Moto2: motori Triumph per tutti dal 2018?
Oltre Manica ne sono sicuri: la casa britannica si appresta a sostituire Honda come fornitore unico dei propulsori per la Middle Class.
Diversi siti britannici, BikeSportNews.com in primis, hanno riportato nelle ultime ore l’indiscrezione secondo cui la britannica Triumph si appresterebbe a sostituire Honda nel ruolo di fornitore unico dei motori per la classe Moto2 del Motomondiale.
Il propulsore che andrebbe a sostituire il 4-in-linea da 600 cc della CBR600RR su tutte le moto della Middle Class sarebbe un nuovissimo tricilindrico da 750 cc, probabilmente strettamente imparentato con quello che dovrebbe essere svelato la prossima settimana con il lancio della nuova Street Triple.
Con la Honda CBR600RR destinata ad estinguersi presto – vittima del crollo nelle vendite che ha colpito tutto il segmento delle ‘medie sportive’ e del mancato aggiornamento del suo propulsore alla normativa Euro4 – il colosso giapponese avrebbe rinunciato a portare avanti lo sviluppo del suo motore, e questo avrebbe spinto FIM e Dorna a valutare altre opzioni.
[img src=”https://media.motoblog.it/3/33d/moto2-2016.jpg” alt=”NORTHAMPTON, ENGLAND – SEPTEMBER 04: The Moto2 riders start from the grid during the Moto2 race during the MotoGp Of Great Britain – Race at Silverstone Circuit on September 4, 2016 in Northampton, England. (Photo by Mirco Lazzari gp/Getty Images)” size=”large” id=”803955″]
Al momento c’è incertezza sulle tempistiche dell’eventuale approdo dei motori Triumph in Moto2: Honda ha siglato un accordo per assicurare la fornitura fino alla stagione 2018 compresa, ma il propulsore Triumph potrebbe fare la sua comparsa in gara già in quella stagione per prepararsi a diventare l’unica opzione dal 2019. Honda comunque sarebbe più che disponibile a “cedere il passo” già il prossimo anno.
Se l’affare dovesse andare in porto, si tratterebbe certamente di un “bel colpo” per Triumph, marchio assente da tempo immemore dal Motomondiale che si ritroverebbe così associato a una realtà di alto profilo tecnologico come la Moto2, con ovvi benefici per l’immagine ‘sportiva’ del marchio (che ultimamente è sembrato più concentrato su modelli dallo stile classico-retrò piuttosto che sul realizzare un’erede per la Daytona 675).
La fornitura dei motori alla Moto2 comporterebbe la realizzazione di un numero relativamente contenuto di unità, sicuramente alla portata di un costruttore di media grandezza come Triumph. Ora non ci resta che attendere l’ufficialità, anche sa da più parti l’accordo è dato come già formalmente definito.
[img src=”https://media.motoblog.it/4/4fd/moto2-2016.jpg” alt=”Garage Plus Interwetten’s Swiss rider Thomas Luthi (C, No12) leads the pack entering the second lap of the Moto2 race at the Japanese Grand Prix in the Twin Ring Motegi circuit in Motegi on October 16, 2016. / AFP / TOSHIFUMI KITAMURA (Photo credit should read TOSHIFUMI KITAMURA/AFP/Getty Images)” size=”large” id=”833471″]