Moto3 Aragon, a Navarro la gara a Binder il titolo “anticipato”. Bastianini e Di Giannatonio super. Bulega, che jella!

Entusiasmante Moto3, meritata vittoria di Navarro, meritato titolo di Binder. Italiani "salvati" da Bastianini e Di Giannantonio

Di Massimo Falcioni
Pubblicato il 25 set 2016
Moto3 Aragon, a Navarro la gara a Binder il titolo “anticipato”. Bastianini e Di Giannatonio super. Bulega, che jella!

Non tradisce le attese la classe cadetta anche ad Aragon, altamente spettacolare sul piano agonistico e ricca di interesse sul piano tecnico. E’ vero, la lotta che si sviluppa dall’inizio alla fine tiene col fiato sospeso ma poi sotto la bandiera a scacchi sono i “soliti”, cioè i migliori, a guadagnarsi vittoria e podio.

Oggi tutti i riflettori erano puntati su Binder e Binder non è mancato al suo appuntamento più importante centrando un secondo posto a un niente dal vincitore Navarro, che da argento si trasforma in oro, con il pilota sudafricano della Ktm campione del mondo con quattro gare d’anticipo.

Un titolo meritato perché va al pacchetto oggi più completo: pilota-moto-team davvero inarrivabili. Meritata anche la vittoria di Jorge Navarro – secondo centro stagionale dopo quello in Catalonia – capace di regolare in un volatone da togliere il respiro non solo l’appagatissimo Binder (+0.030!) ma anche il “famelico” Bastianini (+0.107) con attaccato, ancora una volta a un filo dal podio, il compagno di squadra Di Giannantonio (+0.162).

Giù il cappello di fronte a Navarro, uscito alla grande da un periodo sfortunato per i postumi di cadute verso metà stagione, in gran forma per lottare per il secondo posto in classifica, che, con questa vittoria riprende (143 punti) a danno di Bastianini (139): una lotta, questa per il titolo di vice campione del mondo, che si trascinerà fino all’ultimo round.

Lotta che coinvolgerà anche altri piloti fra cui Mir (117) che passa dalla sesta alla quarta posizione grazie al quinto posto odierno, Bulega che resta a quota 113 perdendo un posto per la sfortuna odierna, Di Giannantonio (111), che avanza ancora, da settimo a sesto, in un forcing che potrebbe portarlo ancora molto più avanti.

Onore ai piloti Honda del Team di Fausto Gresini: oggi, senza Bastianini e Di Giannantonio i “giovani leoni” italiani lascerebbero davvero con l’amaro in bocca.

Solo 11esimo Migno (+3.594) dopo aver lottato a lungo per stare nella top ten; solo 14esimo Antonelli (+9.758), solo 16esimo, opacissimo, Bagnaia (+9.931), solo 17esimo Locatelli (+13.358).

Infine i due piloti dello Sky VR46 Team, 25esimo Dalla Porta (+43.028) e Bulega subito out, travolto dalla Herrera in caduta, al primo giro. A terra anche i due del Team Italia Valtulini e Spiranelli.

Già. Qui siamo. Insomma, tanti italiani, tante belle promesse, tanti propositi di vittoria ma poi, alla fine, poco si raccoglie. In classifica, all’ottavo posto c’è ancora Fenati (93 punti) appiedato dal VR46 Team – come noto – oramai dalla notte dei tempi. Per adesso non ci resta che dire, grazie Enea, grazie Fabio! Sperando che non restino soli soletti.

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