Moto3, sberla finale di Binder “alieno” davanti al rookie Mir! Migno (a podio), Bastianini, Di Giannantonio super!

Grande rimonta e trionfo finale per il neo campione del Mondo della classe cadetta. Bastianini vice iridato. Migno a

Di Massimo Falcioni
Pubblicato il 13 nov 2016
Moto3, sberla finale di Binder “alieno” davanti al rookie Mir! Migno (a podio), Bastianini, Di Giannantonio super!

La classe “cadetta” chiude a Valencia la stagione 2016 come l’aveva aperta a Losail, avvincente e spettacolare sul piano agonistico, superba e raffinita sul piano tecnico.

Poi ci sarà modo e tempo per analizzarne sbavature e limiti, ma indubbiamente il 2016 è l’anno della consacrazione della Moto3: con un degno campione del Mondo qual è il “senior” Bradd Binder oggi davvero capace di rendere onore alla sua fresca prima corona iridata con una rimonta (da 22° a promo!) da incorniciare, con giovanissimi piloti e addirittura rookie – in primis italiani – spavaldamente alla ribalta, con moto di 4 Marche diverse altamente competitive e in forte evoluzione e distribuite fra Team di alto livello.

Quindi nell’ultimo round stagionale di Valencia più che una temuta parade “inutile” si è vista una battaglia alla baionetta “a grupponi”, come fosse la prima gara dell’anno e non l’ultima. Proprio nella tana del… lupo degli spagnoli ci si aspettava l’acuto di un pilota italiano.

Addirittura a metà gara, e per parecchie tornate, un tris di indiavolatissimi italiani (il vessillifero dello Sky VR46 Team-Ktm Migno e i fratelli “siamesi” del Team di Fauso Gresini-Honda Bastianini e Di Giannantonio) sembrava dettar legge decisi a “mangiarsi” tutto il podio.

Ma nelle concitatissime fasi di una battaglia senza quartiere, dopo sorpassi e controsorpassi al cardiopalma, alla fine sotto la bandiera a scacchi transitava (anzi, volava!..) Brad Binder, autore di una corsa-capolavoro, dove il mix di strategia-classe-determinazione (oltre alla sua Ktm super) ha fatto la differenza in un volatone finale con Mir secondo e Migno terzo davanti a Bastianini, vice iridato, e a Di Giannantonio e a Guevara tutti e sei dentro il fazzoletto rovente di una manciata di millesimi. Che corsa, ragazzi!

Al limite della beffa, per i nostri tre folletti. Ma onore al più forte (Binder), al suo degno rivale (Mir, rookie dell’anno!). E onore anche ai nostri combattenti, pur con l’amaro in bocca per il colpaccio … mancato. Dopo Migno, Bastiani, Di Giannantonio per i nostri giovani leoni c’è il deserto, nessun altro nella top ten, dopo le iniziali sfuriate di Lorenzo Dalla Porta, poi ko per caduta, e l’attesa (invano…) per rivedere il ritorno fra i primi di Nicolò Bulega che, come si sa, la penalizzazione subita ieri dal 4° al 16° posto in griglia, gli ha tolto le .. ali, fuori dalla zona punti.

Tant’è. Anche Canet, poleman, subito fuori per problemi tecnici, costretto alla partenza bis dalla pit lane, così come out Bagnaia travolto dalla caduta di Rodrigo. Ad maiora.

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