Federico Cioni Presidente della Motoczysz

Di omino
Pubblicato il 4 nov 2005
Federico Cioni Presidente della Motoczysz



Uno squaletto all’italiana.
Evidentemente non sono l’unico nel Bel Paese ad essersi innamorato della moto e delle vicende della Motoczysz.
Ma se il mio è un amore puramente platonico e contemplativo, non altrettanto si può dire del colpo di fulmine che in un amen, ha teletrasportato Federico Cioni (nientemeno che il padre del Testastretta e del Desmosedici RR…) dalle paciose nebbie della pianura padana, alla infuocata corte del moto-imprenditore più visionario e determinato di cui si sia avuta notizia, in quel di Portland.
Cosa farà il nostro ennesimo cervello d’esportazione nel desolato Oregon? Semplice: il capo!


E non certo di una squadra di improvissati, ma bensì, sedendo sulla poltrona di Presidente, Cioni si mette a capo di un team di prima scelta, composto da tecnici dal curriculum importantissimo e denso di refenze altisonanti, una su tutte: la NASA.



Secondo The Kneeslider, la mission (ormai parlerà solo così) dell’ingegnere nostrano è rappresentata dalla concretizzazione delle esperienze maturate con quella meraviglia a branchie spalancate che è la C1, troppo sofisisticata per tentare la via della produzione in serie, ma ottima fonte d’ispirazione per buttare sul mercato una nuova 600, pronta ad azzannare tutto quello che trova, dalle coste atlantiche americane, sino in casa dei regnanti della categoria medie, sul versante nipponico dell’Oceano Pacifico.


Certo spiace che uno così abile come Federico Cioni se ne vada a lavorare all’estero, ma, in fondo, chi se frega: sapere che le meravigliose idee del Sig. Czysz e soci possono diventare realtà grazie alla concretezza del nostro Ingegnere, mi riempie d’orgoglio nazionale e di speranza; quella di poter raccontare presto le caratteristiche di uno squalo da comprare nelle concessionarie.
Good luck M. President!

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