Una carena innovativa per la Aprilia RS-GP

La casa di Noale ha presentato una carena con una scelta filosofica differente rispetto a quanto visto sulla Suzuki e sulla Yamaha.

Di Flavio Atzori
Pubblicato il 16 feb 2017
Una carena innovativa per la Aprilia RS-GP

Alla ricerca del carico perduto. Bandite le winglets, le ali della discordia, i recenti test invernali hanno mostrato tutte le soluzioni che le case stanno approntando per riuscire a recuperare quel carico aerodinamico. La ricerca dunque non è stata fermata dal (miope) legislatore, ma è proseguita verso nuove soluzioni.

In principio fu Yamaha, con le sue aperture nella carena, quelle plance con all’interno delle alette che servivano a convogliare al meglio l’aria con la doppia funzione di raffreddamento e carico. Un escamotage tecnico interessante, una soluzione – queste della doppia carenatura – che non infrange oltretutto le regole, non eccedendo oltre i limiti esterni del cupolino.

Che si tratti comunque di una soluzione “aggiunta” è piuttosto evidente: una sorta di bypass della regola con un effetto evidentemente chiaro ma comunque limitato rispetto a quanto visto nel 2016.

[related layout=”big” permalink=”https://www.motoblog.it/post/843524/motogp-test-australia-2017-diretta-live-day2″][/related]

Yamaha e Suzuki hanno intrapreso questa strada nell’attesa di vedere ancora cosa presenterà Honda e – sopratutto – Ducati che svelerà la propria carena solo in prossimità della prima gara in Qatar. E’ da sottolineare oltretutto che quest’anno saranno schierabili solo due tipologie di carene che devono essere approvate preventivamente dalla federazione.

[img src=”https://media.motoblog.it/6/689/test-motogp-australia-2017-d2-30.jpg” alt=”test-motogp-australia-2017-d2-30.jpg” size=”large” id=”843834″]

Aprilia oggi ha mostrato una propria strada. La casa di Noale non si è presentata con una soluzione sulla linea delle due case giapponesi, ma – grazie ad un grande lavoro in galleria del vento, ha presentato una carenatura con due ampi condotti ai bordi. Il tentativo è lo stesso – convogliare l’aria, ottimizzare il flusso e quindi generare carico – la strada opposta. Nessuna ala ma dei cosidetti condotti “NACA”. E’ infatti la superficie stessa in questo caso, nella sua forma plasmata e lavorata a creare dei punti di depressione e quindi generare deportanza aerodinamica.

Il rovescio della medaglia potrebbe essere la perdita di velocità, ma in Aprilia sono piuttosto sicuri della soluzione ricercata. D’altro canto, anche la prestazione di Espargaro è testimonianza del buon lavoro dalle parti di Noale. Se gli uomini di Albesiano riusciranno a trovare anche più potenza per il proprio motore, la RS-GP potrebbe risultare un cliente scomodo per molti in questo 2017.

[img src=”https://media.motoblog.it/2/2b5/aprilia.jpg” alt=”aprilia.jpg” size=”large” id=”844034″]

Ultime notizie