SBK 2017: prima giornata di test ad Aragon

Al Motorland Aragon è ufficialmente iniziata la stagione Superbike 2017 con la prima giornata di test. In pista Kawasaki, Ducati, Honda e Yamaha. Grande attesa per il debutto di Melandri.

Di Gianluca Salina
Pubblicato il 17 nov 2016
SBK 2017: prima giornata di test ad Aragon

Dopo i festeggiamenti dell’ultima gara in Qatar e la passerella di EICMA che ha visto protagonisti molti piloti impegnati nel campionato Superbike, le derivate di serie si proiettano nel 2017 con le prime due giornate di test della nuova stagione, che si stanno svolgendo sul circuito di Aragon.

Sul tracciato del Motorland si sono attese le 11 del mattino, causa temperature non proprio estive, per scendere in pista. Hanno girato quattro tra i più importanti team che parteciperanno al mondiale 2017, a cominciare dal KRT che, con Rea, Sykes e la Ninja ZX-10R, ha monopolizzato le prime due posizioni della classifica del campionato conclusosi da poco, oltre a conquistare il titolo marche.

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Insieme agli alfieri Kawasaki oggi in pista anche Chaz Davies ed il suo nuovo compagno di squadra, il rientrante Marco Melandri, che è salito sulla Ducati Panigale R per la prima volta in forma ufficiale. Novità anche per Honda, con Nicky Hayden affiancato da Stefan Bradl, reduce dalla gara di MotoGP di domenica scorsa, in sella alla CBR 1000 RR.

Aragon è stato oggi anche il primo metro di paragone per il Pata Yamaha Racing Team, che per il campionato 2017 schiererà, sulla YZF R1MAlex Lowes ed il debuttante (almeno per la marca dei tre diapason) Michael Van del Mark, proveniente dal Team Honda.

Molti gli spunti di interesse, a cominciare dal confronto tra quelle che sulla carta sono le moto che si dovrebbero contendere il mondiale, Ducati e Kawasaki. Per entrambe la stagione 2017 sarà all’insegna della continuità, con la Panigale R che sarà in pista probabilmente per il suo ultimo anno, dal momento che è in arrivo la attesa V4.

Per la verdona, dopo il cambio di moto tra la ZX-10R 2015 e la 2016, c’è stato un lavoro di affinamento di molte componenti che è sfociato in una base stradale ancora più estrema, la ZX-10RR presentata prima ad Intermot e poi ad EICMA, da cui derivare le versioni SuperStock e WSBK.

Stesso discorso vale anche per la Yamaha R1M, che è attesa alla consacrazione dopo aver in parte colmato il gap rispetto alle prime due della classe in alcune delle ultime gare del 2016, mentre il team Honda ha portato in Spagna la CBR 1000 RR “vecchia” e non la SP2 recentemente presentata nei recenti saloni di Colonia e Milano.

La giornata odierna non è stata felicissima, per Johnny Rea, che ha percorso solamente 32 giri. Problemi tecnici hanno limitato l’attività in pista del campione del mondo su un tracciato dove ha vinto una sola volta. Per lui lavoro concentrato su motore, telaio e sospensioni.

Il suo compagno di squadra Sykes ha invece messo a referto 61 giri, concentrandosi sul comparto freni, che gli ha procurato più di qualche grattacapo nel corso del 2016, sulla ricerca della stabilità, e  su alcuni aggiornamenti di motore e di telaio della ZX-10RR.

Giornata di apprendistato, per Van der Mark. Il pilota olandese ha svolto un lavoro mirato a conoscere la moto, in vista dei successivi test che si svolgeranno la prossima settimana a Jerez. L’ex-pilota Honda ha completato 70 giri. Il team-mate Alex Lowes ha invece provato un nuovo forcellone posteriore, modifiche di elettronica e di setup del telaio, portando a termine 66 giri.

Primo giorno di scuola, in Superbike, anche per Stefan Bradl. Il neo-acquisto del team Honda ha preso contatto con la CBR 1000 RR 2016, iniziando a rapportarsi con la propria squadra circa i feedback di guida ricevuti. Alle 15 ha avuto un problema tecnico che lo ha fermato per un po’ di tempo, ma ha comunque messo insieme 60 giri nel corso della giornata. Nell’altra metà del box dell’ala dorata, Nicky Hayden, autore di ben 79 giri, sempre con la moto 2016, si è concentrato su telaio, sospensioni ed elettronica.

Doppio lavoro, per Chaz Davies, nel box Ducati, alle prese con una comparazione tra Panigale R 2016 e 2017, sul setup del telaio e sull’aerodinamica, ma l’attenzione era tutta per Marco Melandri, al ritorno ufficiale nelle competizioni. Uscito presto in pista nonostante le basse temperature, il ravennate ha focalizzato il suo lavoro sulle sospensioni Ohlins, sull’elettronica, i freni ed il sistema anti-impennamento della 1199. Per lui 57 giri a referto, interrotti da un problema tecnico che lo ha costretto a chiudere la giornata con circa un’ora di anticipo.

Oggi i piloti saranno di nuovo in pista, verosimilmente a partire dalla fine della mattinata.

 

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