MotoGP Malesia 2016: la quiete stantìa dei protagonisti tra gomme, asfalto, clima e ritorni
La conferenza stampa tradizionale del giovedi parla dei soliti argomenti. E' l'emblema di un mondiale che, oramai, non ha molto più da chiedere e, evidentemente si punta già al 2017.
Malesia 2015, ultimo round del trittico MotoGP prima del gran finale di Valencia come da tradizione. Ha inizio il round di Sepang che, negli ultimi anni, a voler essere sinceri, è stato un appuntamento in grado di evocare solo brutti ricordi. Dalla tragedia di Marco Simoncelli fino al pessimo esempio dello scorso anno, quando a perdere, tra colpi più o meno proibiti, scene sul podio, scene in direzione gara, fu lo sport. Oggi però tutto questo sembra quasi sopito, anche se, a vedere le interviste sparse dei protagonisti del campionato delle ultime settimane, la cenere cova sempre sotto la brace. E’ una situazione stantia, quasi un occhio del ciclone, sempre pronto a svelarsi, a leggere le parole di Jarvis o di Brivio delle ultime settimane.
Ma tant’è, il grande circus iridato continua nel suo cammino prima di chiudere i battenti e iniziare la stagione 2017 il lunedi di Valencia, dove già si presenteranno ulteriori polemiche visto il deniego a Lorenzo di provare la Ducati – ad eccezione della prima presa di contatto spagnola. Ma tant’è, show must go on ed allora ecco la conferenza stampa di Sepang tutta improntata su temperature, asfalto, gomme e traiettorie. Non c’è altro evidentemente. Ed in effetti, di altro non si parla visto il campionato chiuso già da Motegi.
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A disposizione dei media erano presenti Marc Marquez (Repsol Honda), Valentino Rossi (Movistar Yamaha), Maverick Viñales (Suzuki Ecstar), Cal Crutchlow (LCR Honda), Andrea Dovizioso (Ducati Team) e il compagno di box Andrea Iannone, rientrato qui a Sepang dopo l’incidente di Misano, ed un’attesa lunga un mese.
A cominciare è stato Marquez che torna a parlare del suo errore in Australia: “Un fine settimana difficoltoso, per il clima e per il mio errore. Sono curioso di vedere come sarà questa pista dove sono cambiate molte cose, a cominciare dall’asfalto. Vedremo anche come sarà questo asfalto nuovo, solo scendendo in pista potremo capire come si comporteranno le gomme”.
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Valentino Rossi interviene sulla sua lotta per il secondo posto in campionato con Jorge Lorenzo, e ritorna sulla bella rimonta di Phillip Island:
“Sono ancora molto contento della mia prova australiana frutto di tanto impegno e concentrazione” ha affermato il portacolori Yamaha “Ora siamo qui, su questa pista fantastica con l’unico problema rappresentato dall’alta temperatura. L’unico punto interrogativo sarà il comportamento delle gomme sull’asfalto nuovo, ma staremo concentrati provando a lottare il podio”
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Proprio Davide Brivio, come già accennato, aveva parlato dei problemi che, inevitabilmente, sorgeranno tra Rossi e Vinales. Ed il giovane talento Suzuki, prossimo Yamaha, parla però della bella prestazione di Phillip Island: “Un disastro le qualifiche a Phillip Island, ma poi la gara è stata diversa. Le condizioni climatiche saranno un grande test e in questo dovremo provare a dare il massimo”
La conferenza stampa scorre tranquilla e si giunge a Cal Crutchlow, personaggio si, come sempre negli anni, ma ora anche vincente. Che, a ben vedere, Cal veloce lo è sempre stato, e nel passato ha conquistato anche un titolo Supersport, oltre alle vittorie in SBK. Peccato però che i primi anni in MotoGP abbiano portato poche soddisfazioni. Chi dice che infatti Cal fosse veloce da sempre in realtà sbaglia.
Perchè sì, Cal è sempre stato veloce, ma i risultati sono sempre arrivati con il contagocce. In Tech-3 arrivava dietro Dovizioso, cosi come in Ducati. Poi l’approdo in Honda e finalmente quest’anno l’esplosione. Son dati di fatto. E non c’è nulla di male, perchè si tratta di un semplice periodo di apprendistato che, negli anni, ha portato Cal ad affinarsi. Ora, l’occasione con una moto evoluta. Ed i risultati arrivano.
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Un personaggio si, ma ciò nonostante molto meticoloso nella sua analisi del tracciato: “Il grip della nuova pista come abbiamo visto anche nella prova del WorldSBK è buono ma non si potuta provare tanto. Anche i cambi strutturali non hanno stravolto il vecchio tracciato, ad esempio alla curva 15 il punto di frenata è rimasto uguale”.
Infine il duo Ducati, con Dovizioso che giunge dal buon quarto posto australiano: “Credo che tutti amino questa pista, però la temperatura e le condizioni sono al limite per chiunque. In passato, certo, abbiamo sofferto il poco grip ma nelle stagioni recenti è migliorato. Dopo Aragon abbiamo fatto un piccolo è passo in avanti e siamo vicino al podio, sarà il mio obiettivo qui”.
Chiaro è che l’attesa è per il ritorno di Iannone, non del tutto guarito dalla frattura alla vertebra ma determinato a provare: “Sono contento di tornare nel paddock, i medici mi avevano consigliato un lungo recupero e così ho fatto. Il tracciato di Sepang è molto difficile, sarà un GP in salita per la mia condizione fisica ma proverò a fare il meglio. Domani sarà un grande momento, ritornare in sella, capire le mie condizioni e quello che posso fare”.