Sbk Phillip Island Gara1: ed è subito Rea (Kawasaki)! Davies (Ducati) a 42 millesimi. Sfortunato Melandri, out

Partito il mondiale 2017! Ma pare la fotocopia del ... 2106

Di Massimo Falcioni
Pubblicato il 25 feb 2017
Sbk Phillip Island Gara1: ed è subito Rea (Kawasaki)! Davies (Ducati) a 42 millesimi. Sfortunato Melandri, out

I pronostici sono fatti per essere smentiti ma questa regola non vale per Jonathan Rea che a Phillip Island “governa” da par suo il primo round del mondiale Sbk 2017 conquistando una perentoria vittoria che fa capire subito l’aria che tira.

Il campione del mondo in carica – dopo una diamantina pole record (1’29.573) davanti a Sykes (gap di 32 millesimi) e a Melandri (+161 millesimi) – ha svolto il suo compito non come un arrogante professore ma da scolare diligente al primo giorno di scuola ripetendosi ad ogni giro di tenere a bada i compagni di classe, non strafare, non commettere errori, portare a casa il risultato. E che risultato! 25 punti, bottino pieno!

Così, gestendo la corsa quasi al ralenty, con saggezza, l’asso nordirlandese della sempre super Kawasaki centra la 39esima vittoria nel mondiale, la quarta nelle ultime cinque gare sul magnifico e tostissimo tracciato australiano. Un successo dal sapore particolare perché dimostra ancora una volta quanto Rea, anche in una corsa in cui nessuno voleva tirare, sia in grado di fare la differenza: la Kawasaki resta la moto da battere ma senza Jonathan sarebbe… battuta pur se Sykes conquista comunque il podio.

Gara 1 piacevole agonisticamente ma non eccelsa sul piano tecnico. Ripetiamo: il serpentone dei piloti tutti in un fazzoletto che ha animato la gara fin quasi alla fine può trarre in inganno rispetto ai reali valori in campo. E’ vero, c’è un livellamento tecnico che spinge in avanti gran parte dei concorrenti, ma la bagarre di Gara 1 va presa con le pinze perché i battistrada si sono limitati a guidare il gruppone senza strappi, girando su tempi “alti”, abbordabili anche per gli inseguitori. Tattica difensiva? Tattica guardinga, col timore del consumo eccessivo delle gomme che poteva tradire anche i principali protagonisti mettendoli ko proprio nei round di apertura stagionale.

In questo senso va colto assai positivamente il secondo posto in volata di Chaz Davies (era in testa all’ultimo giro) a 42 millesimi da Rea, un bis del 2016. Il campione della Ducati ha tentato più volte l’affondo ma si è ben guardato dal compiere azzardi con i disastri che più di una volta in passato hanno pregiudicato la sua corsa per il titolo.

Peccato per Marco Melandri, al suo attesissimo e pompatissimo rientro nel mondiale Sbk dopo quasi due anni di assenza, out per una … “incomprensione” con Lowes (accusato da Marco per aver fatto una manovra sconsiderata) ma protagonista nella prima fase di gara fino a prefigurare il colpaccio. Il talento di Marco è fuori discussione, le polemiche non servono al ravennate: si tratta adesso di riprendere le “misure” nella mischia e sperare che la dea bendata non ci metta del suo, in negativo.

Vietato illudersi. Ciò vale per Marco e per la Ducati, indubbiamente a testa alta dopo Gara 1 ma con la (doverosa) consapevolezza che la lepre da inseguire resta la “Verdona” e che si rischia pure di trovarsi aggrediti da nuovi competitors, come ha dimostrato oggi la Yamaha, davvero in gran spolvero con un magico Lowes, a ridosso dal podio, quarto. A Borgo Panigale serve umiltà e … olio di gomito, in una instancabile ricerca e sviluppo dei particolari tecnici che metta in condizioni Davies e Melandri – da tenere caricati – di battersi senza handicap.

Lampi di (quasi) gloria anche per Leon Camier e la sua tonante MV Agusta, quinto dietro a Lowes e davanti a fior di piloti e moto quali Fores (Ducati), Torres (Bmw), Laverty (Aprilia), Van Der Mark (Yamaha), Krummenacher ultimo della top ten.

Per gli italiani il bottino è magro. Fuori le due punte di diamante Melandri e Savadori (caduto), solo 14esimo De Angelis, sedicesimo Russo, più dietro Badovini.

Aprilia in grigio. Idem Honda con Hayden fuori dalla top ten.

Domani si replica con i nuovi regolamenti che “puniscono” i piloti del podio di Gara 1 retrocessi in terza fila con Rea nella nona casella, Davies ottava e Sykes settima. Primo della prima fila sarà Lowes. Melandri partirà dal decimo posto anche se aveva il terzo tempo in Superpole. Insomma, un … casino! Domani, comunque, un solo imperativo: fermare Rea! Altrimenti si rischia un mondiale 2017 fotocopia di quello passato.

Classifica Gara 1 (22 giri, km. 97,790): 1. Rea (Kawasaki) in 33’52″290; 2. Davies (Ducati) +0.042; 3. Sykes (Kawasaki) +1.050; 4. Lowes A. (Yamaha) +1.082; 5. Camier (MV Agusta) +3.002; 6. Fores (Ducati) +3.320; 7. Torres (BMW) +8.725; 8. Laverty (Aprilia) +12.135; 9. van der Mark (Yamaha) +12.180; 10. Krummenacher (Kawasaki) +12.439; 11. Hayden (Honda) +19.344; 12. Reiterberger (BMW) +21.336; 13. Ramos (Kawasaki) +24.886; 14. De Angelis (Kawasaki) +24.902; 15. Bradl (Honda) +28.326; 16. Russo (Yamaha) +39.407; 17. Badovini (Kawasaki) +42.941; 18. Jezek (Kawasaki) +48.043; 19. Melandri (Ducati) DNF; 20. Savadori (Aprilia) DNF; 21. Brookes (Yamaha) DNF.

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