MotoGP Valencia: Marquez, Rossi, Lorenzo, l’ultima sfida 2016. Occhio agli outsider!
Domenica si chiude il mondiale 2016 fra conferme e rivincite
MotoGP Valencia 2016– Durante il prossimo inverno con la MotoGP in letargo ci resterà il ricordo di chi ha vinto il titolo mondiale e anche di chi ha vinto l’ultima gara, quella di Valencia, che domenica prossima chiude la stagione 2016, in chiaroscuro per i discussi e discutibili nuovi regolamenti con gomme Michelin e centralina unica per tutti. Le classifiche sono tutte chiuse (eccetto la lotta per il titolo costruttori e squadra) ma il GP spagnolo desta interesse intanto sul piano statistico perché può – teoricamente – portare sul gradino più alto del podio il vincitore stagionale numero dieci, dopo che per la prima volta nella storia della classe regina già ben nove piloti hanno vinto almeno un Gran Premio: per la precisione 3 volte Lorenzo, 5 Marquez, 2 Rossi, 1 Miller, 1 Iannone, 2 Crutchlow, 1 Vinales, 1 Pedrosa, 1 Dovizioso.
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L’interesse vero è però un altro e riguarda ancora una volta la sfida diretta dei “3 Moschettieri” l’un contro l’altro armati: Marquez, Rossi, Lorenzo, i tre principali protagonisti della MotoGP 2016. Non fa male ricordare i risultati delle ultime tre edizioni del GP di Valencia. 2015 (con gli arcinoti strascichi polemici): 1° Lorenzo, 2° Marquez (+0.263), 3° Pedrosa (+0.654), 4° Rossi (+19.789); 2014: 1° Marquez, 2° Rossi (+3.516), 3° Pedrosa (+14); 2013: 1° Lorenzo, 2° Pedrosa (+3.934), 3° Marquez (+7.357), 4° Rossi (+10.579). Ricordiamo anche la vittoria di Pedrosa nel 2012. Come si vede i grandi protagonisti degli ultimi tre anni sono sempre stati gli stessi, anzi, a dominare è stato il “poker d’assi”, anche con Pedrosa a fare da buona compagnia agli attuali tre “big”.
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Ognuno di questi tre (Pedrosa rientra ma non certo nella condizione fisica ottimale) vuole chiudere l’anno con una sonora vittoria dal valore di una rivincita per qualcuno e di una conferma per qualche altro. Iniziamo da Marquez, dall’alto del suo nuovo titolo iridato (il quinto a soli 23 anni!) conquistato in largo anticipo, potrebbe tirare i remi in barca. Invece no perché … “obbligato” a recuperare le gaffe dei due ultimi round con i due capitomboli fuori … programma riportando il fenomeno spagnolo nella schiera dei “cascadeur”. Solo una vittoria a Valencia toglie a Marc, alla Honda e ai loro tifosi l’amaro in bocca ridando a tutti il sorriso più smagliante, l’ultimo trionfo 2016 quale degno e splendente epilogo per il campione del Mondo.
Passiamo a Rossi, ancora vice campione del Mondo, insoddisfatto per dover ancora rinviare alla successiva stagione l’assalto al suo titolo numero dieci ma al contempo gongolante per una annata coi fiocchi, davvero di alto profilo, e per aver messo dietro il mai amato compagno di squadra maiorchino. Valentino, pur con qualche sbavatura, ha corso in gran spolvero, in assoluto una delle sue migliori stagioni agonistiche: è quanto meno ingeneroso affibbiargli l’appellativo di “eterno secondo” dopo 9 titoli mondiali vinti e una infinità di primi posti in gara. Non è questa la pista fra le più amate dall’asso pesarese ma poi, si sa, Valentino è capace di tutto e qui sta uno dei motivi, se non il leitmotiv, che riempirà gli spalti del grande autodromo spagnolo e terrà alto l’audience televisivo, specie in Italia.
Veniamo a Lorenzo, partito alla grande ma poi calato, spesso inspiegabilmente, con la luna storta, ancora col rospo in gola per aver perso la sfida interna con Valentino, adesso impegnato a difendere il suo terzo posto in classifica generale, affamato di riscatto dopo tante gare tutt’altro che esaltanti. Per Jorge è un appuntamento “speciale”, sia sul piano agonistico che su quello umano, l’ultima corsa su una moto della Casa dei tre diapason, dopo nove anni in Yamaha, una partnership importante e non priva di soddisfazioni sia per il Team che per il pilota, proiettato nell’ attesissima avventura con Ducati.
E gli outsider? Pronti per il colpaccio finale. Innanzi tutto quel binomio italiano Dovizioso-Ducati gran trionfatore inatteso quanto gradito nell’ultimo GP, quello di Sepang in Malesia, dove una caduta ha costretto al forfait il rientrante Iannone, l’altro pilota ufficiale delle Rosse protagonista di una prima parte di corsa esaltante. A Valencia, dopo gli straordinari successi di Assen (con Iannone) e di Sepang (con l’Andrea romagnolo), la Ducati cerca il tris per chiudere il 2016 che così avrebbe il sapore di una annata da incorniciare, una gran spinta per il 2017.
In cerca di gloria, (oltre al già citato Iannone a sua volta all’ultimo impegno agonistico con Ducati prima di passare in Suzuki) anche il gettonatissimo Vinales, pure lui al cambio moto – da Suzuki a Yamaha nel Team factory con Rossi – deciso a concedere a Valencia il bis di Silverstone. Da tener d’occhio pure Crutchlow, specie se Giove Pluvio sa che si corre in Spagna l’ultimo GP e si piazza proprio da quelle parti. Insomma, una gara da non perdere. Poi, da martedì, il via alle danze per il futuro tutto da scoprire, con l’attesissimo primo test in proiezione 2017, con le moto nuove e i nuovi abbinamenti. Ma questa è un’altra storia che riprenderemo.