Eicma 2016: l'Italia a due ruote nel rapporto dell'Osservatorio Focus2R

Presentato il primo rapporto dell’Osservatorio Focus2R, promosso da Confindustria ANCMA, che offre una fotografia aggiornata su alcuni aspetti della mobilità a due ruote.

Di Rosario Scelsi
Pubblicato il 10 nov 2016
Eicma 2016: l'Italia a due ruote nel rapporto dell'Osservatorio Focus2R

La cornice di Eicma 2016 è stata scelta per offrire all’attenzione del pubblico e degli addetti ai lavori i risultati dell’inchiesta voluta da Confindustria ANCMA, al fine di tracciare un disegno sulle politiche a sostegno della mobilità a due ruote attuate dalle principali amministrazioni locali del nostro Paese.

L’Osservatorio Focus2R ha trovato il supporto di molti Comuni italiani capoluogo di Provincia, che in modo importante hanno risposto al questionario elaborato e somministrato – per conto di Confindustria ANCMA – da Ambiente Italia e Legambiente.

L’80% delle amministrazioni interpellate ha fornito informazioni, consentendo di elaborare un quadro sulle azioni a favore della mobilità di biciclette e motocicli implementate nel corso dell’ultimo anno. Mai prima d’oggi, era stata eseguita una lettura del genere nel Belpaese. I dati emersi sono interessanti, perché consentono di percepire quadri e dinamiche, in funzione di eventuali iniziative da attuare in futuro.

Nell’inchiesta è emerso che il 63% delle città partecipanti consente il libero accesso di ciclomotori e motocicli all’interno delle ZTL. Questo dato, importante sul piano delle cifre ma con ampio spazio per ulteriori incrementi, fa capire come gli esecutivi municipali percepiscono questo tipo di mobilità come una strada da percorrere per ridurre il traffico e l’inquinamento.

Scorrendo le cifre spicca come solo l’8% delle amministrazioni che hanno supportato l’inchiesta consentano la circolazione delle moto nelle corsie riservate ai mezzi pubblici, percentuale che sale al 38% nel caso delle biciclette. In diverse capitali europee si fa meglio su questo fronte, partendo dal presupposto che separare i veicoli a due ruote dal traffico ordinario può avere implicazioni positive sulla sicurezza di marcia.

Come sappiamo bene, per esperienza personale, uno dei problemi urbani più avvertiti dai protagonisti della mobilità, è la mancanza di parcheggi. La questione non dispensa gli utilizzatori dei mezzi a due ruote, che in più di un terzo delle città interpellate trovano dedicati a ciclomotori e motocicli meno del 10% degli stalli complessivamente disponibili nel territorio comunale.

Il 60% dei Comuni interpellati offre un servizio di sharing delle biciclette (con una media di 220 biciclette e 3.300 abbonati per città), mentre la condivisione di motocicli è stata attivata solo in quattro città, per evidenti complicazioni logistiche ed organizzative. Fra le note positive sul fronte delle misure di sicurezza si segnala il fatto che una città su tre dichiara di avere istallato – o di avere in programma di farlo – protezioni progettate appositamente per i motociclisti.

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