Dakar 2017, Botturi: "So di poter fare bene"
La punta di diamante del contingente italiano alla Dakar sarà di nuovo il possente ex-rugbista bresciano, al 2° anno da pilota ufficiale Yamaha.
Manca solo qualche settimana alla già attesissima Dakar 2017 – in programma dal 2 al 14 gennaio tra Paraguay, Bolivia e Argentina – e Alessandro Botturi è pronto ancora una volta a dire la sua nel più importante rally-raid del mondo.
In qualità di unico italiano a prendere il via da “ufficiale“, con il Yamalube Yamaha Rally Team, il 41enne ex-rugbista bresciano sarà ancora una volta il pilota azzurro su cui convergono le maggiori speranze per un buon risultato, specie dopo gli esiti poco soddisfacenti delle ultime due edizioni.
Dopo i grandi successi nell’enduro, Botturi ha iniziato la sua carriera alla Dakar nel 2012 impressionando tutti con un 8° posto assoluto e la palma di miglior debuttante. A questo ottimo risultato sono però seguiti i 3 ritiri per problemi tecnici, due con Husqvarna (nel 2014 dopo sole due tappe) e uno l’anno scorso con Yamaha.
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In questi giorni Botturi è a Merzouga, in Marocco, dove sta ultimando la sua preparazione insieme ai compagni di squadra Helder Rodrigues, Adrien Van Beveren e Rodney Faggotter. L’italiano ha così fatto il punto della situazione in vista dell’ormai vicina partenza della Dakar da Asuncion:
“Mi sto allenando molto fisicamente, ma anche a livello di testa. Si tratta di mettere a fuoco l’obiettivo e raggiungerlo nonostante la fatica, la stanchezza e gli eventuali problemi. In Italia mi alleno in bici, in moto e in palestra, ma questi giorni trascorsi nel deserto sono importantissimi: sono più di un allenamento, ritrovi lo spirito della corsa e ti confronti con i compagni di squadra”.
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“Sarà un percorso impegnativo, sia per le cinque tappe in altitudine in Bolivia che per le condizioni meteo estreme che andremo ad affrontare. Mi aspetto tappe più navigate e meno sprint. Marc Coma ha promesso un ritorno alle origini, con diverse speciali da 500 km. Anche il nuovo WPC (Way Point Control) dovrebbe consentire all’organizzazione di verificare se un pilota sta veramente seguendo il roadbook. La navigazione è uno dei miei punti forti, per cui mi sento pronto per questa nuova sfida”.
“Conto di fare una gara intelligente. La Dakar è una corsa lunga e punto a finire ogni giorno regolarmente nei primi 10. La costanza paga e so di poter fare un buon risultato”.
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L’arma con coi Botturi darà l’assalto alla prossima Dakar è la nuova Yamaha WR450F Rally 2017, presentata ufficialmente al recente Salone EICMA di Milano, in realtà un upgrade della moto dello scorso anno ma ulteriormente affinata a livello di motore e ciclistica per guadagnare in affidabilità, forse uno dei suoi punti deboli nella massacrante edizione dello scorso anno.
Botturi – il cui contratto con Yamaha è in scadenza – si è detto certamente ottimista sulle potenzialità del suo mezzo meccanico:
“La base è la moto dell’anno scorso, ma tutto il pacchetto è stato migliorato. Gli ingegneri hanno lavorato molto a livello di telaio. La moto è ben bilanciata e anche l’erogazione del motore è più dolce. Come abbiamo visto allo scorso Rally del Marocco, la moto è competitiva e possiamo fare bene”.
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Botturi punta ad un buon piazzamento alla Dakar, il migliore possibile in una gara sempre ricca di colpi di scena. La sua strategia, ad ogni modo potrebbe cambiare in corso d’opera:
“Faggotter parte come portatore d’acqua di Helder Rodrigues, mentre io e Adrien van Beveren faremo la nostra gara. Poi in base alla classifica, vedremo di sostenerci. Il nostro motto è ‘uno per tutti, tutti per uno!’. Toby Price parte come favorito, ma il livello si alza ogni anno e sono una quindicina i top riders che possono fare bene. Insieme all’australiano e Barreda, vedo molto bene anche Sunderland, Goncalves, Quintanilla e Benavides, ma ci siamo anche io, Helder e Van Beveren”.
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