Valentino Rossi sulla M1 2017: "Ci serve più potenza"
Per il 2017 il pesarese chiede più potenza da un motore che, dopo le misure precauzionali prese dopo la rottura del Mugello, non sembra avere più le prestazioni necessarie a contrastare la Honda
Il GP d’Australia di domenica scorsa ha visto un Valentino Rossi protagonista di una rimonta furibonda, interrottasi solo di fronte alla prestazione imperiosa dello straordinario Cal Crutchlow.
Il marchigiano della Yamaha è partito da una disastrosa 15^ piazza sulla griglia di partenza, ma con il passare dei giri è riuscito a recuperare posizioni su posizioni sino a passare sotto la bandiera a scacchi subito dietro all’inglese del team LCR: non è stata però una corsa facile, visto che a detta dello stesso Rossi la sua YZR-M1 soffre di alcune problematiche che la rendono -allo stato attuale- inferiore alla RC213V.
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“Da metà gara in poi la Honda sembra più veloce della Yamaha. Soffriamo perchè perdiamo parecchio grip al posteriore. E’ stato così a Misano ed Aragon, ed è successo di nuovo anche a Phillip Island”. Nella seconda parte della corsa, il 9 volte iridato ha dovuto difendersi anche dall’arrambante Maverick Viñales, suo futuro compagno di team e autore dell’ennesima gara da incorniciare in sella alla Suzuki: “Sono stato fortunato a fare molti sorpassi nei primi dieci giri, perchè alla fine Viñales con la Suzuki girava più veloce di me”.
La Yamaha, insomma, non sembra più la moto quasi perfetta dell’inizio stagione: parola di Valentino. A ben guardare, effettivamente, la striscia positiva che aveva visto la M1 vincere ben 5 gare su 7 nella prima parte di campionato, si è fermata ormai dal GP di Barcellona. Complice il periodo opaco di Jorge Lorenzo, non vediamo una moto di Iwata salire sul gradino più alto del podio da ben 9 Gran Premi: decisamente troppo per quella che è la moto Campionessa del Mondo.
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Ed è proprio questo apparente calo prestazionale della MotoGP dei Tre Diapason che induce Rossi a dare una strigliata al reparto corse di Iwata in vista del prossimo anno: “Abbiamo bisogno di più potenza, a partire da metà corsa la Honda ha qualcosa in più rispetto a noi: da un lato spero che la M1 2017 sia più forte a livello di motore, dall’altra mi auguro che si trovi una soluzione al calo che abbiamo nella seconda parte di gara”.
A questo proposito, nel fine settimana australiano il pluricampione del Mondo di Tavullia aveva confermato che, dopo la rottura patita al Mugello, la Yamaha è intervenuta sul motore riducendone il regime di rotazione, al fine di evitare altri guasti tecnici simili: è probabile che sia stata proprio questa misura precauzionale, presa dagli ingegneri di Iwata, a privare la M1 delle prestazioni che Rossi, giustamente, esige.
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