I trucchi per la staccata perfetta
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Dopo i segreti del controllo in piega e quelli del “mestiere“, con ancora in testa le pazzesche staccate di Valentino nel Gran Premo del Catalunya di settimana scorsa è arrivato il momento di proseguire la nostra serie con i trucchi di pilotaggio scoprendo come frenano questi geni delle due ruote.
Nel seguito alcuni piloti spiegano il loro modo di frenare e poi troverete il video della “Staccata!”
Checa: “Freno sempre con due dita. Oggi ho cambiato un po’ il mio stile perchèp con la mia Yamaha come sono abituato non è redditizio (nel 2002, anno di questo articolo, Checa correva per questa marca), ma ad essere sinceri non mi piace: infatti il modo migliore con questa moto è quello di frenare con la motocicletta dritta. Ma in realtà a me piace frenare fino a molto dentro la curva e mantenere la sospensione compressa mentre inserisco la motocicletta, e continuare a frenare anche quando sono inclinato.
In quel modo poi mollo i freni ed apro immediatamente il gas. Perchè con gli enormi pneumatici che portiamo, ogni istante che sei appoggiato sul fianco perdi tempo, per quello che è fondamentale dare gas subito. Solo così si è veramente veloci.”
McCoy: “Nel mio caso per la frenata ricorro molto al mio “feeling” personale con la moto. Uso due dita e freno veramente cattivo solo nel momento in cui passo il riferimento della frenata. Dove ho imparto a frenare è nel motocross. Una volta feci un test di frenata, frenando prima solo col freno posteriore e dopo facendolo solo con l’anteriore per capire le reazioni. La cosa più efficace è utilizzare entrambi e non abusare mai del freno anteriore. In quanto a mettere la moto di traverso nelle curve mentre freno, la verità è che lo faccio essenzialmente per divertimento.”
Roberts: “Abitualmente utilizzo un solo dito, benché qualche volta anche due o tre. Ho l’abitudine di tenere sempre un dito sulla leva per essere pronto in caso di un’emergenza. Coi dischi di carbonio non devi stringere forte. Il limite sta molto più nella parte posteriore della motocicletta che tende ad alzarsi e nell’avere la massima sensibilità verso il grip dell’asfalto. La cosa più complicata con le nuove 4T è il tremendo freno motore che hanno. Con la nostra attuale frizione devi giocare sempre un po’ con il gas, con il risultato che non possiamo essere tanto regolari nelle frenate. Ma nonostante questo, a volte ricorro al freno posteriore, ma lo faccio più che altro per controllare la gomma posteriore più che per perdere velocità.”
Rossi: “Io utilizzo tre dita. Quando arrivai dalla 125cc ero molto aggressivo, ma con le motociclette grandi frenare forte destabilizza molto bruscamente l’assetto della moto. Ho così incominciato allora a frenare inzialmente più dolce ed a stringere la leva al massimo una volta stabilizzato l’assetto. Io poi sono uno di quelli che utilizza un po’ il freno posteriore, ma lo faccio più in mezzo alla curva ed anche per controllare le perdite di aderenza in accellerazione; per frenare essenzialmente uso il freno anteriore. Con la 4T il freno motore è un fattore nuovo, che fa parte della frenata. Ma derapare con la ruota posteriore frenando non aiuta in niente; è essenzialmente un po’ di show. Sì, in alcuni curve aiuta a girare meglio, ma alla fine è più complicato di una frenata normale.”
E come da tradizione chiudiamo i consigli di guida con un bel video, questa volta dell’indimenticabile Kevin Schwantz in una staccata incredibile contro Wayne Raney nel Gran Rremio di Hockenheim del 1991: da antologia!
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