MotoGP, pole “capolavoro” di Lorenzo. Marquez e Rossi pronti a sfidare il maiorchino per la vittoria dell’orgoglio

Qualifiche-show dei "tre Moschettieri". Maiorchino superbo

Di Massimo Falcioni
Pubblicato il 12 nov 2016
MotoGP, pole “capolavoro” di Lorenzo. Marquez e Rossi pronti a sfidare il maiorchino per la vittoria dell’orgoglio

A scorrere la classifica delle qualifiche MotoGP con Lorenzo, Marquez, Rossi allineati in prima fila pare un film già visto, quasi un banale e scontato replay.

Ma osservandoli con attenzione girare si capisce la qualità tecnica e la determinazione agonistica di un assalto al cronometro che solamente veri e propri fenomeni quali sono i “Tre moschettieri” in prima fila possono fare.

E, soprattutto, soffermandosi sui tempi, si comprende appieno il valore assoluto di tali exploit, in particolare quello stratosferico di Jorge Lorenzo (1’29.401 da bomba H dopo aver alzato l’asticella pochi minuti prima sul tetto dell’1’29.613!), record dei record, un capolavoro da incorniciare gridando: “Urrà!”: 65esima pole in carriera, come Marquez!

Una danza, quella di Jorge, quasi fuori dal tempo e dallo spazio, senza una sbavatura, per palati fini, da fiato sospeso, una goduria inestimabile, un esempio del motociclismo raffinato che ci piace, a dimostrazione che quando il maiorchino è in giornata, non ce n’è per nessuno.

Così Jorge saluta con la ciliegina sui tre diapason il suo ultimo sabato in Yamaha, con la quarta superba pole stagionale (dopo Losail, Le Mans, Misano), aspettando l’ultima corsa, domani, in cerca di quella vittoria che lo ripagherebbe delle non poche delusioni subite nel finale 2016.

[img src=”https://media.motoblog.it/4/475/motogp-2016-qualifiche-valencia-4.jpg” alt=”Yamaha Team’s Spanish rider Jorge Lorenzo rides during the Moto GP fourth Free practice session ahead of the Motul Comunidad Valenciana Grand Prix at the Ricardo Tormo racetrack in Cheste, on November 12, 2016. / AFP / JOSE JORDAN (Photo credit should read JOSE JORDAN/AFP/Getty Images)” size=”large” id=”824203″]

Con un Lorenzo così, che potevano fare oggi Marquez e Rossi se non gli … “scudieri” di gran lusso sì, ma dietro, a chiudere nel miglior modo la cerniera della prima fila? Entrambi, sia lo spagnolo della Honda, sia il pesarese della Yamaha, hanno inventato l’inventabile per surclassare il maiorchino. Fatica inutile per entrambi, con un gap ragguardevole, specie per Valentino (+0.727) ma anche per il già iridato Marc (+0.340), per altro in precedenza a terra per l’ennesima volta.

Corsa chiusa in partenza? Mai dire mai, con questi tre in pista. In palio non c’è il titolo, né la corsa per il vice iridato. Ma forse c’è di più, tentare l’ultima vittoria che sazia l’orgoglio: per Marquez una conferma e per gli altri due una rivincita. Vedremo.

In questo quadro che divide gli alieni dai terrestri, agli altri non è rimasto oggi che il ruolo del comprimario con Dovizioso-Ducati che resiste quinto (+0.937) dietro a Vinales-Suzuki (+0.875), e davanti a P. Espargaro (+0.991).

Poi, primo della terza fila, Iannone settimo tempo ma oltre il secondo (+1.019) capace di mettersi dietro il rientrante ammirevole Pedrosa (+1.172), A. Espargarò (+1.484) e Smith (+1.548) che chiude la top ten davanti a Crutchlow, frenato da una scivolata finale e a Petrucci.

Sette piloti in un secondo (in Moto3, 27 piloti in un secondo!), poi il quasi abisso che si materializzerà domani con forti distacchi in gara. Un benvenuto alla Ktm, al suo primo giorno di scuola, 20° tempo, settima fila.

Una corsa, quella di domani, da gustarsi con passione, centellinandola come un brandy d’annata.

[img src=”https://media.motoblog.it/d/d4b/motogp-valencia-day-2-2016-22.jpg” alt=”Yamaha Team’s Italian rider Valentino Rossi (L) and Repsol Honda’s Spanish rider Marc Marquez ride during the Moto GP third Free practice session ahead of the Motul Comunidad Valenciana Grand Prix at the Ricardo Tormo racetrack in Cheste, on November 12, 2016. / AFP / JOSE JORDAN (Photo credit should read JOSE JORDAN/AFP/Getty Images)” size=”large” id=”824085″]

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