Superbike 2016: i numeri di Rea, Sykes e Davies
Il campionato Superbike 2016 è andato in archivio con la vittoria di Rea e della Kawasaki, ma anche con una Ducati irresistibile nel finale di stagione. Analizziamo la stagione con i numeri.
Il mondiale Superbike 2016 è andato in archivio con le gare di Losail, che hanno visto assegnare la corona iridata a Johnny Rea e la sua Kawasaki con una manche di anticipo, a suggello del titolo costruttori che la casa di Akashi aveva già messo in cassaforte in precedenza.
Il round qatariota è stato però anche quello del dominio di Chaz Davies e di una Ducati finalmente competitiva ai massimi livelli, capace di vincere capace di vincere sette delle ultime otto gare disputate. Il mondiale poteva andare diversamente? Aiutiamoci con i numeri.
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Se si divide la stagione in due, ponendo come spartiacque l’appuntamento di Donington, si nota come, dopo il round britannico, la classifica, per i primi tre, fosse la seguente: 1° Rea con 293 p.ti, 2° Sykes con 237 e 3° Davies con 231.
Prendendo poi come riferimento la classifica finale ed andando per sottrazione, si ottengono i punti raccolti dai tre piloti nella seconda parte del campionato, con Rea che ha messo insieme 205 punti, contro i 210 di Sykes ed i 214 di Davies.
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Con 9 punti di differenza tra il nordirlandese della Kawasaki ed il gallese della Ducati (a vantaggio di quest’ultimo), è evidente come il primo abbia, come già avvenuto l’anno scorso, costruito il suo titolo con un inizio di stagione migliore degli avversari, per poi “amministrare” il vantaggio costruito.
I numeri dicono che Rea ha raccolto 50 punti in meno del 2015, Sykes 48 in più e Davies 29 in più. Il gallese della Ducati è anche il pilota con più vittorie di manche, 11 contro le 5 del 2015. Sono stati invece 9, i centri per Rea, che l’anno scorso aveva messo insieme 14 primi posti, mentre Sykes è arrivato 4 volte sul gradino più alto del podio nel 2015 e 5 nel 2016.
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Due ritiri per il campione del mondo quest’anno (Gara-2 a Laguna Seca e Gara-1 al Lausitzring), uno in più della passata stagione, dove il suo unico “0” fu all’ultima gara del campionato, a Losail. Uno stop in entrambe le stagioni per Tom Sykes, mentre Chaz Davies ha dovuto fare i conti, nel 2016, con tre ritiri (Gara-1 di Donington, Gara-1 a Misano e Gara-1 a Laguna Seca), mentre nel 2015 gli zeri erano stati solo due.
Capitolo costruttori. L’anno scorso Kawasaki aveva vinto il mondiale con 599 punti contro i 582 di quest’anno (17 in meno), mentre Ducati ne ha collezionati 517 nel 2016, 47 in più rispetto al 2015, merito anche di un Davide Giugliano un po’ più presente rispetto alla disastrosa stagione passata, dove era stato costretto a saltare ben sedici delle ventisei manche che componevano il calendario.
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Un altro dato interessante arriva dalla somma dei punti dei due alfieri Kawasaki, 943 contro i 947 del 2015. Per la Ducati questo tipo di calcolo non è applicabile per la lunga assenza di Giugliano nella scorsa stagione, a seguito dell’incidente patito a Phillip Island.
Questi numeri consentono di trarre alcune conclusioni. La prima è che Rea è stato un po’ meno incisivo rispetto alla stagione scorsa, ma questo aspetto è stato compensato dai migliori risultati di Sykes, che hanno determinato una sostanziale parità tra l’efficienza della Ninja 2015 e di quella di quest’anno, che ha vinto al suo primo anno di gare.
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La Ducati è invece inequivocabilmente cresciuta, ma Davies ha perso il campionato ancora una volta nel girone di andata, quando la Panigale R non era ancora al livello della ZX-10R. Si è poi ampiamente riscattato nel finale, in particolare nelle ultime quattro gare, collezionando sette vittorie e recuperando ben 55 punti in campionato a Rea. Il pilota della rossa, alla fine della Gara-2 di Losail ha detto che vorrebbe veder iniziare il campionato 2017 domani… anche noi!