Incidenti stradali, sempre peggio!
Il drammatico incidente di Cremona con due mamme e una bambina che hanno perso la vita, travolte sulle strisce da un motociclista, ripropone il dramma di una sinistrosità che è il risultato assurdo delle logiche della pista.
Nel comunicato dell’Asaps di oggi si leggono cose inquietanti ma assolutamente condivisibili.
Moto sempre più potenti, in mano ad emuli di Valentino Rossi che spesso sono semplici signori Rossi che spesso salgono il moto per la prima volta a 40 anni su moto di grossa cilindrata, troppo spesso inesperti o inadeguati a “portare” determinati tipi di motociclette.
Moto con potenze fino a 180 cavalli, capaci di velocità ingovernabili che superano o sfiorano 300 km/h ed in grado di accelerazioni speventose.
Sembra assurdo, ma ormai il posto più sicuro per la circolazione è la pista. In pista ci sono vie di fuga con sabbia, protezioni elevatissime, scocche capaci di assorbire urti incredibili, soccorsi sanitari prontissimi, sulla strada NO è tutta un’altra storia.
Sulla strada ci sono alberi, pali, guard-rail taglienti, l’elisoccorso arriva dopo 20-25 minuti, soprattutto sulla strada capita che arrivi anche qualcuno in senso inverso o che ci siano delle strisce pedonali con mamme, bambini o anziani che le attraversano.
E i controlli? Nemmeno a parlarne. La patente a punti che rischia di diventare un grosso bluff e ora anche la patente a 16 anni.
Nello scorso fine settimana si sono contati 18 incidenti mortali con coinvolti veicoli a due ruote pari al 45%. Dall’inizio dell’anno nei soli week-end sono stati 247 gli incidenti mortali dei dueruotisti 34% del totale.
L’Italia detiene il record europeo della sinistrosità per questa categoria con 1.535 morti e 95.194 feriti. 703 vittime fra i pedoni. (dati Istat 2005).
Faccio mia la frase con il quale si chiude il comunicato Asaps: In un panorama del genere chi si stupisce per tutto quello che sta accadendo o è in malafede o è un incompetente..