jpg” alt=”Red Bull KTM Ajo South African rider Brad Binder rides his bike as he celebrates after winning the Moto3 race of the San Marino Moto GP Grand Prix at the Marco Simoncelli Circuit in Misano, on September 11, 2016. / AFP / GABRIEL BOUYS (Photo credit should read GABRIEL BOUYS/AFP/Getty Images)” size=”large” id=”806502″]
Secondo alcune voci, se tu dovessi vincere il titolo con buon anticipo, il team Ajo potrebbe anche farti correre da wild-card in Moto2 in uno degli ultimi rounds 2016…
“No, non è vero. Se vinco subito il titolo, il team mi ha detto che potrò iniziare a fare subito dei test con la Moto2, visto che molto probabilmente farò il salto di categoria, ma sicuramente non farò da wild-card in questa stagione.”
Altre voci danno come imminente il lancio di un team ufficiale KTM per la Moto2, sempre appoggiandosi sulla struttura del team Ajo. E tu dovresti essere uno dei piloti…
“No, per il momento momento non c’é nulla di confermato al riguardo, posso solo aspettare e vedere le decisioni che saranno prese.”
La conferma ufficiale è stata poi diramata la mattina seguente all’intervista, con l’ex-compagno di box Miguel Oliveira che tornerà a fargli da compagno di box nella middle class. Già annunciato il suo sostituto, che sarà l’italiano Niccolò Antonelli.
[img src=”https://media.motoblog.it/c/c8f/brad-binder-moto3-misano.jpg” alt=”Red Bull KTM Ajo South African rider Brad Binder holds his trophy as he celebrates on the podium after winning the Moto3 race of the San Marino Moto GP Grand Prix at the Marco Simoncelli Circuit in Misano, on September 11, 2016. / AFP / GIUSEPPE CACACE (Photo credit should read GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images)” size=”large” id=”806503″]
Sei stato approcciato anche per un eventuale passaggio diretto in MotoGP, come successo ad esempio nel caso di Jack Miller?
“A dir la verità no, sono stato approcciato solo da squadre di Moto2 e Moto3, ma io non ho mai fatto mistero di puntare alla Moto2 per il 2017, specialmente se vincerò il titolo.”
Nella gara di ieri a Misano hai vinto dopo un lungo duello con Bastianini: che strategia hai adottato? Era nei tuoi piani passarlo al curvone all’ultimo giro come poi hai fatto?
“A Misano ho provato a mettermi davanti per dettare il ritmo e magari tentare la fuga, ma non sono riuscito a staccare Bastianini. Dal box mi avevano comunque comunicato che il terzo era staccato di oltre 2″, quindi a 5 giri dalla fine, ho deciso di lasciarlo passare per un po’ e studiare le sue mosse.”
[img src=”https://media.motoblog.it/2/256/brad-binder-moto3-2016.jpg” alt=”Red Bull KTM Ajo South African rider Brad Binder rides his bike as he celebrates after winning the Moto3 race of the San Marino Moto GP Grand Prix at the Marco Simoncelli Circuit in Misano, on September 11, 2016. / AFP / GABRIEL BOUYS (Photo credit should read GABRIEL BOUYS/AFP/Getty Images)” size=”large” id=”806504″]
“A quel punto il mio piano era quello di lasciar entrare Bastianini per primo sul rettilineo finale per poi precederlo sul traguardo, sfruttando la sua scia. D’altronde si sa che, in Moto3, chi entra per primo sul rettilineo finale di Misano, in teoria non vince.”
“Negli ultimi 5 giri per me è stato facile stare attaccato a Bastianini, quelli dietro non si sono fatti sotto, e così ho capito che avrei potuto anche anticipare il mio attacco prima dell’ultima sequenza di curve. Sentivo di avere il margine per non farmi più raggiungere, e così è stato. La Moto3 è sempre così: chi sta davanti fa il lavoro duro, e chi sta dietro è sempre pronto a sfruttare la scia.”
[img src=”https://media.motoblog.it/6/6a2/brad-binder-moto3-race.jpg” alt=”MONTMELO, SPAIN – JUNE 05: Brad Binder of South Africa and Red Bull KTM Ajo leads the field during the Moto3 race during the MotoGp of Catalunya – Race at Circuit de Catalunya on June 5, 2016 in Montmelo, Spain. (Photo by Mirco Lazzari gp/Getty Images)” size=”large” id=”806505″]
Qual é stato per te il momento più memorabile di questa tua strepitosa stagione?
“Sicuramente la mia prima vittoria, a fine Aprile a Jerez, senza dubbio. E’ un momento che ti capita solo una volta in carriera e anche un obiettivo che avevo inseguito per tanto tempo. Poi ne sono arrivate altre, ma è quella che credo resterà davvero indimenticabile per me.”
E qual è stato invece l’avversario per te più ostico in pista?
“Senza dubbio Navarro. Lui ha avuto qualche battuta a vuoto che gli è costata tanti punti, ma a parte quello, per la maggior parte della stagione, eravamo sempre io e lui a lottare. E’ stato sfortunato, alla fine ha avuto un paio di incidenti che gli sono costati tanto in classifica, ma se devo dire chi è stato il mio avversario più duro quest’anno non posso che scegliere lui.”
[img src=”https://media.motoblog.it/4/465/binder-bastianini.jpg” alt=”Red Bull KTM Ajo South African rider Brad Binder rides his bike in front of Gresini Racing Moto3 Italian rider Enea Bastianini during the Moto3 race of the San Marino Moto GP Grand Prix at the Marco Simoncelli Circuit in Misano, on September 11, 2016. / AFP / GABRIEL BOUYS (Photo credit should read GABRIEL BOUYS/AFP/Getty Images)” size=”large” id=”806508″]
Qual è il tuo rapporto con i tanti piloti italiani della Moto3?
“Direi che più o meno vado d’accordo con tutti i piloti italiani, alcuni dei quali sono davvero molto forti. In generale direi che gli italiani sono davvero forti, si vede che si impegnano moltissimo per ottenere il massimo in pista, ma una volta che la gara è finita sanno anche come divertirsi.”
Cosa puoi dirci della tradizione del motociclismo in Sud Africa? Ci sono dei piloti in particolare che ti hanno ispirato?
“Conosco qualche nome di piloti sudafricani che, in un modo o nell’altro, si sono fatti valere in questo o in quel campionato, ma io non ho mai avuto il piacere di incontrare nessuno di persona. Ho sentito parlare ad esempio di piloti come Jim Redman, anche se lui non è esattamente sudafricano, ma, come dicevo, per me la maggior parte di loro sono solo ‘nomi’ di cui conosco più o meno le gesta.”
“L’unica eccezione è Jon Ekerold, che ho avuto il piacere di incontrare tempo fa e che mi ha fatto una grande impressione. Prima di me era stato l’ultimo pilota sudafricano a vincere una gara nel motomondiale.”
[img src=”https://media.motoblog.it/f/f0c/brad-binder-moto3-salom.jpg” alt=”Second-placed Red Bull KTM Ajo Moto3 South African rider Brad Binder waves a tribute flag to SAG Team Moto2 Luis Salom after the Moto3 race at the Catalunya racetrack in Montmelo, near Barcelona, on June 5, 2016, during the Catalunya Moto GP Grand Prix. The SAG team’s 24-year-old Spanish rider Salom suffered fatal injuries when crashing at Turn 12 on the challenging circuit near Barcelona in the second free practice session on June 3, 2016. / AFP / LLUIS GENE (Photo credit should read LLUIS GENE/AFP/Getty Images)” size=”large” id=”806506″]