Marc Marquez: "I miei rivali del 2017? Rossi e Vinales"

Si tratta di un paesino chiamato Lleida, e ha un campo da cross ed una pista da dirt track. Marc Marquez lo ha eletto come sua seconda casa. E qui ha parlato della sua annata e del futuro

Di Flavio Atzori
Pubblicato il 1 dic 2016
Marc Marquez:

Si tratta di un paesino, uno di quelli che a nord di Barcellona vive di un clima più arido, duro, montuoso. E’ a 180 km a nord ovest di Barcellona, ha un nome, si chiama Lleida, e ha un campo da cross ed una pista da dirt track. Si, non si tratta probabilmente del posto più accogliente al mondo come attrazioni e divertimenti. Eppure, per un motivo molto semplice, Lleida è divenuto uno dei centri nevralgici, fondamentali del motociclismo mondiale.

Il motivo? Semplice. Ci troviamo in quella che Marc Marquez ha eletto come sua seconda casa. L’indizio del dirt track era voluto, ed in effetti è proprio qui che il campione del mondo si allena.

In questi giorni ha partecipato ad un evento, lo “Junior Motor Camp” che vede protagonisti, oltre al campione in carica, anche tutta una serie di giovanissimi sognatori. Piccole promesse che vorrebbero diventare i Marquez di domani.

“Arrivano centinaia di video di bambini che vorrebbero partecipare all’evento. Io ne scelgo personalmente una ventina. Bisogna purtroppo fare una scelta”. L’unico italiano si chiama Gabriele Valentino e viene da Nola.

L’occasione, per i colleghi di SKY Sport, ha portato a realizzare una lunga intervista: “Nei test pre-season eravamo in crisi più di quello che sembrava, per questo motivo la vittoria nel mondiale è un vero e proprio miracolo.” ha raccontato Marquez

Come sono andati gli ultimi test?
“Anche quest’anno non siamo partiti bene nei test perché mi aspettavo un motore più potente, ma facendo un paragone direi molto meglio dello scorso anno. Per il telaio invece non ho problemi, ho già deciso che utilizzerò quello del 2015”.

Quando è stato il momento fondamentale dell’anno?
La chiave della stagione è stata a metà campionato quando Rossi e Lorenzo hanno perso punti per strada ed io ne ho guadagnati. Ho capito che dovevo ragionare, ma un campione deve anche rischiare. Così non è facile correre con questo tipo di approccio anche se redditizio. La stretta di mano con Rossi nel GP di Catalogna non ha cambiato i rapporti, ma era importante provare ad essere più sereni nel momento più delicato quando abbiamo perso Salom”.

Un’ultima battuta sui rivali del 2017
I miei avversari per il mondiale? Direi Rossi e Viñales mentre Lorenzo può vincere qualche gara magari anche in Qatar.”

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