Bimota DB5: strana ma vera!

Di Ruggeri
Pubblicato il 6 giu 2007
Bimota DB5: strana ma vera!



Sono sempre stato un fan della Bimota.
Per questo potete immaginare la mia emozione quando ho scoperto che avrei avuto la possibilità di provare in pista la nuova DB5.
Addirittura avrei potuto usarla anche per fare da apripista sul tracciato di Vallelunga al Metzeler Day.
Il timore reverenziale verso “‘l’oggetto” in questione era dovuto e giustificato, principalmente dal suo prezzo di listino: circa 20.000 €!
L’unico conforto era rappresentato dalla carenatura decisamente racing, che dava alla DB5 un’aria meno snob e in qualche modo mi incitava a portarla in pista.
Inoltre la consapevolezza che le Metzeler (montate per l’occasione ed usate poco prima anche sul GSX-R 600) difficilmente mi avrebbero tradito, riduceva la preuccupazione di trovarsi a tu per tu con questa moto esclusiva.
Una volta abbassata la visiera dell’ X-lite 801, preso tra quelli in prova allo stand del gruppo Nolan, le paranoie restavano fuori e via a gas aperto nel giro di riscaldamento.

mrcape su bimota db5 a vallelunga
Bimota DB5 ai box Vallelunga
Bimota DB5 pit lane a Vallelunga

Curioso e a tratti sospetto, il fatto che nel primo giro mi era sembrato di andare subito forte.
La moto si era dimostrata agilissima e permetteva di entrare come fulmini nelle curve, tanto che mi rendevo conto che non era molto produttivo tirare delle grandi staccate.
Molto meglio lasciarla sempre correre durante l’inserimento e sfruttare questa la rapidità di percorrenza in curva.
Prima di entare in pista l’ampio raggio di sterzo mi aveva un po’ impensierito: mi aveva fatto credere che potendosi muovere cosi liberamente, l’anteriore in qualche modo potesse tendere a chiudere, sospetto poi rivelatosi del tutto infondato.
In generale, proprio la bontà ciclistica di questa “snellissimaBimota rappresenta senza dubbio la sua carta vincente.

Bimota DB5 pista a Vallelunga
Bimota DB5
Bimota DB5 strumentazione

Se però la ciclistica impressiona così favorevolmente altrettanto non succede per il motore.
Qui i casi sono due: o il propulsore è troppo poco potente in senso assoluto, oppure gli aspetti ciclistici traggono in inganno e lo fanno sembrare meno performante di quanto non sia in realtà.
Il mio parere propende per il primo caso: il motore è fiacco, rispetto alle potenzialità del mezzo.
Forse in un kartodromo non darebbe questa impressione, ma a Vallelunga con il conta giri perennemente al limitatore, mi trovavo obbligato a guidare impiccato per dover sempre recuperare in curva quello che di motore perdevo sui rettilinei.
La silenziosità di motore e scarichi poi era imbarazzante, tanto che in curva col gas appena puntato a volte mi chiedevo se la moto fosse ancora accesa.

Bimota DB5 terminali scarichi
Motoblog in sella alla Bimota DB5 a Vallelunga
mr.Cape su Bimota DB5 a Vallelunga

A questo aggiungete che al mio amico Massi, durante il turno si è staccato il telaietto interno del cupolino con tanto di viti che gli sono volate sulla visiera del casco.
Mentre il sottoscritto, rientrato ai box a fine turno si è trovato con la sorpresa dello stivale sinistro inzuppato di olio.
Forse uno spurgo o una guarnizione ballerina? Non è dato saperlo, ma il mio stiloso Axo bianco ormai è color cappuccino.
Con tutto questo l’emozione di avere tra le mani un gioiello esclusivo, lascia un po’ di spazio a qualche dubbio.
Senza emettere sentenze, diciamo che sarebbe meglio riprovarla con più calma e magari in un contesto più dedicato.
Anche se a fine giornata, consultandomi con coloro che avevano avuto la fortuna di farci qualche giro, il parere unanime riguardo a questo modello denotava perplessità, e soprattutto difficilmente si riusciva a collocare la DB5 in un segmento preciso di mercato e di utilizzo.

Bimota DB5 dettaglio
Bimota DB5 ai box con Mr.Cape a Vallelunga
partenza di mrcape su Bimota DB5 a Vallelunga

Per la pista il motore la penalizza, ma il suo spirito sembra essere quello.
Certo per la sparata suoi monti può anche andare bene, ma è un po’ troppo cara e probabilmente una naked in forma darebbe molte più soddisfazioni.
Di sicuro è una outsider che all’aperitivo e a spasso per la città si fà notare con stile.
Ciononostante per ora non mi ha convinto o forse non sono riuscito a capirne lo spirito.
Quindi per il momento diciamo la ammiro come creatura, ne stimo il marchio, ma per le prestazioni ne riparliamo la prossima volta.

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