Marc Marquez, il pentacampeon più giovane della storia, il più forte del suo tempo.
23 anni e 242 giorni. Marc Marquez ha scalzato Rossi dal trono di pilota più giovane a conquistare cinque titoli mondiali. E' Marquez il più forte della storia? Sicuramente il più forte del suo tempo.
Marc Marquez Vs Valentino Rossi – Cinque titoli mondiali, cinque allori iridati arrivati all’età di 23 anni. O meglio, a vederla bene in un mondo in cui anche i millesimi di secondo valgono, 23 anni e 242 giorni. Marc Marquez ha rotto l’ennesimo tabù, riscritto il libro dei record, consacrandosi come il più giovane pilota della storia a conquistare 5 titoli mondiali. E lo scettro è stato sottratto – guarda un pò – a sua maestà Valentino Rossi, che a sua volta ne aveva raccolto le redini da Giacomo Agostini.
Dunque la statistica scrive come Marquez sia il più forte della storia alla sua età. Non il più vincente sia chiaro, ma il più forte in relazione alla sua età. Il pentacampeon più giovane. Il che sottolinea il suo valore, e contribuisce a raccontare la sua storia. E’ questo però un gioco molto lezioso, complicato, che si presta molto facilmente alle opinioni delle flangie più estreme del tifo, da un lato e dall’altro. Ed allora, cosa sta a significare questo dato? Partiamo dal principio, dalla storia.
Marquez è figlio della storia recente di questo motociclismo in cui da ragazzini si arrivava già alla soglia del mondiale. Basti pensare a Jorge Lorenzo, che dovette attendere il sabato di Le Mans per girare perchè al venerdi era ancora troppo giovane con l’età – quei sedici anni che furono aboliti per permettere a Quartararo di correre lo scorso anno – e lo stesso Marquez fu uno di quei talenti che uscì dalla scuola spagnola. Che fosse un fenomeno lo raccontava già Harald Bartol, storico tecnico che ai tempi si trovava in KTM in 125 e che quando Marquez chiudeva sempre ai piedi del podio, mostrando delle doti acerbe ripeteva: “Non è lui che deve migliorare, siamo noi che dobbiamo dargli una moto all’altezza. Questo ragazzino è un talento”.
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Passò in Aprilia e dominò il mondiale conquistando il titolo. Si ok, come uno dei tanti campioni del periodo. Poi il passaggio in Moto2 con tante cadute all’esordio. E ciò nonostante arrivò a sfiorare il mondiale nei confronti di Stefan Bradl, ottimo pilota, ma figlio anche di una situazione tecnica – l’esplosione della Kalex – che lo portò a dominare le prime corse. Titolo l’anno dopo e passaggio in Honda HRC. Ed anche qui, si nota come Marquez fosse figlio dei suoi tempi: subito in un team ufficiale, revisionando la regola dei rookie. D’altro canto, Marc stava sviluppando uno stile unico con il suo gomito. Non un appoggio, ma un succedaneo del ginocchio. Velocità, stile acerbo e spericolato si, un pizzico di fortuna nelle cadute e alla fine giunse il titolo mondiale nella classe regina. Da Rookie. Ecco, tornando a quella classifica del pentacampeon, qui si trova la differenza con il suo “predecessore” Rossi.
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Valentino infatti fu una mosca bianca del mondiale. Perchè negli anni della sua giovinezza i giovani non salivano fino in classe regina. Avevano bisogno di tempo, di un apprendistato. Anche perchè le 500cc erano moto a cui dare del voi, mica del lei. Un primo anno da vice campione, complici gli errori e le cadute iniziali, un secondo vincente. Da lì l’ascesa del giovane Rossi che è arrivato oggi a passare una se non due generazioni di piloti. Rossi a 23 anni e 242 giorni aveva vinto quattro titoli mondiali (125, 250, 500 e primo anno di MotoGP). Sarebbe arrivato anche il quinto del 2003, ma il tempo ha portato Marquez a questo sorpasso. Entrambi figli della propria era, entrambi fenomeni. E parlare di avversari più o meno forti non rende giustizia alle loro imprese.
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Rossi visse l’epopea degli scontri con Ukawa in 250, Biaggi (tra gli alti e bassi della Yamaha di quegli anni), con Gibernau poi (con una RCV ufficiale), ma anche anni in cui sostanzialmente non ebbe avversari come nel 2005. E per Marquez la storia non è troppo differente: in Moto2 con il già citato Bradl, il primo anno in MotoGP fu una grande battaglia con Lorenzo certo, ma nel 2011 l’accoppiata Marquez-Honda era una corazzata invincibile. Quest’anno poi il mondiale della maturità totale. E quindi, è il periodo storico che diventa anche influente per una classifica in cui si parla sè è più forte Maradona o Pelè.
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Perchè altresi, nell’infografica di SKY Sport, viene messo a paragone anche Giacomo Agostini che a quell’età non aveva ancora vinto nessuno dei suoi 15 titoli. Discorsi comunque questi che non porteranno mai ad un concetto univoco e comune. Perchè le variabili in un mondo del genere sono infinite a voler analizzare ogni minimo dettaglio. Si tratta di mettere a confronto due carriere sulla base dei sacrosanti numeri. Il che significherebbe scartare – per dirne uno – un talento cristallino e unico come quello di Stoner. Scripta manent dicevano però i latini, e Marc Marquez ha apposto un ulteriore sigillo in quello che potrebbe essere la sua epopea: il più giovane pentacampeon della storia del motociclismo, questo è certo. E’ il più forte di tutti i tempi? Domanda leziosa, come lo era per Rossi ai tempi. E’ certo però come Marc sia il più forte del suo tempo.