Polaris spiega i motivi della chiusura di Victory

Grant Bester, general manager Emea di Polaris ritorna sulla sofferta decisione di chiudere la Victory Motorcycles e sulle voci di una possibile Indian elettrica.

Di Umberto Schiavella
Pubblicato il 19 gen 2017
Polaris spiega i motivi della chiusura di Victory

La recente decisione della Polaris Industries di cessare per sempre la produzione della Victory Motorcycles ha spiazzato un po’ tutti, appassionati e non, tanto che ora l’attenzione si è spostata su quelle che saranno le prossime scelte aziendali del brand americano.

Grant Bester, General Manager On-Road Products EMEA di Polaris, in un’intervista pubblicata da motofire, prova a fare un po’ di chiarezza confermando come questa scelta sia stata molto sofferta. Il marchio Victory è sempre stato importante per l’azienda americana, 18 anni di esperienza fondamentale che ha permesso a Polaris di entrare nel mercato delle due ruote e, successivamente, di acquisire nel 2011 la Indian Motorcycle.

Per Grant Bester fare fuori la Victory significa essere più competitivi sul mercato, soprattutto quello europeo dove la concorrenza è molto forte e dove i due brand, Indian e Victory, faticano a trovare una loro collocazione, soprattutto in termini economici. Una sorta di conflitto di interessi spuntato dalla casa di Springfield di cui, forse, già si erano potuti intuire i primi presagi, sia con l’uscita della Victory Octane, derivata, per così dire, dalla Indian Scout, sia dalla chiusura del Victory Racing Team e la fine dell’esperienza nel mondo delle corse sportive con il cosiddetto Project 156. Un’esperienza forse messa in ombra proprio dalla Indian, grazie all’enorme successo riscosso nel mondo delle gare Flat Track dove l’eredità e la tradizione delle moto dello storico marchio americano sono molto forti.

Riguardo alle possibili voci relative alla possibilità di vedere quanto prima una Indian elettrica, il general manager di Polaris non si sbilancia molto pur riconoscendo i grandi passi in avanti fatti dall’azienda americana nello sviluppo di propulsori alternativi grazie alla recente acquisizione della Brammo Inc e confermando che il marchio Indian, grazie alla sua versatilità e ai suoi numerosi modelli potrebbe ospitare, un giorno, una gamma basata su motori elettrici.

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