Intervista esclusiva a Simone Corsi

Di Gianni C.
Pubblicato il 22 giu 2007
Intervista esclusiva a Simone Corsi

Abbiamo avuto il piacere di incontrare pochi giorni fa Simone Corsi, pilota di punta del team Skilled Fontana Racing. Il ventenne romano ha cominciato nel migliore dei modi il Campionato del Mondo classe 125 ottenendo una vittoria ad Istanbul ed un podio nel GP d’Italia oltre ad importanti piazzamenti in altre 4 gare.
Simone si presenta a noi sorridente, cortese e subito disponibilissimo. Cominciamo l’intervista parlando di due ruote ma arrivando a trattare dei temi più disparati.

D: Ciao Simone, partiamo subito con una domanda diretta: soddisfatto dei risultati che stai ottenendo in questa stagione?
R: “Si sono molto soddisfatto, quest’anno siamo davvero partiti col piede giusto. Ho ottenuto una splendida vittoria in Turchia ed un podio al Mugello davanti al fantastico pubblico di casa, risultati non da poco. Sul tracciato toscano avrei potuto anche vincere, ma la concorrenza è stata davvero agguerritissima e alla fine il terzo posto ci può stare.”

D: Nella lotta per il titolo credi di poter dire la tua o per il il momento la vittoria finale resta una chimera?
R: “Vincere il mondiale non è certo facile, ma per il momento l’importante secondo me è lottare gara dopo gara cercando sempre di andare a punti possibilmente concludendo tra i primi cinque. In sette gare ci sono stati 6 vincitori differenti e la classifica è piuttosto corta. L’importante è essere li con i primi fino alla fine, poi, mai dire mai!”

D: Cosa è cambiato dallo scorso anno nel tuo modo di affrontare le gare sia da un punto di vista tecnico che psicologico?
R: “Qui nel team Fontana mi trovo benissimo, mi sento davvero a casa. Il rapporto con il resto della squadra è davvero splendido. Curo molto l’aspetto fisico allenandomi ogni giorno per diverse ore e credo che in una realtà professionistica questo possa fare la differenza.”

D: Progetti per la prossima stagione?
R: “Sono in scadenza di contratto, quindi il mio obiettivo per il momento è ottenere ottimi risultati al fine guadagnarmi la fiducia dell’Aprilia in ottica futura. In ogni caso preferirei restare un altro anno nella 125 per poi riprovare nel 2009 il salto nella quarto di litro.”

D: In MotoGP, in particolar modo in questa stagione, sembra davvero assistere ad un duello tra gommisti piuttosto che tra team e piloti. Credi che il monogomma (Dunlop), adottato nelle 125 e in 250 garantisca un maggior equilibrio in pista?
R: “Per quanto riguarda l’ottavo di litro, noi abbiamo due, tre diversi tipi di gomme, ma la scelta non cambia molto da pilota a pilota. La Dunlop lavora piuttosto bene anche in fase di sviluppo tanto che stagione dopo stagione riesce a fornirci un prodotto sempre migliore. Nella classe regina, la concorrenza è agguerrita e le coperture possono davvero fare la differenza.”

D: Da romano, cosa ne pensi di questa nuova generazione di piloti capitolini? Dopo Max Biaggi, tra le nuove leve ci sono piloti importanti come te, Michel Fabrizio e Davide Giugliano che a soli 17 anni sta facendo bene in Supersport.
R: “Conosco sia Michel che Davide da molti anni. Correvamo insieme nelle minimoto. Sono due talenti di indiscusso valore. A Roma qualcosa si sta muovendo. Sempre più ragazzi girano nel week end a Vallelunga e quest’anno avremo per la prima volta un evento di straordinaria importanza nella capitale come il Campionato del Mondo della Superbike. Chissà che un giorno non sbarchi da queste parti anche la MotoGP, sarebbe davvero fantastico!”

