Manzi a Motoblog: "Più forte grazie alla VR46 Academy"

Il 17enne romagnolo pronto al debutto nella Middle Class del Mondiale con Sky Racing VR46: "Vorrei essere il prossimo rookie of the year in Moto2"

Di Adriano Bestetti
Pubblicato il 12 feb 2017
Manzi a Motoblog:

Il proverbiale “momento della svolta” nella carriera di Stefano Manzi – almeno fino ad ora – è stato il British GP della Moto3 dello scorso Settembre. In quell’occasione, in pista come wild-card per Mahindra Racing, il giovane pilota romagnolo era infatti riuscito ad agguantare un incredibile 4° posto dopo essere partito 34° in griglia, una prestazione maiuscola che, unita ai buoni risultati nel CEV in Spagna, hanno poi convinto la VR46 Riders Academy di Valentino Rossi ad accoglierlo sotto la propria “ala protettrice”.

Quell’accordo è poi diventato la base per il suo ritorno nel Motomondiale con il quotatissimo Sky Racing Team VR46, che debutterà quest’anno in Moto2 con lui e un’altro rookie per la categoria, Francesco ‘Pecco’ Bagnaia, anche lui pilota dell’Academy e reduce da una grande annata in Moto3. In precedenza, Manzi aveva corso nel Mondiale Moto3 nel 2015 con il Team Italia, una stagione sfortunata nella quale aveva raccolto solo 10 punti iridati.

Abbiamo avuto l’occasione di intervistare Stefano Manzi nel corso della presentazione ufficiale dello Sky Racing Team VR46 a Milano, e non ce la siamo fatta sfuggire.

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La prima domanda è sempre scontata: ti chiedo cosa ti aspetti da questa tua prima stagione in Moto2…

“Il mio obiettivo sarebbe quello di diventare “rookie of the year” in Moto2, anche se so che sarà difficile perché ci sono tanti piloti nuovi in questa categoria che sono molto veloci, a cominciare dal mio nuovo compagno di squadra Pecco Bagnaia.”

“Per adesso, comunque, l’obiettivo immediato è quello di fare dei buoni test e continuare a lavorare bene sulla preparazione in modo da arrivare alla prima gara della stagione già messi bene.”

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Hai speranze di riuscire a lottare per il podio già quest’anno? Magari non subito ma entro la fine della stagione…

“Difficile parlare di podio a questo punto, io non ci ho neppure ancora pensato. Come dicevo, la cosa davvero importante in questo momento sono i test ed è su questo che mi voglio concentrare. Ora e’ importante fare un bel lavoro sulla messa a punto della moto.”

In Moto2 sarai un esordiente ma nel 2015 hai già completato una stagione intera nel Motomondiale in Moto3. Tra le varie piste del calendario ce n’é qualcuna dove credi di avere maggiori possibilità di fare bene?

“Bisogna saper andar bene su tutte le piste, non su una sola, perché per fare bene in campionato bisogna saper fare risultato ovunque. Le piste su cui voglio far bene sono sicuramente Misano, che sarà la mia gara ‘di casa’, e il Mugello, perché si tratterà del GP d’Italia. Quando avevo corso nel Mondiale mi erano piaciute molto Argentina e Australia, sono sicuramente due piste tra le mie preferite.”

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Alla vigilia della stagione, quali credi saranno i piloti più forti del campionato?

“Secondo me abbiamo un paio di piloti italiani davvero forti in questa classe, mi riferisco a Franco Morbidelli e Lorenzo Baldassarri. Loro due vanno veramente molto forte e hanno finito molto bene la stagione scorsa. Sono convinto che inizieranno subito bene anche quest’anno.”

E se ti chiedessi i nomi su cui puntare per la vittoria del titolo in Moto2?

“Morbidelli può essere uno dei favoriti, ma anche Thomas Luthi, che ha una grande esperienza, Baldassarri… Sono questi i piloti che, per ora, mi sembrano i più attrezzati per il titolo.”

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Tu sei tra gli ultimi piloti ad essere entrato nella VR46 Riders Academy di Valentino Rossi…

“Sì, sono entrato a farne parte lo scorso Settembre, subito dopo la gara di Misano.”

… dopo questi pochi mesi con la Academy, hai riscontrato dei benefici tangibili in termini di preparazione o di altro genere dovuti al fatto di farne parte?

“Sì, senza dubbio. Anche questa formula che usiamo, allenandoci tutti insieme, conta molto. Trascorrere il tempo insieme a tutti questi altri piloti, tutti molto veloci, tutti sempre alla ricerca del limite, ti aiuta molto a migliorare sotto tutti i punti di vista. Per me vuol dire davvero tanto.”

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Oltre a Valentino Rossi ci sono altri piloti per cui facevi il tifo da ragazzino, che ti hanno ispirato in qualche modo particolare?

“Io ho sempre tifato Valentino, da italiano per me è lui l’esempio da seguire, e adesso che sono nell’Academy tifo per lui ancora di più. Guardare a quello che ha fatto e che continua a fare ancora oggi mi da una grande motivazione.”

Per chiudere ti chiedo com’é Stefano Manzi quando è lontano dalla moto, se hai qualche altra passione o hobby…

“Mah, direi che io “stacco” davvero poco. Anche quando sono a casa passo molto tempo in moto, o ad allenarmi con l’Academy. Al sabato andiamo sempre al “Ranch” a girare, facciamo tanta palestra… non è un hobby, naturalmente, ma fa parte della preparazione che facciamo per essere più forti in moto.”

“Quindi direi che per me tutto gira sempre attorno alla moto: da questo punto di vista, non “stacco” quasi mai…”

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