MotoGP e Superbike, uguali "solo" nelle polemiche?
Il Mondiale Superbike ed il Mondiale MotoGP sono diverse in tante cose, ma uguali in una cosa...
Non è (solo) una questione di “bon ton” fra i piloti e fra i media: la cultura dei toni alti e della cagnara purchessia e continua non pare dispiacere a chi ha in mano tutto l’ambaradan delle corse e la “giostra”, di conseguenza, si adegua, a cominciare dai media. Non solo. Sulla china si spinge. Chi non ricorda un alto esponente della Dorna che un paio di mesi fa spronava i piloti del mondiale Sbk a essere più “cattivi” fra loro anche nel paddock? E i risultati si sono già visti con un insolito aspro battibecco fra i massimi protagonisti del campionato, Rea e Davies, sulla competitività delle rispettive moto con parole dure e sguardi in cagnesco.
Per non parlare di Marco Melandri, un fiume in piena contro Lowes per la nota “incomprensione” che è costata il ko del ravennate in Gara1 ma senza nessun richiamo della Direzione gara al pilota della Yamaha, quindi “ufficialmente innocente”. Sull’altro fronte, in MotoGP, non passa giorno che Marquez, Rossi, Lorenzo &C si becchino, addirittura tornando ai fattacci del finale di stagione 2015. Non ripetiamo il loro “tira e molla” verbale di queste ore per carità di patria. Dicevamo della corda tesa perché si è arrivati a un tale livello di interessi economici esasperando il concetto di sport-spettacolo e di sport-business che ognuno (dal pilota a chiunque altro del giro nel paddock) vuole difendere la propria posizione e il proprio status (leggi tornaconto) sempre “attaccando”, alzando polveroni, comunque e a prescindere. Anche in passato non c’era il “volemose bene” di cui molti dicono.
Cambiano i tempi, è vero. Ma ogni pilota (e non solo) dovrebbe portar con sé, in gara e fuori, oltre alla insopprimibile voglia di primeggiare, anche il rispetto per i propri avversari, rivali sportivi e mai nemici. Solo così si può pretendere il rispetto per se stessi e il motociclismo, sport rovente, di grandi sfide e di grandi rischi, non si trasforma in corrida. La Dorna non può fare orecchie da marcanti, o godere nel vedere che MotoGP e Sbk oggi pari sono per le… polemiche. Ma anche i media non possono gioire, ipocritamente o per spirito di parte. Dalla compiacenza alla complicità il passo è breve. Il rischio è che il giocattolo si rompa.