D: Con chi hai legato di più nel mondo delle due ruote?
R: “Mi trovo benissimo con il mio compagno di squadra Federico Sandi. Ci conoscevamo già da qualche anno ma adesso che corriamo per la stessa scuderia le occasioni per stare insieme sono davvero tante. Credo questo sia molto importante soprattutto quando prima della gara la tensione sale e c’è bisogno di rilassarsi un attimo. Comunque ho sempre avuto un ottimo rapporto con tutti De Angelis e Dovizioso in primis.

D: Qual’è la tua pista preferita?
R: “Il Mugello è da brividi ma a dire il vero amo più di tutte Donington Park. E’ una pista dove ho sempre fatto bene e guarda caso si tratta del tracciato sul quale si correrà domenica. Incrociamo le dita e speriamo di toglierci qualche altra bella soddisfazione!”

D: Da bambino quali sono stati i tuoi punti di riferimento i tuoi “idoli” sportivi?
R: “Da buon romano ho sempre tifato Max. Ha una tecnica eccezionale. Ma per l’estro, la tenacia e la preparazione mentale alla gara, Valentino resta il numero uno in assoluto.”

D: Cosa ti piace fare nel tempo libero?
R: “Amo uscire con gli amici, andare di tanto in tanto in discoteca, niente di particolare. Mi piace andare in bicicletta, correre e giocare a calcetto con gli amici. Quando i miei impegni me lo permettono vado a vedere qualche partita allo stadio con il mio amico Daniele.”

D: Come ti alleni quando ti trovi a Roma?
R: “Faccio ogni giorno almeno 13 chilometri di corsa. Non mi alleno con i pesi. Quando sono a casa vado a girare con il motard a Latina e ogni tanto faccio un po di motocross passione che mi è stata trasmessa da mio padre.”

D: Su chi punteresti per la lotta al titolo nelle tre classi?
R: “In 125 è tutto aperto, ci metterei dentro 6 piloti. In 250 credo che Lorenzo possa bissare il successo dello scorso anno. Dovizioso è fortissimo, ma Jorge può disporre di un pacchetto probabilmente più competitivo. Ne vedremo delle belle il prossimo anno nella classe regina dove è ormai certo che approderanno entrambi. Per la MotoGP vedo una lotta Rossi Stoner anche se alla lunga credo esca fuori l’esperienza di Valentino.”

D: Le gare, i continui spostamenti, gli allenamenti ti hanno dato tanto ma forse ti hanno privato di parte della tua spensierata adolescenza. Se potessi tornare indietro rifaresti la stessa scelta?
R: “I sacrifici sono stati tanti. Già da quando avevo 5 anni invece di giocare con le macchinine come fanno tanti altri bambini, correvo in minimoto.
Poi crescendo i viaggi e le rinunce possono certamente pesare, ma una volta che cominciano ad arrivare i risultati non pensi più al lavoro fatto ma all’incredibile emozione che si prova quando sei li sul podio ad alzare la coppa al cielo. Adesso la pista è parte integrante della mia vita. Non vedo l’ora di partire ed affrontare il prossimo impegno.”

D: Progetti per il prossimo anno? Credi ci sia la possibilità tornare in 250?
R: “Preferirei fare un altro anno in 125, contratto permettendo. L’importante è che mi venga data la possibilità di lottare al vertice. Vincere da sempre un’emozione straordinaria. Se poi avrò delle offerte importanti nella quarto di litro non mi tirerò certo indietro. Ma per adesso mi trovo benissimo con il mio team e penserò solo a far bene per il resto della stagione.”

D: Per concludere: il giorno più bello della tua vita.
R: “Spero debba ancora arrivare, ma per il momento non ho dubbi, la vittoria in Turchia. Mi sono davvero fatto un bel regalo di compleanno!”

Grazie di cuore a Simone Corsi, ragazzo sempre sorridente e disponibile nella vita di tutti i giorni quanto deciso e coriaceo in pista. Tutti davanti alla tv a fare il tifo per lui. L’appuntamento di Donington Park potrebbe riservarci piacevolissime sorprese!

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